Red Hat Training
A Red Hat training course is available for Red Hat Satellite
Provisioning Guide
Una guida per il provisioning degli host virtuali e fisici dai server di Red Hat Satellite.
Edizione 1
Sommario
Capitolo 1. Introduzione al provisioning con Red Hat Satellite
1.1. Creazione di un host di Red Hat Enterprise Linux
1.2. Impostazione di una tipologia di rete
- Hostname: satellite.example.org
- Indirizzo IP = 172.17.13.2
- Netmask: 255.255.255.0
1.3. Registrazione e configurazione dell'host
1.3.1. Registrazione con Red Hat Subscription Management
subscription_manager register
per registrare Satellite:
# subscription-manager register Username: demouser Password: The system has been registered with ID: 541084ff2-44cab-4eb1-9fa1-7683431bcf9a
1.3.2. Come identificare la sottoscrizione di Satellite
# subscription-manager list --all --available Subscription Name: Red Hat Satellite Provides: Oracle Java (for RHEL Server) Red Hat Satellite 6 Beta Red Hat Enterprise Linux Server Red Hat Satellite Red Hat Enterprise Linux Load Balancer (for RHEL Server) SKU: MCT0370 Pool ID: 8a85f9874152663c0541943739717d11 Available: 3 Suggested: 1 Service Level: Premium Service Type: L1-L3 Multi-Entitlement: No Ends: 10/07/2014 System Type: Physical
Importante
# subscription-manager attach --pool=8a85f9874152663c0541943739717d11 Successfully attached a subscription for: Red Hat Satellite
# subscription-manager list --consumed +-------------------------------------------+ Consumed Subscriptions +-------------------------------------------+ Subscription Name: Red Hat Satellite Provides: Red Hat Satellite Red Hat Enterprise Linux Server Red Hat Software Collections (for RHEL Server) Red Hat Satellite Beta Red Hat Satellite 6 Beta Red Hat Software Collections Beta (for RHEL Server) Red Hat Satellite Capsule Beta Red Hat Enterprise Linux Load Balancer (for RHEL Server) Red Hat Satellite with Embedded Oracle Red Hat Satellite Capsule Red Hat Enterprise Linux High Availability (for RHEL Server) SKU: MCT0370 Contract: 10293569 Account: 5361051 Serial: 1653856191250699363 Pool ID: 8a85f9874152663c0541943739717d11 Active: True Quantity Used: 1 Service Level: Premium Service Type: L1-L3 Status Details: Starts: 10/08/2013 Ends: 10/07/2014 System Type: Physical
1.3.3. Configurazione dei repository
# subscription-manager repos --disable=* # subscription-manager repos --enable rhel-6-server-rpms \ --enable rhel-server-rhscl-6-rpms --enable rhel-6-server-satellite-6.0-rpms
1.3.4. Installazione di Satellite 6
# yum install katello
Capitolo 2. Configurazione dei servizi di Red Hat Satellite
2.1. Configurazione di DNS, DHCP e TFTP
named
) e fornire i servizi DNS autorevoli per il dominio example.org
, e per la sottorete 172.17.13.x. Ciò richiede l'impostazione di una zona DNS per i forward lookup, disponibile nel file example.org
. Verrà creata altresì una zona DNS per i reverse lookup per la sottorete 172.17.13.x, disponibile nel file della zona inversa 13.17.172.in-addr.arpa
. Così facendo sarà possibile utilizzare i parametri corretti per la risoluzione dei nomi da parte degli host di Satellite. In questa sezione viene riportato anche il metodo usato per la configurazione del proxy TFTP per un avvio degli host usando PXE.
- Un accesso agli indirizzi IP da 172.17.13.100 a 172.17.13.150 per DHCP.
- Utilizzo di Satellite (
satellite.example.org
con 172.17.13.2) per DNS. - Sono in grado di ricevere un file
pxelinux.0
da Satellite (satellite.example.org
con 172.17.13.2) per un avvio PXE. - Dispongono di hostname
hostname.example.org
, dove hostname viene configurato con il provisioning dell'host.
Importante
2.1.1. Opzioni di configurazione di Satellite
katello-installer
utilizza Puppet; di conseguenza installerà i pacchetti aggiuntivi (bind, dhcp, xinetd e così via), configurandoli per l'aggiunta della funzionalità richiesta.
katello-installer --help
.
Tabella 2.1. Opzioni di configurazione di Satellite
Opzione
|
Descrizione
|
Valore
|
---|---|---|
--foreman-admin-username | Il nome utente per l'amministratore iniziale. | (Specificato dall'utente) |
--foreman-admin-password | La password per l'amministratore iniziale. | (Specificato dall'utente) |
--capsule-dns | Abilita la funzione del proxy DNS. | Si |
--capsule-dns-interface | L'interfaccia named sulla quale essere in ascolto. | eth0 |
--capsule-dns-zone | Un Forward DNS zone del Satellite. | example.org |
--capsule-dns-forwarders | Il server DNS al quale vengono inoltrate le interrogazioni sconosciute. | 172.17.13.1 |
--capsule-dns-reverse | La zona DNS inversa presente su Satellite. Generalmente corrisponde ai primi ottetti dell'indirizzo IP (172.17.13) riservato, e aggiunto con ".in-addr.arpa". | 13.17.172.in-addr.arpa |
--capsule-dhcp | Abilita la funzione del proxy DHCP. | Si |
--capsule-dhcp-interface | L'interfaccia sulla quale DHCP è in ascolto | eth0 |
--capsule-dhcp-range | La gamma di indirizzi IP da inviare ai client. | 172.17.13.100 172.172.13.150 |
--capsule-dhcp-gateway | L'IP del gateway predefinito per i client. | 172.17.13.1 |
--capsule-dhcp-nameservers | L'host che i client devono utilizzare per la risoluzione dei nomi. Da configurare con l'IP di Satellite con questo tipo di implementazione. | 172.17.13.2 |
--capsule-tftp | Abilita la funzione del proxy TFTP. Necessaria per l'avvio PXE dei client. | Si |
--capsule-tftp-servername | Imposta l'hostname TFTP. Impostarlo per una corrispondenza con l'hostname del server (satellite.example.org). | $(hostname) |
--capsule-puppet | Abilita il Puppet Master. | Si |
--capsule-puppetca | Abilita il Puppet CA. | Si |
2.1.2. Configurazione dei servizi di Satellite
katello-installer
come utente root usando le opzioni specificate per la configurazione dei servizi necessari sul server di Satellite. Sostituire il nome utente e la password dell'amministratore desiderato.
