Red Hat Training

A Red Hat training course is available for Red Hat Satellite

User Guide

Red Hat Satellite 6.0

Una guida all'uso del software di gestione degli entitlement di Satellite

Gruppo di documentazione di Red Hat Satellite

Sommario

La Red Hat Satellite 6.0 User Guide descrive come usare Satellite, incluso le sottoscrizioni, la gestione del contenuto, il provisioning e il controllo del sistema.

Capitolo 1. Introduzione a Red Hat Satellite

Red Hat Satellite 6 rappresenta l'evoluzione della piattaforma di gestione del ciclo di vita di Red Hat. Esso fornisce le capacità necessarie per un amministratore durante la gestione dei sistemi e del contenuto per un enterprise di livello mondiale. Satellite 6 affronta gli scenari richiesti dai clienti di Satellite 5, includendo anche una funzione che permette di avere una federazione di contenuti in larga scala, un miglior controllo dei sistemi durante il processo di provisioning, e un approccio più semplice alla gestione del ciclo di vita. Satellite 6 migliora altresì l'approccio usato per la gestione delle sottoscrizioni integrate e degli entitlement basati sul certificato. Satellite 6 è stato sviluppato in base ai numerosi commenti dei clienti e rappresenta una evoluzione delle versioni precedenti.
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1.1. Architettura del sistema di Red Hat Satellite 6

Red Hat Satellite 6 si basa su un determinato numero di progetti open source organizzati nella seguente architettura.
Red Hat Satellite 6 System Architecture

Figura 1.1. Architettura del sistema di Red Hat Satellite 6

Foreman
Foreman è un'applicazione open source usata per la gestione del ciclo di vita e per il provisioning di sistemi virtuali e fisici. Foreman configura automaticamente i sistemi usando vari metodi, incluso i moduli Puppet e kickstart. È altresì in grado di fornire dati cronologici per il riporto, la verifica e il troubleshooting.
Katello
Katello è un'applicazione usata per la gestione dei repository e delle sottoscrizioni. Fornisce il metodo per la sottoscrizione dei repository di Red Hat e scaricare contenuti. È possibile creare e gestire versioni diverse del contenuto, e applicarle ai sistemi specifici nelle fasi definite dall'utente del ciclo di vita dell'applicazione.
Candlepin
Candlepin è un servizio in Katello che gestisce le sottoscrizioni.
Pulp
Pulp è un servizio in Katello che gestisce i repository e il contenuto.
Hammer
Hammer è uno strumento CLI in grado di fornire funzioni equivalenti a quelle del web UI, per la shell e per la linea di comando.
REST API
Red Hat Satellite 6 include il servizio RESTful API il quale permette agli amministratori di sistema e agli sviluppatori, di creare script personalizzati e applicazioni di terze parti in grado di interagire con Red Hat Satellite.
Capsule
Red Hat Satellite Capsule Server si comporta come un proxy per alcune delle funzioni principali di Satellite, compreso lo storage del repositorio, DNS, DHCP e la configurazione del Puppet Master. Ogni Satellite Server contiene anche servizi Capsule Server integrati.
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1.2. Tipologia e disposizione di Red Hat Satellite 6

Prima di eseguire una installazione di Red Hat Satellite, determinare quale tipo di disposizione dell'infrastruttura utilizzare per Red Hat Satellite 6. La conoscenza del tipo di organizzazione dell'infrastruttura facilita il processo di allineamento di Satellite Server e Satellite Capsule Servers, soddisfando così i requisiti desiderati. I seguenti diagrammi forniscono un esempio di disposizione.
Single Satellite with Integrated Capsule

Figura 1.2. Satellite singolo con Capsule integrato

Qusta tipologia mostra l'utilizzo di base di Red Hat Satellite 6. In questo esempio sono presenti cinque pool di host registrati al Satellite Server. Red Hat Satellite 6 eseguirà una suddivisione di questi pool in tre posizioni: Stati Uniti, Regno Unito e Giappone. Altresì, ogni dipartimento utilizza una organizzazione distinta: Marketing, Ufficio vendite e Amministrazione.
Single Satellite with Integrated Capsule and Backup Capsules

Figura 1.3. Satellite singolo con Capsule integrato e Backup Capsule

Questa tipologia mostra l'aggiunta di due Satellite Capsule Server di backup basati a Boston. Un Capsule Server viene implementato per i tre uffici negli Stati Uniti: Phoenix, San Francisco e Boston. Il secondo invece viene utilizzato per gli uffici internazionali: Londra e Tokyo. L'assegnazione di un Capsule Server di backup negli Stati Uniti e un secondo per il Regno Unito e Giappone, riduce il carico sul Satellite Server principale e sui Capsule integrati. Con la creazione di nuovi uffici in queste posizioni, Satellite Server sarà in grado di aggiungerli alle rispettive categorie. Così facendo Capsule Server sarà in grado di servire i nuovi uffici.
Remote Capsules Based on Location

Figura 1.4. Capsule remoti in base alla posizione

Questa tipologia assegna i Satellite Capsule Server a posizioni specifiche. Il Satellite Server è in grado di creare una gerarchia di posizioni; per esempio, città assegnate a una nazione. I Satellite Capsule Server posizionati in queste località saranno registrati con il Satellite Server centrale di Boston, e assegnati alle posizioni specifiche. Ogni Capsule servirà tutti gli host nelle rispettive posizioni.
Remote Capsules Based on Location and Organization

Figura 1.5. Capsule remoti in base alla posizione e organizzazione

Questa tipologia mostra l'assegnazione dei Satellite Capsule Server alle organizzazioni. Per esempio, due Capsule Server saranno assegnati su Phoenix a due organizzazioni diverse: uno per il Markeing e l'altro per l'Ufficio vendite. In modo simile, due Satellite Capsule Server verranno assegnati a due organizzazioni: uno per l'Ufficio vendite e Marketing a Londra, e l'altro per l'Ufficio vendite e Marketing a Tokyo. Ciò mostra come la combinazione di Satellite Server e Satellite Capsule Server associati, è in grado di gestire la disposizione di organizzazioni multiple in posizioni differenti che operano tra loro.
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1.3. Flusso di lavoro per la configurazione di base di Red Hat Satellite Server 6

Prerequisiti

Prima di continuare è necessario aver installato un Red Hat Satellite 6 Server e qualsiasi capsule remoto necessario. A tale proposito consultare il Flusso di lavoro per l'installazione di Red Hat Satellite 6 Server nella Red Hat Satellite 6 Installation Guide per maggiori informazioni.