Importante
- Se avete installato Satellite usando le istruzioni presenti nella Installation Guide, allora non sarà necessario includere
--foreman-admin-username
e--foreman-admin-password
all'interno del comando. - Se il nome utente e la password dell'amministratore non vengono specificate, verranno creati l'utente predefinito
admin
ed una password. Le credenziali saranno visualizzate alla fine del processo di installazione. Ricordate la password. È possibile recuperare la password daadmin_password
nel file/etc/katello-installer/answers.katello-installer.yaml
katello-installer \ --foreman-admin-username admin-username \ --foreman-admin-password admin-password \ --capsule-dns true \ --capsule-dns-interface eth0 \ --capsule-dns-zone example.org \ --capsule-dns-forwarders 172.17.13.1 \ --capsule-dns-reverse 13.17.172.in-addr.arpa \ --capsule-dhcp true \ --capsule-dhcp-interface eth0 \ --capsule-dhcp-range "172.17.13.100 172.17.13.150" \ --capsule-dhcp-gateway 172.17.13.1 \ --capsule-dhcp-nameservers 172.17.13.2 \ --capsule-tftp true \ --capsule-tftp-servername $(hostname) \ --capsule-puppet true \ --capsule-puppetca true
katello-installer
indicherà lo stato dell'installazione.
Success! * Katello is running at https://satellite.example.org Default credentials are 'admin:*******' * Capsule is running at https://satellite.example.org:9090 * To install additional capsule on separate machine continue by running:" capsule-certs-generate --capsule-fqdn "$CAPSULE" --certs-tar "~/$CAPSULE-certs.tar" The full log is at /var/log/katello-installer/katello-installer.log
2.2. Associazione degli elementi con l'organizzazione predefinita e la posizione
Procedura 2.1. Per specificare la Posizione predefinita:
- Sul menu principale selezionare Amministra → Posizioni e successivamente
Posizione_Predefinita
nella colonna Nome. - Fare clic su Organizzazioni per visualizzare un elenco di organizzazioni.
- Selezionare
Organizzazione_Predefinita
per aggiungerla all'elenco di Elementi selezionati, e successivamente Invia.
Procedura 2.2. Per specificare l'Organizzazione predefinita:
- Sul menu principale selezionare Amministra → Organizzazioni e successivamente
Organizzazione_Predefinita
nella colonna Nome. - Fare clic sulla scheda Posizioni per visualizzare un elenco di posizioni.
- Selezionare
Posizione_Predefinita
per aggiungerla all'elenco di Elementi selezionati, e successivamente Invia.
Procedura 2.3. Per associare il dominio con l'Organizzazione predefinita:
- Sul menu principale selezionare Infrastruttura → Domini per aprire la schermata Domini.
- Selezionare
example.org
nella colonna Descrizione. Così facendo verrà visualizzata la schermata Modifica dominio dove sarà possibile aggiornare le informazioni relative. - Su Dominio modificare il dominio DNS per riflettere l'hostname di Satellite.
- Impostare il valore DNS Capsule per il server Satellite.
- Su Posizioni selezionare Default_Location per aggiungerlo sull'elenco di Elementi selezionati. Così facendo il dominio verrà associato con la posizione predefinita.
- Su Organizzazioni selezionare Default_Organization per aggiungerlo sull'elenco di Elementi selezionati. Così facendo il dominio verrà associato con l'organizzazione predefinita.
- Selezionare il pulsante Invia per implementare le modifiche.
Procedura 2.4. Per selezionare la sottorete predefinita:
- Sul menu principale selezionare Infrastruttura → Sottoreti.
- Fare clic su Nuova sottorete e inserire le informazioni necessarie. Ricordate di aggiornare le informazioni in modo consono all'implementazione usata.
- Nome: Provisioning_Net
- Indirizzo di rete: 172.17.13.0
- Network mask: 255.255.255.0
- Indirizzo Gateway: 172.17.13.1
- Server DNS primario: 172.17.13.2
- Server DNS secondario: Lasciarlo vuoto
- Inizio valore indirizzo IP: 172.17.13.100
- Fine valore indirizzo IP: 172.17.13.150
- VLAN ID: Lasciarlo vuoto
- Selezionare Invia.
- Selezionare Provisioning_Net per modificare la sottorete.
- Sulla scheda Domini selezionare example.org
- Su Capsule modificare i capsule TFTP, DHCP e DNS per riflettere l'hostname di Satellite.
- Su Posizioni selezionare Default_Location sotto Tutti gli elementi per associare il dominio con la posizione predefinita.
- Su Organizzazioni selezionare Default_Organization sotto Tutti gli elementi per associare il dominio con l'organizzazione predefinita.
Procedura 2.5. Per associare il dispositivo d'installazione con le Organizzazioni e le Posizioni:
- Sul menu principale selezionare Host → Dispositivo d'installazione
- Nella colonna Nome selezionare il nome del dispositivo da usare.
- Su Posizioni aggiungere la posizione necessaria all'elenco di elementi selezionati.
- Sulla scheda Organizzazioni aggiungere l'organizzazione necessaria all'elenco di elementi selezionati e successivamente fare clic su Invia.
Capitolo 3. Come importare le sottoscrizioni e sincronizzare il contenuto
3.1. Creazione di un manifesto
Procedura 3.1. Per creare un manifesto per Satellite 6:
- Andare su access.redhat.com e selezionare SOTTOSCRIZIONI sul menu principale.
- Nella sezione Red Hat Subscription Management, in Applicazioni di gestione delle sottoscrizioni, fare clic su Satellite.
- Individuare il sistema per il quale è necessario creare un manifesto. Assicuratevi di aver selezionato la versione corretta.
- Per ogni sottoscrizione da aggiungere, selezionare la casella corrispondente e specificare la quantità di sottoscrizioni.
- Selezionare il pulsante Aggiungi selezionate.
Nota
L'aggiunta di tutte le sottoscrizioni può richiedere diversi minuti. Ricaricare la schermata ad intervalli regolari fino a quando riceverete un messaggio di conferma il quale indica che tutte le sottoscrizioni sono state aggiunte con successo. - Dopo aver assegnato tutte le sottoscrizioni selezionare Scarica manifesto e salvare il file nella posizione desiderata.
3.2. Caricare il manifesto sul server di Satellite
Procedura 3.2. Per caricare un manifesto sul server di Satellite:
- Se non avete già selezionato l'Organizzazione corretta fate clic su Contesti → Organizzazioni → Organizzazione_Predefinita.
- Selezionare Contenuto → Sottoscrizioni di Red Hat.
- Fare clic su Gestisci manifesto per aprire la pagina Sottoscrizioni.
- Selezionare Cerca per selezionare un manifesto appropriato e successivamente Apri.
- Selezionare Carica per caricare il manifesto sul server di Satellite.
3.3. Come abilitare i repository di Red Hat
- Red Hat Enterprise Linux 6 Server (Kickstart): Permette a Satellite di eseguire il kickstart di un host. Questa operazione è analoga ad un Satellite 5 "kickstart tree."
- Red Hat Enterprise Linux 6 Server (RPMs): Fornisce contenuti e dati correnti. Simile al canale Satellite 5 "rhel-x86_64-server-6".
- Red Hat Enterprise Linux 6 Server - Satellite Tool (RPM): Fornisce il software di supporto, come ad esempio Puppet e katello-agent. Simile al canale Satellite 5 "rhn-tools-rhel-x86_64-server-6".
Procedura 3.3. Come abilitare i repository di Red Hat:
- Selezionare Contenuto → Repository di Red Hat .
- In Kickstart andare su Red Hat Enterprise Linux Server → Red Hat Enterprise Linux 6 Server (Kickstart) e selezionare il repository Red Hat Enterprise Linux 6 Server Kickstart x86_64 6.5 (o versione più recente).
Importante
NON selezionare il repository 6Server Kickstart; versioni future di Satellite nasconderanno i repository Kickstart non necessari. - In RPM andare su Red Hat Enterprise Linux Server → Red Hat Enterprise Linux 6 Server (RPM) e selezionare il repository Red Hat Enterprise Linux 6 Server RPMs x86_64 6Server.
- In RPM andare su Red Hat Enterprise Linux Server → Red Hat Enterprise Linux 6 Server - Satellite Tool (RPM) e selezionare il repository Red Hat Enterprise Linux 6 Server - Satellite Tool RPM x86_64.
3.4. Creazione repository e prodotti personalizzati
Procedura 3.4. Per creare un prodotto personalizzato:
- Selezionare Contenuto → Prodotti e Nuovo prodotto.
- Inserire
Prodotti personalizzati
nel campo Nome. L'etichetta viene generata automaticamente. Non sarà necessario inserire una chiave GPG, o una programmazione per la sincronizzazione, ne una descrizione. - Selezionare il pulsante Salva.
- Dopo l'aggiornamento della schermata selezionare Crea repository.
- Inserire i
Moduli puppet
per il nome. L'etichetta verrà generata automaticamente. - Nel campo Tipo, selezionare
puppet
. Lasciare il campo URL vuoto. - Selezionare il pulsante Salva.
Procedura 3.5. Per caricare un Modulo puppet sul repository:
- Scaricare il modulo puppet motd da https://forge.puppetlabs.com/jeffmccune/motd. Il file da scaricare ha una estensione
.tar.gz
. - Selezionare Contenuto → Prodotti e Prodotti personalizzati nel campo Nome.
- Nella scheda Repository selezionare Moduli puppet per modificare il repository dei Moduli puppet.
- Nella sezione Carica modulo Puppet fare clic su Cerca e andare sul modulo motd scaricato.
- Fare clic su Carica.
3.5. Sincronizzazione del contenuto
Procedura 3.6. Per sincronizzare i repository sul Satellite:
- Fare clic su Contenuto → Stato sinc per visualizzare un elenco di prodotti disponibili.
- Andare su Red Hat Enterprise Linux Server → 6Server → x86_64.
- Selezionare i seguenti prodotti:
- Red Hat Enterprise Linux 6 Server RPMs x86_64 6Server.