Configurazione iniziale

Di seguito vengono riportate le procedure iniziali per la configurazione di un Red Hat Satellite Server di base:

  1. Accedere al Satellite Server. Per fare questo inserire l'utente amministrativo e la password. Per maggiori informazioni consultare Sezione 2.1, «Accesso al Red Hat Satellite».
    1. Per maggiori informazioni su come modificare la password consultare Sezione 2.2, «Modifica della password in Red Hat Satellite».
  2. Modificare Red Hat Satellite Integrated Capsule Server per la selezione delle posizioni e organizzazioni desiderate. Il nome del Satellite Integrated Capsule Server sarà uguale all'hostname del server sul quale è stato installato Satellite 6 Server. Per maggiori informazioni consultare Sezione 3.1.3, «Modifica di una Organizzazione» e Sezione 3.2.2, «Modifica della posizione».
  3. Modificare la posizione desiderata per seleionare le risorse da associare con la posizione stessa. Per maggiori informazioni consultare Sezione 3.1, «Organizzazioni ».
  4. Modificare l'organizzazione predefinita per selezionare le risorse da associare con l'organizzazione stessa. Per maggiori informazioni consultare Sezione 3.2, «Posizioni ».
  5. Aggiornare il Satellite Capsule Server. Per maggiori informazioni consultare Sezione 12.7, «Come aggiornare un Red Hat Satellite Capsule Server».
Configurazione del Red Hat Satellite Server

Di seguito vengono riportate le procedure iniziali per la configurazione di un Red Hat Satellite Server di base:

  1. Creare un dominio. Per informazioni consultare Sezione 9.3.1, «Domini ».
  2. Creare una sottorete. Per informazioni consultare Sezione 9.3.2, «Sottoreti».
  3. Creare gli ambienti del ciclo di vita. Per informazioni consultare Sezione 3.3, «Ambienti del ciclo di vita».
  4. Creare qualsiasi prodotto personalizzato. Per maggiori informazioni consultare Sezione 4.2.2.1, «Creazione di un prodotto».
  5. Scegliere i repository di Red Hat desiderati.
    1. Creare un manifesto dal Portale clienti di Red Hat. Per maggiori informazioni consultare Sezione 4.2.1.1, «Impostazione di un manifesto».
    2. Caricare il manifesto nell'interfaccia web di Satellite Server. Questa operazione diffonderà le informazioni nel Satellite Server. Per maggiori informazioni consultare Sezione 4.2.1.2, «Caricamento manifesto di sottoscrizione ».
    3. Dopo aver caricato il manifesto verranno importati sul Satellite Server i repository di Red Hat disponibili delle sottoscrizioni valide. A questo punto selezionare i repository rilevanti all'organizzazione. Per maggiori informazioni consultare Sezione 4.2.1.2, «Caricamento manifesto di sottoscrizione ».
    4. Opzionale:
      1. I repository sorgente di Red Hat aggiornano il contenuto in base agli errata di sicurezza, correzioni e miglioramenti. Per assicurare un aggiornamento automatico del Satellite Server, è consigliato consultare Sezione 4.2.3.2, «Come creare una programmazione per la sincronizzazione» e Sezione 4.2.3.3, «Implementazione programmazione della sincronizzazione».
  6. Sincronizzare manualmente il contenuto. Per informazioni consultare Sezione 4.2.3.1, «Stato della sincronizzazione».
  7. Creare una visualizzazione del contenuto con i repository, moduli puppet e filtri desiderati. Pubblicare la visualizzazione del contenuto e avanzarla in altri ambienti del ciclo di vita se necessario. Per maggiori informazioni consultare Capitolo 5, Utilizzo delle visualizzazioni del contenuto.
  8. Opzionale:
    1. Creare una raccolta di host e assegnarli all'ambiente del ciclo di vita desiderato e alla visualizzazione del contenuto. Per informazioni consultare Capitolo 11, Configurazione insiemi di host.
  9. Creare una chiave di attivazione e assegnarla all'ambiente del ciclo di vita desiderato e alla visualizzazione del contenuto. Per informazioni consultare Sezione 7.1, «Creazione di una chiave di attivazione».
  10. Modificare un template per il provisioning esistente e associarlo con il sistema operativo precedentemente creato. Per maggiori informazioni consultare Sezione 9.3.9, «Template per il provisioning».
  11. Modificare il sistema operativo creato per impostazione predefinita durante la creazione della visualizzazione del contenuto, inserendo le informazioni desiderate e associandolo con la tabella delle partizioni e con il template per il provisioning desiderati. Per informazioni consultare Sezione 9.3.7, «Sistemi operativi».
  12. Creare un dispositivo d'installazione con le informazioni desiderate. Assicuratevi che il dispositivo sia associato con le posizioni e le organizzazioni desiderate. Per maggiori informazioni consultare Sezione 9.3.6, «Dispositivo d'installazione».
  13. Creare un gruppo di host con le informazioni desiderate. Per maggiori informazioni consultare Sezione 9.1.1, «Creazione di un gruppo di host».
Creazione di un backup di un Red Hat Satellite Server

Di seguito viene riportata la procedura per la creazione di un backup di Red Hat Satellite Server:

  1. Creare un backup di Satellite Server contenente i file di configurazione necessari, i file dei dati, i repository e i database. Per maggiori informazioni consultare Sezione 15.2.1, «Procedura di backup di Red Hat Satellite».
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Capitolo 2. Accesso al Red Hat Satellite

2.1. Accesso al Red Hat Satellite

Dopo aver installato e configurato Red Hat Satellite usare l'interfaccia utente web per accedere al Satellite ed eseguire configurazioni aggiuntive.
Queste fasi mostrano come accedere al Red Hat Satellite.
  1. Accedere al server di Satellite usando il web browser indicato nel seguente indirizzo:
    https://HOSTNAME/
    Per identificare l'hostname usare il comando hostname al prompt:
    # hostname

    Importante

    Al primo login di Satellite verrà visualizzato un avvertimento sul web browser relativo ad una connessione non fidata. Accettate il certificato auto-firmato e aggiungere l'URL di Satellite come eccezione di sicurezza per sovrascrivere le impostazioni. Questa procedura può essere diversa in base al tipo di browser usato.
    Eseguite questa operazione solo se siete sicuri che l'URL di Satellite sia fidato.
    Avviso connessione non fidata

    Figura 2.1. Avviso connessione non fidata

  2. Inserire il nome utente e la password creati durante il processo di configurazione. Se non avete creato un nuovo utente durante il processo di configurazione, il nome utente predefinito sarà admin.
Risultato:

Dopo il login l'utente verrà direzionato sulla dashboard di Satellite. Al suo interno è disponibile una panoramica di Satellite e degli host registrati.

Le schede di navigazione principali sono:

Tabella 2.1. Schede di navigazione

Schede di navigazioneDescrizione
Organization@LocationSelezionando questa scheda verranno modificati l'organizzazione e la posizione. Se la posizione o l'organizzazione non sono stati selezionati, l'organizzazione predefinita sarà Qualsiasi organizzazione, e la posizione predefinita sarà Qualsiasi posizione. Usare questa scheda per modificare i valori.
MonitoraggioFornisce le dashboard per i sommari e i riporti
ContenutoRende disponibile gli strumenti di gestione del contenuto. Ciò include le visualizzazioni del contenuto, le chiavi di attivazione e gli ambienti del Ciclo di vita
HostFornisce gli strumenti per la configurazione del provisioning e l'inventario degli host.
ConfiguraRende disponibili gli strumenti per la configurazione generale e i dati sui Puppet e Gruppi di host
InfrastrutturaFornisce gli strumenti su come configurare l'interazione di Satellite 6 con l'ambiente.
AmministraFornisce all'utente una configurazione avanzata delle impostazioni, come ad esempio Utenti e RBAC, insieme alle impostazioni generali.
Nome utenteGestione utente con la quale sarà possibile modificare le informazioni personali.

Nota

Se avete dimenticato la password amministrativa, eseguite l'accesso nell'interfaccia a linea di comando di Satellite e resettate l'utente amministrativo e la password:
# foreman-rake permissions:reset
Reset to user: admin, password: qwJxBptxb7Gfcjj5
Ciò resetterà la password dell'utente predefinito admin con quella riportata sulla linea di comando. Modificare questa password dopo l'accesso per ragioni di sicurezza.
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2.2. Modifica della password in Red Hat Satellite

Le seguenti fasi mostrano come modificare la password.

Procedura 2.1. Modifica della password

  1. Fare clic sul nome utente nell'angolo alto sulla destra.
  2. Selezionare Mio account dale menu.
  3. Digitare la nuova password nel campo Password.
  4. Digitare nuovamente la nuova password nel campo Verifica.
  5. Selezionare il pulsante Invia per salvare la nuova password.
Risultato:

La password verrà cambiata.

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Capitolo 3. Configurazione delle Organizzazioni, posizioni e degli ambienti del ciclo di vita

Red Hat Satellite 6 ha un approccio consolidato nella gestione della Posizione e Organizzazione. Gli amministratori di sistema possono definire le Organizzazioni e le Posizioni multiple in un singolo server Satellite. Per esempio, una Azienda può avere tre Organizzazioni (Marketing, Vendite e Amministrazione) in tre nazioni (Stati Uniti, Regno Unito e Giappone) In questo esempio, il server di Satellite gestisce tutte le Organizzazioni nelle diverse aree geografiche, creando nove contesti distinti per la gestione dei sistemi. Altresì, gli utenti possono definire posizioni specifiche e nidificarle creando così una gerarchia. Per esempio, gli amministratori di Satellite possono suddividere gli Stati Uniti in città specifiche come Boston, Phoenix o San Francisco.
Example Topology for Red Hat Satellite 6. The Satellite server defines all locations and organizations. Each respective Satellite Capsule server synchronizes content and handles configuration of systems in a different location.

Figura 3.1. Esempio di tipologia di Red Hat Satellite 6

Il Satellite Server principale mantiene la funzione di gestione, mentre il contenuto e la configurazione vengono sincronizzati tra il server di Satellite e un Satellite Capsule assegnati a determinate posizioni.
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3.1. Organizzazioni

Le Organizzazioni vengono usate per suddividere gli host in gruppi logici in base ai proprietari, scopi, contenuti, livello di sicurezza e altro..
È possibile visualizzare, creare e gestire le organizzazioni multiple all'interno dell'interfaccia web. Le sottoscrizioni per gli host e quelle software possono essere assegnate attraverso numerose organizzazioni, controllandone il loro accesso.
Ogni organizzazione dovrà essere creata e usata da un singolo account di Red Hat, tuttavia ogni account è in grado di gestire organizzazioni multiple. I manifesti della sottoscrizione possono essere importati solo in un'unica organizzazione, e Satellite non caricherà alcun certificato precedentemente caricato in una organizzazione diversa.
Per impostazione predefinita è già presente in Red Hat Satellite una posizione, Default, la quale può essere modificata, o cancellata, per soddisfare il tipo di installazione.

Importante

Se un nuovo utente è sprovvisto di organizzazione predefinita, il suo accesso sarà limitato. Per conferire i permessi corretti assegnare una organizzazione predefinita e far eseguire una operazione di log out e log in.
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3.1.1. Creazione di una organizzazione

Le seguenti fasi mostrano come creare una nuova organizzazione.

Procedura 3.1. Creazione di una organizzazione

  1. Seleziona il menu AmministraOrganizzazioni nell'angolo in alto sulla destra.
  2. Selezionare il pulsante Nuova organizzazione.
  3. Digitare il nome della nuova organizzazione nel campo Nome.
  4. Digitare una etichetta per la nuova organizzazione nel campo Etichetta.
  5. Inserire una descrizione della nuova organizzazione nel campo Descrizione.
  6. Selezionare il pulsante Invia.
  7. Selezionare gli host da assegnare alla nuova organizzazione.
    • Fare clic su Assegna tutti per assegnare tutti gli host sprovvisti di organizzazione alla nuova organizzazione.
    • Fare clic sul pulsante Assegna manualmente per selezionare manualmente e assegnare gli host sprovvisti di organizzazione.
    • Selezionare Procedi alla modifica per saltare la fase di assegnazione degli host.
Risultato:

Verrà creata una nuova organizzazione.

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3.1.2. Creazione di un certificato di debug per una organizzazione

Queste fasi mostrano come generare e scaricare un certificato di debug per una organizzazione. I suddetti certificati sbloccano il contenuto da una organizzazione e sono necessari per l'esportazione dei template del provisioning.

Procedura 3.2. Creazione di un nuovo certificato di debug per una organizzazione

  1. Seleziona il menu AmministraOrganizzazioni nell'angolo in alto sulla destra.
  2. Selezionare una organizzazione esistente dall'elenco sulla sinistra.
  3. Selezionare Genera e scarica. Così facendo verrà generato un certificato di debug. Salvare il certificato in una posizione sicura.

Nota

Se non sono già presenti nell'organizzazione per la quale sono stati scaricati, i certificati di debug verranno generati automaticamente per il download del template per il provisioning.
Risultato:

Red Hat Satellite genera un certificato di debug archiviandolo nella posizione desiderata.