- Red Hat Enterprise Linux 6 Server - Satellite Tool RPM x86_64.
- Andare su Red Hat Enterprise Linux Server → 6.6 → x86_64 e selezionare Red Hat Enterprise Linux 6 Server Kickstart x86_64 6.6.
- Fare clic su Sincronizza ora.
Capitolo 4. Gestione contenuto e avanzamento
4.1. Creazione ambienti del ciclo di vita dell'applicazione
Procedura 4.1. Per creare un ambiente del ciclo di vita dell'applicazione:
- Selezionare Contenuto → Ambienti del ciclo di vita per aprire la schermata Percorsi ambiente ciclo di vita.
- Fare clic su Aggiungi nuovo ambiente per visualizzare la pagina Nuovo ambiente. La Libreria è l'origine di tutti i contenuti utilizzabili negli ambienti.
- Digitare
Dev
nel campo Name; l'etichetta verrà automaticamente popolata con lo stesso nome, ma potrà essere modificata per soddisfare i requisiti desiderati. Se necessario sarà possibile aggiungere una descrizione all'ambiente. - Selezionare Salva per salvare il nuovo ambiente e ritornare alla pagina precedente.
- Selezionare Aggiungi nuovo ambiente e crearne uno chiamato
QA
. - Selezionare il pulsante Salva.
4.2. Creazione visualizzazioni del contenuto
Procedura 4.2. Per creare una visualizzazione del contenuto:
- Selezionare Contenuto → Visualizzazione contenuto e successivamente Crea Nuova visualizzazione.
- Digitare RHEL6 x86_64 nel campo Name; l'etichetta verrà automaticamente popolata.
- Assicuratevi che la casella Visualizzazione composita sia stata deselezionata, e successivamente fare clic su Salva.
4.3. Aggiungere i repository di Red Hat Enterprise Linux
Procedura 4.3. Per aggiungere i repository RPM di Red Hat Enterprise Linux:
- Sulla schermata Selezione contenuto, nella scheda Aggiungi, selezionare la casella accanto ai repository di seguito indicati:
- Red Hat Enterprise Linux 6 Server Kickstart x86_64 6Server
- Red Hat Enterprise Linux 6 Server RPMs x86_64 6Server
- Red Hat Enterprise Linux 6 Server - Satellite Tools RPMs x86_64
- Selezionare Aggiungi repository. Dopo l'aggiornamento della pagina sarà possibile visualizzare l'elenco di repository presenti nella Visualizzazione del contenuto sulla scheda Elenca/Rimuovi.
4.4. Come aggiungere i moduli Puppet
Procedura 4.4. Per aggiungere un Modulo Puppet:
- Assicuratevi di essere sulla pagina Visualizzazioni del contenuto; sul menu principale, selezionare Contenuto → Visualizzazioni del contenuto.
- Sulla scheda Moduli Puppet, fare clic su Aggiungi nuovo modulo per visualizzare un elenco di Moduli Puppet disponibili. Usare il campo Filtra per individuare il modulo desiderato.
- Fare clic su Seleziona versione per selezionare il modulo motd.
- Fare clic su Seleziona versione accanto alla versione del modulo da aggiungere.
Nota
Selezionando "Usa ultima versione" durante la scelta del modulo Puppet da usare, ogni qualvolta pubblicherete una nuova versione della Visualizzazione, solo l'ultimissima versione di quel modulo verrà inclusa.
4.5. Pubblicazione di una Visualizzazione del contenuto
Procedura 4.5. Per pubblicare una Visualizzazione del contenuto nella Libreria:
- Selezionare Contenuto → Visualizzazioni del contenuto, per la pagina Visualizzazioni del contenuto.
- Fare clic sul nome della visualizzazione da pubblicare.
- Selezionare Pubblica nuova versione per visualizzare la pagina relativa. Così facendo pubblicherete la versione e inserire un commento per supportare ogni modifica fatta alla Visualizzazione del contenuto.
- Selezionare Salva per pubblicare la Visualizzazione del contenuto nella Libreria. È possibile controllare lo stato della pubblicazione tramite una schermata.
- Al termine del processo di pubblicazione selezionare Avanza per visualizzare l'elenco di Percorsi di avanzamento disponibili (Libreria -> Dev -> QA).
- Selezionare la casella corrispondente all'ambiente di sviluppo "Dev" e successivamente Avanza versione.
4.6. Creazione e modifica delle chiavi di attivazione
Procedura 4.6. Creazione di una chiave di attivazione:
- Sul menu principale fare clic su Contenuto → Chiavi di attivazione e successivamente Nuova chiave di attivazione.
- Nel campo dei nomi digitare
ak-Reg_to_Dev
. - Solo per questo esempio, deselezionare la casella Limite host di contenuto.Usare questo campo per controllare l'uso della Chiave di attivazione. Per esempio, se associate la chiave con una sottoscrizione con quantità limitata, sarà possibile impostare un limite nell'uso della Chiave di attivazione per non superare la quantità prevista.
- Selezionare la casella corrispondente all'ambiente Dev.
- Nell'elenco a tendina Visualizzazione del contenuto, selezionare RHEL 6 x86_64, e successivamente Salva.
Procedura 4.7. Per modificare i parametri di una chiave di attivazione:
- Nella pagina Chiavi di attivazione, selezionare Sottoscrizioni → Aggiungi per visualizzare un elenco di sottoscrizioni disponibili.
- Selezionare la casella corrispondente alla sottoscrizione da assegnare ad ogni host che utilizza questa chiave di attivazione.
- Fare clic su Aggiungi selezionati.