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3.1.3. Modifica di una Organizzazione

Procedura 3.3. Modifica di una Organizzazione

  1. Seleziona il menu AmministraOrganizzazioni nell'angolo in alto sulla destra.
  2. Selezionare il nome dell'organizzazione da modificare.
  3. Selezionare la risorsa da modificare dall'elenco sulla sinistra.
  4. Fare clic sul nome dell'elemento desiderato per aggiungerli all'elenco Elementi selezionati
  5. Selezionare il pulsante Invia.
Risultato:

L'organizzazione verrà aggiornata e salvata.

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3.1.4. Rimozione di una organizzazione

Procedura 3.4. Rimozione di una organizzazione

  1. Seleziona il menu AmministraOrganizzazioni nell'angolo in alto sulla destra.
  2. Selezionare Cancella dal menu a tendina corrispondente al nome dell'organizzazione che desiderate rimuovere.
  3. Così facendo apparirà un messaggio di avvertimento:
    Cancella Nome organizzazione?
  4. Fare click sul pulsante OK.
Risultato:

L'organizzazione verrà rimossa dal Red Hat Satellite.

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3.2. Posizioni

Le Posizioni suddividono le organizzazioni in gruppi logici in base alla posizione geografica.
Ogni posizione deve essere creata e usata da un singolo account di Red Hat, tuttavia ogni account è in grado di gestire organizzazioni e posizioni multiple.
Per impostazione predefinita è già presente in Red Hat Satellite una posizione, Default, la quale può essere modificata, o cancellata, per soddisfare il tipo di installazione.

Importante

Se un nuovo utente è sprovvisto di posizione predefinita il suo accesso sarà limitato. Per conferire i permessi corretti assegnare una posizione predefinita e far eseguire un log out e successivamente un log in.
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3.2.1. Come creare una posizione

Le seguenti fasi mostrano come creare una posizione.

Procedura 3.5. Come creare una posizione

  1. Seleziona il menu AmministraPosizioni nell'angolo in alto sulla destra.
  2. Selezionare il pulsante Nuova posizione
  3. Digitare il nome della nuova posizione nel campo Nome e successivamente selezionare Invia.
  4. Selezionare gli host da assegnare alla nuova posizione.
    • Fare clic su Assegna tutti per assegnare tutti gli host sprovvisti di posizione alla nuova posizione.
    • Fare clic sul pulsante Assegna manualmente per selezionare manualmente e assegnare gli host sprovvisti di posizione.
    • Selezionare Procedi alla modifica per saltare la fase di assegnazione degli host.
Risultato:

Verrà creata una nuova posizione.

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3.2.2. Modifica della posizione

Procedura 3.6. Modifica della posizione

  1. Seleziona il menu AmministraPosizioni nell'angolo in alto sulla destra.
  2. Selezionare il nome della posizione da modificare.
  3. Selezionare la risorsa da modificare dall'elenco sulla sinistra.
  4. Fare clic sul nome dell'elemento desiderato per aggiungerli all'elenco Elementi selezionati
  5. Selezionare il pulsante Invia.
Risultato:

La posizione verrà aggiornata e salvata.

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3.2.3. Rimozione di una posizione

Le seguenti fasi mostrano come rimuovere una posizione.

Procedura 3.7. Rimozione di una posizione

  1. Seleziona il menu AmministraPosizioni nell'angolo in alto sulla destra.
  2. Selezionare Cancella dal menu a tendina corrispondente al nome della posizione che desiderate rimuovere.
    Così facendo apparirà un messaggio di avvertimento:
    Cancella Nome posizione
  3. Fare click sul pulsante OK.
Risultato:

La posizione verrà rimossa dal Red Hat Satellite.

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3.3. Ambienti del ciclo di vita

Il ciclo di vita dell'applicazione è suddiviso in ambienti del ciclo di vita e riporta le singole fasi del ciclo stesso. I suddetti ambienti sono collegati ad un percorso. Attraverso il percorso dell'ambiente è possibile avanzare il contenuto alla fase successiva del ciclo di vita se necessario. Per esempio, se la fase di sviluppo è stata terminata per una versione particolare dell'applicazione, sarà possibile avanzare la versione stessa nell'ambiente di prova (o test), iniziando così il processo di sviluppo della versione successiva.
An environment path containing four environments, including the base Library environment. Each content view version can be promoted through each environment in the path.

Figura 3.2. Un percorso con quattro ambienti.

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3.3.1. Creazione ambiente ciclo di vita

Questa procedura mostra come aggiungere un ambiente del ciclo di vita con Satellite.

Procedura 3.8. Creazione ambiente ciclo di vita

  1. Fare clic su ContenutoAmbienti ciclo di vita.
  2. Fare clic sul pulsante Nuovo percorso ambiente.
  3. Digitare il nome nel campo Nome.
  4. Digitare una etichetta nel campo Etichetta.
  5. Digitare una descrizione nel campo Descrizione.
  6. Selezionare il pulsante Salva.
Verrà creato un ambiente ciclo di vita in Satellite.
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3.3.2. Rimozione di un ambiente del ciclo di vita

Le seguenti fasi mostrano come rimuovere un ambiente del ciclo di vita in Satellite..

Procedura 3.9. Rimozione di un ambiente del ciclo di vita

  1. Fare clic su ContenutoAmbienti ciclo di vita.
  2. Selezionare il nome dell'ambiente del ciclo di vita da rimuovere.
  3. Selezionare il pulsante Rimuovi ambiente sulla destra.
  4. Così facendo apparirà un messaggio di avvertimento:
    Sei sicuro di voler rimuovere l'ambiente Nome ambiente?
  5. Selezionare il pulsante Rimuovi.

Nota

Solo l'ultimo ambiente può essere cancellato. Se esistono tre ambienti nel seguente ordine: Library, Dev e Prod, sarà possibile cancellare solo l'ambiente Prod. L'ambiente Library non potrà essere rimosso.
Risultato:

Ambiente del ciclo di vita verrà rimosso.

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Capitolo 4. Uso della gestione del contenuto

4.1. Utilizzo del dashboard del contenuto di Red Hat Satellite

Dashboard del contenuto di Satellite
Il dashboard fornisce una panoramica sullo stato delle sottoscrizioni e degli host registrati, una panoramica degli avanzamenti e della sincronizzazione e un elenco delle ultimissime notifiche.
Satellite viene usato per la gestione degli entitlement delle macchine client. Ogni entitlement fornisce un accesso ad un numero specifico di certificati. Ogni certificato conferisce la possibilità di scaricare, aggiornare e ricevere il supporto per un prodotto.
Per accedere al dashboard selezionare il menu ControllaDashboard del contenuto. Il dashboard può essere riorganizzato selezionando l'intestazione della sezione e successivamente spostandola in un'altra posizione.
Stato sottoscrizione dell'host di contenuto
Lo Stato sottoscrizione dell'host di contenuto rende disponibile una panoramica dello stato delle sottoscrizioni gestite da Satellite. Una sottoscrizione è un certificato acquistato che permette di accedere al software, di ricevere gli aggiornamenti e le correzioni sulla sicurezza per gli host.

Tabella 4.1. Stati sottoscrizione dell'host

Stato
Descrizione
Icona
Sottoscrizioni non valide
Gli host con prodotti installati ma che non hanno consumato alcuna sottoscrizione. Questi host hanno bisogno di attenzione immediata.
quadratino rosso
Sottoscrizioni non sufficienti
Rappresenta gli host che hanno consumato una sottoscrizione e hanno un entitlement valido ma che non consumano completamente i propri entitlement. Questi host devono essere controllati per assicurare una loro configurazione desiderata
triangolo giallo
Sottoscrizioni correnti
Qui vengono rappresentati gli host con un entitlement valido i quali consumano completamente i rispettivi entitlement.
cerchio verde
Ultimissime notifiche
Tutti i messaggi forniti dall'host sono elencati nella sezione Ultimissime notifiche. Essi includono le informazioni sul processo di amministrazione, le modifiche relative alle sottoscrizioni e ai prodotti e qualsiasi errore. Selezionando l'icona corrispondente a una rotella sarà possibile visualizzare un menu a tendina e modificare il numero di notifiche. Questa impostazione può essere modificata su 5, 15 o 30 risultati.
Questa sezione deve essere controllata per la presenza di notifiche globali inviate a tutti gli utenti e per il rilevamento di attività sospetta ed errori.
Panoramica sulla sincronizzazione
Panoramica di tutti i prodotti o repository abilitati in Satellite con i rispettivi stati di sincronizzazione. Tutti i prodotti presenti nella coda per la sincronizzazione non sono sincronizzati o sono stati precedentemente sincronizzati, e sono riportati nella sezione Panoramica sincronizzazione. Selezionare il nome di un prodotto per visualizzare lo stato della sincronizzazione. Selezionando l'icona rotella, sarete in grado di visualizzare il menu a tendina e modificare il numero di notifiche. Questa impostazione può essere modificata su 5, 15 o 30 risultati.
Insiemi di host
Un elenco di tutti gli insiemi di host in Satellite e ai relativi stati, incluso il numero di host di contenuto presenti in ogni insieme. Selezionare il nome di un insieme di host per la sua visualizzazione. Selezionando l'icona rotella, sarete in grado di visualizzare il menu a tendina e modificare il numero di notifiche. Questa impostazione può essere modificata su 5, 15 o 30 risultati.
Totale sottoscrizioni correnti
Una panoramica del totale delle sottoscrizioni correnti con il numero di sottoscrizioni attive, il numero di sottoscrizioni che scadono nei prossimi 120 giorni e il numero di sottoscrizioni recentemente scadute. Selezionando il numero per ogni tipo di sottoscrizione verrà visualizzato un elenco di sottoscrizioni relative.
Panoramica visualizzazioni del contenuto
Un elenco di tutte le visualizzazioni del contenuto in Satellite insieme ai rispettivi stati. Selezionando l'icona rotella, sarete in grado di visualizzare il menu a tendina e modificare il numero di notifiche. Questa impostazione può essere modificata su 5, 15 o 30 risultati.
Panoramica Errata
Un elenco di tutti gli errata in Satellite. Selezionando l'icona rotella, sarete in grado di visualizzare il menu a tendina e modificare il numero di notifiche. Questa impostazione può essere modificata su 5, 15 o 30 risultati.
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4.2. Satellite connesso

Red Hat Satellite rende disponibile vari tipi di contenuto per gli host del client sottoscritti. La tipologia include i pacchetti, gli aggiornamenti errata, gli alberi kickstart e le immagini di installazione.
Per rendere disponibile questo contenuto Satellite Server ha bisogno di un sorgente. Il contenuto viene configurato attraverso il caricamento di un file del manifesto di sottoscrizione. Il file è disponibile sul Portale Clienti di Red Hat, oppure contattando il Red Hat Support. I manifesti forniscono le sottoscrizioni per gli host del client attraverso il Red Hat Satellite e non Red Hat Network.
Questo capitolo riporta il processo usato per popolare Red Hat Satellite Server con il contenuto necessario, sia esso Red Hat Satellite Server connesso o scollegato, così facendo gli host del client potranno essere sottoscritti e ricevere aggiornamenti.
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4.2.1. Come usare un provider di contenuti di Red Hat

4.2.1.1. Impostazione di un manifesto

Il manifesto di sottoscrizione è disponibile attraverso il metodo di seguito riportato o contattando il Red Hat Support. Il manifesto contiene le informazioni sul repository e sulle sottoscrizioni e può essere usato per impostare il contenuto di Red Hat. Esso viene utilizzato come base per il conferimento delle sottoscrizioni e del contenuto di Red Hat Network (RHN) ai sistemi client dal Red Hat Satellite.
Prerequisiti

Prima di poter continuare con questo compito sarà necessario soddisfare le seguenti condizioni:

  • Una password e nome utente per il Portale clienti.
  • Sottoscrizioni sufficienti per aggiungere un manifesto.
Le seguenti fasi mostrano come ottenere un manifesto dal Portale clienti:
  1. Accedere al Portale clienti.
  2. Fare clic su SottoscrizioniGestisci sottoscrizioniApplicazioni di gestione delle sottoscrizioni e successivamente Satellite.
  3. Nell'angolo alto sulla destra della pagina Applicazioni di gestione per le sottoscrizioni, selezionare Registra un Satellite.
  4. Creare un nome per distinguere il Satellite da altri sistemi Satellite presenti nell'account.
  5. Selezionare 6.0 dal menu a tendina come Versione Satellite. È importante selezionare la versione corretta poichè ogni versione ha bisogno di pacchetti ben precisi.
  6. Selezionare Registra.
  7. Fare clic su Assegna una sottoscrizione, aggiungere le sottoscrizioni necessarie per il Red Hat Satellite, e successivamente selezionare Assegna selezionati. Consultare Come generare un certificato per maggiori informazioni.
  8. Selezionare Scarica manifesto per generare un archivio con un formato .zip contenente il manifesto di Red Hat Satellite.
Risultato:

Verrà creato e scaricato un manifesto di sottoscrizione per Red Hat Satellite.

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4.2.1.2. Caricamento manifesto di sottoscrizione

La seguente sezione descrive il processo per il caricamento di un manifesto di sottoscrizione per una organizzazione. Poichè i manifesti di sottoscrizione vengono assegnati a una organizzazione, assicuratevi di selezionare una organizzazione prima di caricare un manifesto. In caso contrario, verrà generato un errore permission denied (Error 403).