Capitolo 5. Finalizzazione configurazione per il provisioning
5.1. Creazione template per il provisioning
Procedura 5.1. Per creare un template per il provisioning:
- Sul menu principale selezionare Hosts → Template di provisioning.
- Nella colonna Nome selezionare Default kickstart di Satellite nell'elenco dei template per il provisioning. Così facendo verranno visualizzate le schede per la configurazione tramite le quali sarà possibile personalizzare il template.
- Nella scheda Associazione selezionare RHEL Server 6.5 dall'elenco di sistemi operativi applicabili e successivamente Invia.
- Nella colonna Nome selezionare Kickstart default PXELinux nell'elenco dei template per il provisioning.
- Nella scheda Associazione selezionare RHEL Server 6.5 dall'elenco di sistemi operativi applicabili e successivamente Invia.
- Sul menu principale selezionare Host → Sistemi operativi e successivamente RHEL Server 6.5. Così facendo sarà possibile visualizzare le schede usate per la configurazione e personalizzare il sistema operativo.
- Sulla Tabella della partizioni selezionare Default kickstart.
- Sulla scheda del Dispositivo di installazione assicurarsi che Default_Organization/Library/Red_Hat_6_Server_Kickstart_x86_64_6Server sia visibile e selezionato.
- Nella scheda Template, selezionare
Kickstart default PXELinux
dal menu a tendina PXELinux. - Selezionare
Default kickstart di Satellite
dall'elenco a tendina Provisioning, e successivamente Invia.
5.2. Creazione gruppi host
Procedura 5.2. Per creare un gruppo host:
- Sul menu principale selezionare Configura → Gruppi host e successivamente Nuovo gruppo host.
- Sulla scheda Gruppo host completare i seguenti valori:
- Nome: RHEL6Server-x86_64
- Ambiente ciclo di vita: Default_Organization/DEV
- Visualizzazione del contenuto: RHEL_6_x86_64
Nota
È possibile visualizzare questo campo solo dopo aver inserito un valore nel campo Ambiente ciclo di vita. - Sorgente contenuto: Il FQDN del Capsule (può anche essere il Satellite Server).
- Puppet CA: Il FQDN di Satellite.
- Puppet Master: Il FQDN di Satellite.
- Su Classi del Puppet selezionare il modulo del puppet motd dall'elenco delle classi disponibili.
- Nella scheda Rete, selezionare i seguenti valori:
- Dominio: example.org
- Sottorete: Provisioning_Net
- Realm: Per questo esempio lasciare il campo vuoto. Se avete configurato una gestione del realm, per esempio IPA, allora selezionare qui il realm appropriato.
- Nella scheda Sistema operativo, selezionare i seguenti valori:
- Architettura: x86_64
- Sistema operativo: RHEL Server 6.5
- Dispositivo: Default_Organization/Library Red Hat Server 6.5 x86_64. Inserito automaticamente in quetso esempio.
Nota
Se questo campo non è stato popolato automaticamente, ciò indicherà che le associazioni Organizzazione e Posizione non sono state configurate correttamente. Consultare Procedura 2.5, «Per associare il dispositivo d'installazione con le Organizzazioni e le Posizioni:». - Tabella delle partizioni: Default Kickstart
- Password root: changeme
- Nella scheda Posizioni, selezionare Default_location.
- Nella scheda Organizzazioni, selezionare Default_Organization.
- In Chiavi di attivazione selezionare ak-Reg_To_Dev dall'elenco Chiavi di attivazione.
- Selezionare Invia.
Capitolo 6. Provisioning degli host
6.1. Provisioning di un host con PXE
Procedura 6.1. Per il provisioning di un host:
- Sul menu principale selezionare Host → Nuovo Host per aprire la pagina Nuovo Host.
- Nella scheda Host, completare i seguenti valori:
- Nome: Selezionare un nome per l'host. Per esempio,
host1.example.org
. - Gruppo Host: Selezionare RHEL6Server-x86_64
Nota
I nuovi host ereditano i valori predefiniti configurati per il gruppo host. Ciò significa che sarà possibile creare un host senza inserire nuovamente i suddetti valori. - Sorgente contenuto: Il $FQDN di Satellite. Selezionato automaticamente in base al Gruppo host.
- Nella scheda Rete, completare i seguenti valori:
- Indirizzo MAC: L'indirizzo MAC del nuovo host. Il server di Satellite prenota un indirizzo DHCP usando questo valore. Assicuratevi di inserirlo correttamente.
- Sottorete:
Provisioning_Net
Questo valore viene generato automaticamente. - Indirizzo IP: Questo valore viene generato automaticamente.
Non apportate alcuna modifica a Classi del Puppet, Sistema operativo, Parametri, o Informazioni aggiuntive. - Selezionare Invia.
- Abilitare l'host (host fisico o macchina virtuale); verrà eseguito un avvio PXE insieme al processo d'installazione.
6.2. Provisioning di un host con un disco d'avvio
Tabella 6.1. Confronto delle caratteristiche del tipo di immagini d'avvio
Tipo | Generico | Con DHCP | Prenotazione DHCP | Pre-registrazione host | Specifico al sistema operativo |
---|---|---|---|---|---|
Immagine specifica dell'host | No | No | No | Si | No |
Immagine host completa | No | Si | No | Si | Si |
Immagine generica | Si | Si | No | Si | No |
6.2.1. Prerequisiti
- Indipendentemente dal tipo di immagine usata, l'host deve essere registrato con Satellite prima di poter eseguire un avvio usando l'immagine. Gli host sono identificati tramite i rispettivi indirizzi IP o MAC, in questo modo sarà possibile fornire i template corretti per il provisioning se l'host è in modalità build.