Procedura 4.1. Per caricare un manifesto di sottoscrizione

  1. Accedere al Satellite Server.
  2. Selezionare Qualsiasi contestoQualsiasi organizzazione e selezionare l'organizzazione desiderata alla quale assegnare il manifesto di sottoscrizione.
  3. Fare clic su ContenutoSottoscrizioni di Red Hat e successivamente Gestione manifesto, nella parte alta sulla destra della pagina.
  4. Nella sezione Manifesto di sottoscrizione selezionare Azioni e sotto Carica nuovo manifesto selezionare Cerca.
  5. Selezionare il file del manifesto da caricare e successivamente Carica.
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4.2.2. Utilizzo dei prodotti

4.2.2.1. Creazione di un prodotto

Le seguenti fasi mostrano come creare un nuovo prodotto in Red Hat Satellite.

Procedura 4.2. Creazione di un prodotto

  1. Selezionare ContenutoProdotti.
  2. Selezionare il link + Nuovo prodotto
  3. Digitare il nome del nuovo prodotto nel campo Nome.
  4. Digitare una etichetta per il nuovo prodotto nel campo Etichetta.
  5. Selezionare una chiave GPG dal menu a tendina Chiave GPG.
  6. Selezionare una programmazione dal menu a tendina Programmazione di sincronizzazione. Alternativamente selezionare il link + Nuova programmazione di sincronizzazione per crearne una nuova.
  7. Inserire una descrizione del nuovo prodotto nel campo Descrizione.
  8. Selezionare Salva per salvare il nuovo prodotto.
Risultato:

Verrà creato un nuovo prodotto.

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4.2.2.2. Come aggiungere i repository ad un prodotto

Le seguenti fasi mostrano come aggiungere i repository ad un prodotto in Red Hat Satellite.

Procedura 4.3. Come aggiungere i repository ad un prodotto

  1. Selezionare ContenutoProdotti.
  2. Selezionare il prodotto al quale aggiungere il repository.
  3. Fare clic sulla scheda Repository
  4. Selezionare il pulsante Crea repository.
  5. Digitare il nome del nuovo repository nel campo Nome.
  6. Digitare una etichetta per il nuovo repository nel campo Etichetta.
  7. Selezionare il tipo di repository nel menu a tendina Tipo.
  8. Inserire l'URL del repository nel campo URL.
  9. Scegliere se pubblicare il repository via HTTP selezionando la casella Pubblica tramite HTTP.
  10. Selezionare una chiave GPG per il repository dal menu a tendina Chiave GPG.
  11. Selezionare il pulnsate Crea per salvare il nuovo repository.
Risultato:

Verrà aggiunto al prodotto un nuovo repository.

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4.2.2.3. Come eseguire un insieme di azioni sui prodotti

Questa sezione descrive come eseguire un insieme di azioni per la sincronizzazione o rimozione dei prodotti in Red Hat Satellite. Questa procedura richiede la disponibilità di almeno un prodotto.

Procedura 4.4. Per eseguire le azioni su Prodotti multipli:

  1. Selezionare ContenutoProdotti.
  2. Selezionare la casella per i prodotti desiderati.
  3. Fare clic su Insieme di azioni.
    • Per selezionare tutti i prodotti selezionati, fare clic su Sinc prodotto e successivamente Sinc ora.
    • Per rimuovere tutti i prodotti selezionati, selezionare Rimuovi prodotti e successivamente Rimuovi.
Aggiornamento Programmazione della sincronizzazione

È possibile altresì aggiornare contemporaneamente le programmazioni per la sincronizzazione di prodotti multipli.

  • Per creare una nuova programmazione selezionare Crea programmazione per la sincronizzazione.
  • Per rimuovere una programmazione dai prodotti selezionati, fare clic su Rimuovi Programmazione di sincronizzazione.
  • Per aggiornare una programmazione di sincronizzazione per i prodotti selezionati, fare clic su Aggiorna Programma di sincronizzazione.
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4.2.2.4. Come usare la Ricerca del repository

La ricerca del repository permette all'utente di cercare un URL da usare per la ricerca del repository disponibile da includere in un prodotto.

Procedura 4.5. Come usare la Ricerca del repository

  1. Selezionare ContenutoProdotti.
  2. Fare clic sul pulsante Ricerca del repository.
  3. Inserire l'URL nel quale sono posizioneti i repositori, nel campo Scoperta repositorio Yum.
  4. Selezionare Cerca.
  5. Verrà visualizzato un elenco di repositori presenti nell'URL in Risultati.
  6. Selezionare la casella URL scoperti per i repositori da aggiungere ad un prodotto.
  7. Selezionare il pulsante Crea selezionati.
  8. Scegliere se aggiungere i repository ad un prodotto esistente o crearne uno nuovo.
    1. Per aggiungere il repository al prodotto esistente:
      1. Selezionare Prodotto esistente.
      2. Selezionare il prodotto dal menu a tendina.
    2. Per creare un nuovo prodotto per aggiungere i repository:
      1. Selezionare Nuovo prodotto.
      2. Inserire il Nome e l'etichetta per il nuovo prodotto e selezionare una chiave GPG dal menu.
  9. Fare clic sulla casella Servire via HTTP per servire il repository via HTTP.
  10. Modificare il Nome e l'etichetta per gli URL selezionati.
  11. Selezionare il pulsante Crea.
Risultato:

I repository verranno scoperti e aggiunti a un prodotto.

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4.2.2.5. Rimozione di un prodotto

Questa sezione descrive come rimuovere i prodotti da Red Hat Satellite.

Procedura 4.6. Per rimuovere un prodotto da Satellite:

  1. Selezionare ContenutoProdotti.
  2. Selezionare la casella corrispondente al prodotto da rimuovere.
  3. Fare clic su Insieme di azioni e successivamente Rimuovi prodotti.
  4. Selezionare Rimuovi per confermare l'operazione di rimozione.
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4.2.3. Sincronizzazione del contenuto

La Sincronizzazione è l'azione di cooordinamento degli aggiornamenti tra i repository del Red Hat Satellite e i repository sorgenti usati. Questa è una fase necessaria dopo aver abilitato i repository, e serve a popolare Red Hat Satellite con il contenuto dei repository sorgenti.
Una soncronizzazione programmata favorirà una:
  • Integrità dei dati tra i pacchetti
  • Pacchetti aggiornati, correzioni sulla sicurezza ed errata
Le capacità di gestione della sincronizzazione di Satellite permettono agli amministratori di creare le programmazioni di sincronizzazione, e configurare la frequenza con la quale un host ricerca e installa gli aggiornamenti. Queste programmazioni vengono successivamente distribuite ai repository del prodotto, permettendo loro di essere aggiornati seguendo intervalli specifici convenienti alla rete dell'organizzazione.
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4.2.3.1. Stato della sincronizzazione

Importante

Dopo averli abilitati sarà necessario eseguire una sincronizzazione manuale dei repository. A questo punto verrà popolato con i pacchetti necessari il repository locale di Satellite.
Le seguenti fasi mostrano come sincronizzare i prodotti in Red Hat Satellite.

Procedura 4.7. Sincronizzazione dei prodotti

  1. Selezionare ContenutoStato sincronizzazione. In base alle sottoscrizioni e ai repository abilitati, sarà possibile visualizzare un elenco dei canali del prodotto disponibili per la sincronizzazione.
  2. Fare clic sulla freccetta corrispondente al nome del prodotto per visualizzare il contenuto disponibile.
  3. Selezionare il contenuto da sincronizzare.
  4. Fare clic sul pulsante Sincronizza ora per iniziare la sincronizzazione. Lo stato del processo di sincronizzazione sarà visibile nella colonna Risultato. Se il processo avrà avuto successo, sarà possibile visualizzare Sinc completata sotto la colonna Risultato. Al contrario se il processo fallisce verrà visualizzato il messaggio Errore di sincronizzazione.
Risultato:

Il prodotto sarà sincronizzato.

Nota

Il processo di sincronizzazione del prodotto può richiedere un periodo molto lungo. Questo periodo dipende dalla velocità delle unità disco, dalla connessione di rete e dalla quantità di contenuti selezionati per la sincronizzazione.
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4.2.3.2. Come creare una programmazione per la sincronizzazione

Programmazioni a intervalli regolari e frequenti di processi di sincronizzazione permettono di garantire una integrità dei dati tra i pacchetti, assicurando inoltre un continuo aggiornamento dei pacchetti alle ultimissime correzioni sulla sicurezza. Red Hat Satellite fornisce la possibilità di creare programmazioni di sincronizzazione programmate per l'aggiornamento dei pacchetti, a intervalli convenienti per una organizzazione.

Procedura 4.8. Per creare una programmazione di sincronizzazione:

  1. Selezionare ContenutoProgrammazioni di sincronizzazione.
  2. Selezionare Nuova programmazione di sincronizzazione per creare una nuova programmazione.
  3. Inserire il Nome, Descrizione e altre informazioni per la programmazione.
  4. Selezionare Salva per creare una nuova programmazione.
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4.2.3.3. Implementazione programmazione della sincronizzazione

Dopo la creazione di una programmazione sarà necessario associare i prodotti per creare una programmazione di sincronizzazione. La seguente procedura descrive come crearne una in Red Hat Satellite 6.

Procedura 4.9. Per creare una programmazione di sincronizzazione:

  1. Selezionare ContenutoProgrammazioni di sincronizzazione e selezionare la programmazione desiderata.
  2. Selezionare ProdottiAggiungi nella pagina principale della programmazione della sincronizzazione.
  3. Selezionare la casella per il prodotto da associare con la programmazione.
  4. Selezionare il pulsante Aggiungi selezionati.
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4.3. Satellite scollegato

In ambienti con un elevato livello di sicurezza dove gli host vengono eseguiti in una rete chiusa, scollegata da internet, Red Hat Satellite Server è in grado di rendere disponibile i sistemi con gli ultimissimi aggiornamenti di sicurezza, errata e pacchetti. A tale scopo sono utilizzati due componenti importanti: l'utilità katello-disconnected e l'host di sincronizzazione.
Il diagramma di seguito riportato mostra come un Satellite scollegato sia in grado di mantenere il proprio contenuto agigornato anche senza una connessione internet. In questo caso è possibile usare un sistema intermediario con una connessione internet, in grado di conportarsi come host di sincronizzazione. Il suddetto host è situato in una rete separata rispetto al server di Satellite.
L'host di sincronizzazione importa il contenuto dal Content Delivery Network (CDN) di Red Hat attraverso pulp. Il contenuto viene successivamente esportato su un dispositivo, per esempio DVD, CD o unità disco fisso esterna, e trasferito su un server di Satellite scollegato. Le sezioni seguenti in questo capitolo guideranno l'utente attraverso l'intero processo.
Disconnected Satellite

Figura 4.1. Satellite scollegato

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4.3.1. Configurazione host di sincronizzazione

Prerequisiti

Per importare il contenuto dal Content Distribution Network (CDN) di Red Hat, l'host di sincronizzazione ha bisogno di:

Procedura 4.10. Per configurare un host alla Sincronizzazione ed esportazione del contenuto dal CDN di Red Hat:

  1. Usare Red Hat Subscription Manager per registrare l'host di sincronizzazione con RHN.
  2. Elencare tutte le sottoscrizioni disponibili per il prodotto corretto di Red Hat Satellite e assegnare il sistema:
    # subscription-manager list --available --all
    Questo comando mostra un output simile al seguente:
    +-------------------------------------------+
        Available Subscriptions
    +-------------------------------------------+
    
    
    ProductName:        Red Hat Satellite
    ProductId:          SKU123456
    PoolId:             e1730d1f4eaa448397bfd30c8c7f3d334bd8b
    Quantity:           10
    Multi-Entitlement:  No
    Expires:            08/20/2013
    MachineType:        physical
    

    Nota

    L'ID del pool e SKU dipendono dal tipo di prodotto Red Hat Satellite corrispondente alla versione del sistema e al tipo di prodotto.
  3. Eseguire una sottoscrizione con il pool usando il seguente comando:
    # subscription-manager subscribe --pool=Red_Hat_Satellite_Pool_Id
    # subscription-manager subscribe --pool=Red_Hat_Enterprise_Linux_Pool_Id
    # subscription-manager subscribe --pool=Red_Hat_Enterprise_Linux_Software_Collections_Pool_Id
    
  4. Disabilitare i repository esistenti:
    # subscription-manager repos --disable "*"
    
  5. Abilitare i repository di Red Hat Satellite, Red Hat Enterprise Linux e Red Hat Software Collections. Assicuratevi che il repository di Red Hat Enterprise Linux corrisponda alla versione specifica utilizzata.
    # subscription-manager repos --enable rhel-6-server-rpms \
    --enable rhel-server-rhscl-6-rpms \
    --enable rhel-6-server-satellite-6.0-rpms
    