- Per le immagini specifiche agli host, assicuratevi che gli indirizzi IP degli host e le sottoreti siano popolate, e che abbiate configurato correttamente il gateway della sottorete, la maschera di rete e i resolver DNS. Andate su Infrastruttura → Sottoreti per configurare questi valori.
- Per permette agli utenti non amministrativi di accedere alle immagini, aggiungere "Boot disk access" ad un utente oppure "download_bootdisk" ad un ruolo esistente.
- Assicurarsi che i template per il provisioning iPXE appropriati siano disponibili. Red Hat Enterprise Linux utilizza il template "Kickstart default iPXE".
Nota
Attualmente le immagini gPXE non sono supportate.Le immagini generiche e quelle specifiche all'host si basano sulla tecnologia iPXE la quale supporta un insieme diverso di driver hardware di PXELinux. Consultare http://ipxe.org/appnote/hardware_drivers per un elenco di hardware supportato.Se avete difficoltà con iPXE, le immagini host complete contengono kernel interni e RAM disk, e possono essere caricate su qualsiasi scheda di rete, incluso quelle senza supporto PXE. - Assicurarsi che i template standard appropriati siano disponibili. Red Hat Enterprise Linux utilizza il template "Kickstart RHEL default" come template di provisioning.
Importante
network --bootproto <%= @static ? "static" : "dhcp" %> --hostname <%= @host %> <%= " --ip=#{@host.ip} --netmask=#{@host.subnet.mask} --gateway=#{@host.subnet.gateway} --nameserver=#{@host.subnet.dns_primary},#{@host.subnet.dns_secondary}" if @static %>
6.2.2. Creazione immagini disco d'avvio
Nota
6.2.2.1. Creazione di immagini spacifiche dell'host
Procedura 6.2. Per creare una immagine specifica all'host usando il Web UI:
- Andare su Host → Tutti gli host e selezionare il nome appropriato.
- Fare clic su Disco d'avvio e successivamente Immagine hostname dell'host.
hammer
eseguire il seguente comando:
# hammer bootdisk host --host client.example.com
# foreman-rake bootdisk:generate:host NAME=client.example.com OUTPUT=/tmp
OUTPUT
su un percorso idoneo, directory o file. L'utente foreman
deve avere un accesso di scrittura per la destinazione specificata.
6.2.2.2. Creazione immagini host complete
Procedura 6.3. Per creare una immagine dell'host completa usando il Web UI:
- Andare su Host → Tutti gli host e selezionare il nome appropriato.
- Fare clic su Disco d'avvio e successivamente Immagine hostname dell'host completa.
hammer
eseguire il seguente comando:
# hammer bootdisk host --host client.example.com --full true
# foreman-rake bootdisk:generate:full_host NAME=client.example.com
6.2.2.3. Creazione di immagini generiche
Procedura 6.4. Per creare una immagine generica del Web UI:
- Andare su Host → Tutti gli host e selezionare il nome appropriato.
- Fare clic su Disco d'avvio e successivamente Immagine generica.
hammer
eseguire il seguente comando:
# hammer bootdisk generic
# foreman-rake bootdisk:generate:generic
6.2.2.4. Creazione immagini USB
isohybrid
, ciò significa che il file risultante potrà essere avviato come un disco e potrà essere copiato su un dispositivo USB.
# dd if=fqdn.iso of=/dev/sdX
6.3. Provisioning degli hosts con indirizzi IP statici
6.3.1. Utilizzo dei template personalizzati per assegnare indirizzi IP statici
Procedura 6.5. Per modificare un template PXE:
- Andare su Host → Tutti gli host e selezionare il nome dell'host al quale appartiene il template da modificare.
- Selezionare Template per visualizzare l'elenco di template disponibili.
- Fare clic su Modifica per il Template PXELinux. Così facendo potrete visualzizare il template all'interno dell'editor.
- Eseguire le modifiche necessarie e selezionare Invia. Per informazioni su come aggiornare un template PXE consultare Esempio 6.1, «Modifica template PXE per assegnare gli indirizzi IP statici».
Esempio 6.1. Modifica template PXE per assegnare gli indirizzi IP statici
default linux label linux kernel <%= @kernel %> <% if @host.operatingsystem.name == 'Fedora' and @host.operatingsystem.major.to_i > 16 -%> append initrd=<%= @initrd %> ks=<%= foreman_url('provision')%>&static=yes ks.device=bootif network ks.sendmac <% elsif @host.operatingsystem.name != 'Fedora' and @host.operatingsystem.major.to_i >= 7 -%> append initrd=<%= @initrd %> ks=<%= foreman_url('provision')%>&static=yes network ks.sendmac <% else -%> append initrd=<%= @initrd %> ks=<%= foreman_url('provision')%>&static=yes ksdevice=bootif network kssendmac <% end -%> IPAPPEND 2
6.3.2. Utilizzo dei parametri dell'host per assegnare indirizzi IP statici
if
insieme ai parametri dell'host per impostare un indirizzo IP statico.
Esempio 6.2. Utilizzo dei parametri dell'host per assegnare indirizzi IP statici
<% if @host.params['my_param_deploy_static'] == "true" -%> network --bootproto <%= "static --ip=#{@host.ip} --netmask=#{@host.subnet.mask} --gateway=#{@host.subnet.gateway} --nameserver=#{[@host.subnet.dns_primary,@host.subnet.dns_secondary].reject{|n| n.blank?}.join(',')}" %> --hostname <%= @host %> <% else -%> network --bootproto 'dhcp' --hostname <%= @host %> <% end -%>
6.3.3. Utilizzo delle sottoreti per impostare gli indirizzi IP statici
Procedura 6.6. Per specificare la modalità d'avvio statica per impostazione predefinita:
- Andare su Infrastruttura → Sottoreti e selezionare il nome della sottorete da configurare. Per creare una nuova sottorete seguire le fasi in Procedura 2.4, «Per selezionare la sottorete predefinita:».
- Nella scheda Sottorete selezionare
Static
dall'elenco a tendina Modalità d'avvio, e successivamente Invia.
Appendice A. Glossario dei termini
- Chiave di attivazione
- Un token di registrazione usato in un file di kickstart per il controllo delle azioni durante la registrazione. Simili alle chiavi di attivazione in Red Hat Satellite 5, ma forniscono un insieme di funzioni poichè Puppet è in grado di controllare la gestione della configurazione e dei pacchetti dopo la registrazione.
- Ambiente ciclo di vita dell'applicazione
- Un Ambiente ciclo di vita dell'applicazione rappresenta una fase nel percorso di avanzamento del Software Development Life Cycle (SDLC). I percorsi di avanzamento sono anche conosciuti come percorsi di sviluppo. I contenuti come i pacchetti e moduli Puppet vengono spostati attraverso gli ambienti del ciclo di vita, attraverso la pubblicazione e l'avanzamento delle visualizzazioni del contenuto. Tutte le visualizzazioni avranno delle versioni, ciò significa che sarà possibile promuovere una versione specifica attraverso il percorso tipico di avanzamento, da un ambiente di sviluppo ad uno di prova fino ad arrivare a quello di produzione. La clonazione del canale implementa questo tipo di concetto in Red Hat Satellite 5.
- Associazione
- Il processo di associazione di una sottoscrizione ad un host il quale permette di accedere al contenuto di un RPM.
- Capsule
- Un Capsule è un server aggiuntivo utilizzabile con Red Hat Satellite 6 il quale facilita la raccolta e distribuzione del contenuto, e offre al tempo stesso altri servizi localizzati (Puppet Master,
DHCP
,DNS
,TFTP
e altro). - Catalogo
- Un Catalogo è un documento che descrive lo stato del sistema desiderato per un computer specifico. Esso elenca tutte le risorse da gestire, insieme alle dipendenze presenti tra le risorse stesse.
- Profilo di calcolo
- I Profili di calcolo specificano gli attributi predefiniti per le nuove macchine virtuali su una risorsa.
- Risorsa di calcolo
- Una Risorsa di calcolo è una infrastruttura virtuale o cloud usata da Red Hat Satellite 6 per l'impiego di host e di sistemi. Esempi includono Red Hat Enterprise Virtualization Manager, OpenStack, EC2 e VMWare.
- Contenuto
- Il Contenuto include i pacchetti software (file RPM) e i moduli Puppet. Essi sono sincronizzati nella Libreria e promossi negli ambienti Ciclo di vita usando le Visualizzazioni del contenuto, rendendoli così disponibili agli host.
- Content Delivery Network (CDN)
- Il Content Delivery Network (CDN) è il meccanismo usato per rendere disponibile il contenuto di Red Hat in base alla posizione geografica. Per esempio, il contenuto sincronizzato da un Satellite in Europa, acquisisce il contenuto da un sorgente basato in Europa.
- Host di contenuto
- Un Host di contenuto è una parte di host in grado di gestire gli eventi relativi ai contenuti e alle sottoscrizioni.
- Visualizzazione contenuto
- Una Visualizzazione del contenuto rappresenta una definizione di contenuto in grado di combinare i prodotti, pacchetti e moduli Puppet con capacità di filtraggio intelligente e di creazione delle istantanee. Le visualizzazioni rappresentano un miglioramento della combinazione tra canali e clonazione di Red Hat Satellite 5.
- External Node Classifier
- Un External Node Classifier è un Puppet in grado di fornire dati aggiuntivi per un Puppet Master, da usare durante la configurazione degli host. Red Hat Satellite 6 si comporta come un External Node Classifier per un Puppet Master, in una implementazione Satellite.
- Facter
- Facter è un programma in grado di fornire le informazioni (eventi) sul sistema sul quale viene eseguito; per esempio, Facter è in grado di riportare la memoria totale, la versione del sistema operativo, l'architettura e altre informazioni. I moduli Puppet permettono di usare configurazioni specifiche in base ai dati dell'host resi disponibili da Facter.
- Hammer
- Hammer è uno strumento a linea di comando per Red Hat Satellite 6. Utilizzare Hammer per gestire Red Hat Satellite 6 come un CLI standard, per gli scirpt, anche attraverso una shell interattiva.
- Hiera
- Hiera è uno strumento di ricerca chiave/valore per i dati usati per la configurazione, il quale permette di mantenere i dati specifici al sito fuori dai manifesti puppet.
- Host
- Un Host indica qualsiasi sistema, fisico o virtuale, gestito da Red Hat Satellite 6.
- Insieme di host
- Un Insieme di host è equivalente ad un Gruppo di sistemi in Satellite 5, cioè, un gruppo definito dall'utente di uno o più host.
- Gruppo host
- Un Gruppo host è un modello per la compilazione di un host. Ciò include la visualizzazione del contenuto (il quale definisce i file RPM disponibili e i moduli Puppet), e le classi del Puppet da applicare (le quali determinano il software e la configurazione).
- Posizione
- Una Posizione è una raccolta di impostazioni predefinite e rappresenta una posizione fisica. Può essere nidificata per poter impostare una raccolta gerarchica di posizioni. Per esempio, è possibile impostare valori predefiniti per "Medio Oriente", e in modo più dettagliato "Tel Aviv", e può essere più specifico usando "Centro dati Est" e per finire "Rack 22".
- Libreria
- Una Libreria contiene ogni versione, inclusa l'ultimissima versione sincronizzata, del software implementato dall'utente. Per una Information Technology Infrastructure Library (ITIL) [1], ciò rappresenta una libreria multimediale definitiva [2] (precedentemente conosciuta come Libreria software definitiva).
- Manifesto
- Un Manifesto trasferisce le sottoscrizioni dal Portale clienti a Red Hat Satellite 6. Simile ai certificati usati con Red Hat Satellite 5.Per maggiori informazioni sui tipi di certificati e sottoscrizioni consultare:
- Organizzazione
- Una Organizzazione rappresenta un insieme di sistemi, contenuto e altre funzioni all'interno di una implementazione di Satellite 6.
- Prodotto
- Un insieme di repository del contenuto. Possono essere prodotti di Red Hat o prodotti creati con un contenuto per la configurazione e software.
- Avanzamento
- L'atto di spostare una visualizzazione che comprende un contenuto software o per la configurazione, da un Ambiente Ciclo di vita dell'applicazione ad un altro, ad esempio da un ambiente di sviluppo a uno di QA e successivamente a quello di produzione.
- Template di provisioning
- Un Template di Provisioning è un modello definito dall'utente per i file di kickstart, snippet e altre azioni relative al provisioning. In Satellite 6 essi forniscono una funzione simile ai Profili kickstart e cobbler Snippet in Red Hat Satellite 5.
- Pulp Node
- Un Pulp Node è un componente del Capsule Server che esegue il mirror del contenuto. Simile al Red Hat Satellite 5 Proxy. La differenza sostanziale è che il contenuto può essere disponibile su Pulp Node prima di essere usato da un host.
- Puppet Agent
- Il Puppet Agent è un agent eseguito su un host in grado di applicare le modifiche sull'host stesso.
- Puppet Master
- Un Puppet Master è un componente del Capsule Server usato per rendere disponibili agli host i manifesti del Puppet, necessari per eseguire il Puppet Agent.
- Modulo puppet
- Un Modulo Puppet è un insieme autonomo di dati e codici utilizzabili per la gestione delle risorse, come ad esempio utenti, file e servizi.
- Repository
- Un Repository fornisce lo storage per un insieme di contenuti. Per esempio, un repository YUM o Puppet.
- Ruolo
- Un Ruolo specifica un insieme di permessi applicabili ad un set di risorse, come ad esempio gli host.
- Smart Proxy
- Uno Smart Proxy è un componente del Capsule Server integrabile con i servizi esterni, come ad esempio
DNS
oDHCP
. - Variabile smart
- Una Variabile Smart è un valore della configurazione che controlla il comportamento della Classe del Puppet. Questo valore può essere impostato su un Host, Gruppo host, una Organizzazione o una Posizione.
- Standard Operating Environment (SOE)
- Uno Standard Operating Environment (SOE) è una versione controllata del sistema operativo sul quale vengono implementate le applicazioni.
- Sottoscrizione
- Le Sottoscrizioni rappresentano il mezzo attraverso il quale è possibile ricevere il contenuto e i servizi di Red Hat.
- Sincronizzazione
- La Sincronizzazione rappresenta quel processo di riproduzione del contenuto dalle risorse esterne alla Libreria di Red Hat Satellite 6.
- Programmazione di sincronizzazione
- La Programmazione di sincronizzazione fornisce una esecuzione programata della sincronizzazione del contenuto.
- Gruppo di utenti
- Un Gruppo di utenti rappresenta un insieme di ruoli assegnabili ad un gruppo di utenti. Simile ad un Ruolo in Red Hat Satellite 5.
- Utente
- Rappresenta qualsiasi utente registrato e in grado di poter utilizzare Red Hat Satellite. L'autenticazione e l'autorizzazione sono resi possibili grazie a una logica interna, attraverso risorse LDAP esterne o utilizzando Kerberos.
Appendice B. Diario delle Revisioni
Diario delle Revisioni | |||||||||||
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Revisione 1.2-8 | Wed August 12 2015 | Hayley Hudgeons | |||||||||
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Revisione 1.2-7 | Tue Jun 23 2015 | Francesco Valente | |||||||||
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Revisione 1.2-6 | Fri May 15 2015 | David O'Brien | |||||||||
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Revisione 1.2-5 | Mon May 11 2015 | David O'Brien | |||||||||
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Revisione 1.2-4 | Thu Apr 16 2015 | David O'Brien | |||||||||
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Revisione 1.2-3 | Wed Apr 8 2015 | Megan Lewis | |||||||||
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Revisione 1.2-2 | Fri Apr 3 2015 | David O'Brien | |||||||||
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Revisione 1.2-1 | Tue Mar 31 2015 | David O'Brien | |||||||||
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Revisione 1.2-0 | Thu Feb 22 2015 | David O'Brien | |||||||||
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Revisione 1.1-1 | Mon Dec 22 2014 | David O'Brien | |||||||||
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Revisione 1.1-0 | Wed Dec 10 2014 | David O'Brien | |||||||||
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Revisione 1.0-0 | Wed Nov 26 2014 | David O'Brien | |||||||||
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Revisione 0.1-1 | Thu Nov 20 2014 | David O'Brien | |||||||||
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Revisione 0.1-0 | Fri Oct 17 2014 | David O'Brien | |||||||||
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