    Nota

    I comandi sopra indicati si basano su Red Hat Enterprise Linux 6. Se utilizzate una versione diversa di Red Hat Enterprise Linux, modificate il repository in base alla versione specifica usata.
  6. Installare katello-utils e gli RPM associati:
    # yum install python-qpid-qmf python-qpid  qpid-cpp-server-store katello-utils
    
    katello-utils include l'utilità katello-disconnected necessaria per impostare i repository per il processo d'importazione, mentre i pacchetti relativi a qpid sono necessari per la configurazione di pulp.
  7. Generare una stringa alfanumerica a 32 caratteri segreta per oauth_secret nel file /etc/pulp/server.conf:
    # tr -dc "[:alnum:]" < /dev/urandom | head -c 32 
    randomly_generated_value
  8. In /etc/pulp/server.conf, decommentare [oauth] e aggiungere il valore generato randomicamente nella fase precedente come valore oauth_secret:
    [oauth]
    enabled: true
    oauth_key: katello
    oauth_secret: randomly_generated_value
  9. Disabilitare l'autenticazione in /etc/qpid/qpidd.conf:
    # Configuration file for qpidd. Entries are of the form: 
    #   name=value 
    #
    # (Note: no spaces on either side of '=').
    # Run "qpidd --help" or see "man qpidd" for more details.
    
    auth=no
    
    Tutte le connessioni in ingresso eseguono l'autenticazione usando il realm predefinito di Satellite.
  10. Configurare la connessione da katello-disconnected a Pulp con il valore generato in precedenza come opzione --oauth-secret:
    # katello-disconnected setup --oauth-key=katello --oauth-secret=randomly_generated_value
    Così facendo verrà posizionato un valore in ~/.katello-disconnected.
  11. Configurazione di Pulp sul server di sincronizzazione:
    sudo service qpidd start
    sudo chkconfig qpidd on
    sudo service mongod start
    sleep 10
    sudo chkconfig mongod on
    sudo -u apache pulp-manage-db
    sudo service httpd restart
    sudo chkconfig pulp_workers on
    sudo service pulp_workers start
    sudo chkconfig pulp_celerybeat on
    sudo service pulp_celerybeat start
    sudo chkconfig pulp_resource_manager on
    sudo service pulp_resource_manager start
    
  12. Importare il manifesto:
    # katello-disconnected import -m ./manifest.zip
    
    Importando il manifesto sarete in grado di impostare l'elenco di repository disponibili per la sincronizzazione in base alle sottoscrizioni seleizonate.
L'host è ora pronto per la sincronizzazione del contenuto dal CDN di Red Hat.
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4.3.2. Sincronizzazione del contenuto

Per impostazione predefinita katello-disconnected abilita tutti i repository inclusi nel manifesto per la sincronizzazione. Il tempo necessario per la sincronizzazione si basa sul numero di repository da sincronizzare. Se il manifesto riporta un numero molto elevato di repository, il processo di sincronizzazione richiederà un periodo più lungo e un numero maggiore di risorse.
katello-disconnected permette una sincronizzazione di repository specifici. Questa sezione riporta le informazioni necessarie per l'impostazione di Pulp alla sincronizzazione del contenuto.
  1. Disabilitare i repository:
    # katello-disconnected disable --all
    
    katello-disconnected abilita tutti i repositori per impostazione predefinita.
  2. Selezionare i repository da sincronizzare elencando tutti i repositori disponibili dal manifesto:
    # katello-disconnected list --disabled
    rhel-5-server-debug-rpms-5Server-i386
    rhel-5-server-debug-rpms-5Server-ia64
    rhel-5-server-debug-rpms-5Server-x86_64
    rhel-5-server-debug-rpms-5_7-i386
    rhel-5-server-debug-rpms-5_7-ia64
    rhel-5-server-debug-rpms-5_7-x86_64
    rhel-5-server-debug-rpms-5_8-i386
    rhel-5-server-debug-rpms-5_8-ia64
    rhel-5-server-debug-rpms-5_8-x86_64
    rhel-5-server-debug-rpms-5_9-i386
    rhel-5-server-debug-rpms-5_9-ia64
    rhel-5-server-debug-rpms-5_9-x86_64
    rhel-5-server-isos-5Server-i386
    
  3. Abilitare i repository desiderati per la sincronizzazione:
    # katello-disconnected enable -r rhel-6-server-sam-rpms-6_4-x86_64
    
  4. Creare i repository e inviarli a Pulp per la sincronizzazione:
    # katello-disconnected configure
    

    Nota

    L'opzione di configurazione per katello-disconnected legge il manifesto, crea i repository pulp e genera gli script prima della sincronizzazione. Eseguirla ogni qualvolta un repository viene abilitato o disabilitato.
  5. Sincronizzare i repository:
    # katello-disconnected sync
    
    Usare l'opzione watch per monitorare il processo di sincronizzazione.
    # katello-disconnected watch
    Watching sync... (this may be safely interrupted with Ctrl+C)
    running:
    rhel-6-server-sam-rpms-6_4-x86_64 
    
    running:
    rhel-6-server-sam-rpms-6_4-x86_64 
    ...
    finished:
    rhel-6-server-sam-rpms-6_4-x86_64 
    
    
    Watching finished
    
Il contenuto è ora sincronizzato.
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4.3.3. Esportazione dei contenuti

Prerequisiti

Un dispositivo esterno come ad esempio un CD, DVD o disco fisso esterno.

Il contenuto sincronizzato deve essere esportato per permettere una importazione nel Red Hat Satellite scollegato. Per fare questo:
  1. Esportare i repository sincronizzati:
    # katello-disconnected export -t /var/tmp/export
    
    L'output sarà simile a:
    
    # katello-disconnected export -t /var/tmp/export
    # katello-disconnected watch
    Watching sync... (this may be safely interrupted with Ctrl+C)
    running:
    rhel-6-server-sam-rpms-6_4-x86_64
    
    finished:
    rhel-6-server-sam-rpms-6_4-x86_64
    Watching finished
    Done watching ...
     Copying content to /var/tmp/export
     Archiving contents of /var/tmp/export into 4600M tar archives.
     NOTE: This may take a while.
    tar: Removing leading `/' from member names
    
    Done exporting content, please copy /var/tmp/export/* to your disconnected host
    
    Questa operazione creerà i seguenti file in /var/tmp/export:
    # ls /var/tmp/export/
    content-export-00 content-export-01 content-export-02 expand_export.sh
    
  2. Copiare i file da /var/tmp/export nel dispositivo esterno.

    Nota

    Se i file sono troppo grandi per il dispositivo esterno, essi possono essere copiati su una serie di DVD.
Il contenuto sincronizzato è stato ora esportato ed è pronto per essere importato sul server di Satellite scollegato.
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4.3.4. Come importare il contenuto in un Satellite Server scollegato

Prerequisiti

Assicuratevi che sia la directory che il filesystem con le esportazioni abbiano spazio sufficiente. Per esempio, se esportate 40G, la directory del Satellite Server scollegato e il filesystem usati per importare il contenuto avranno bisogno di 40G aggiuntivi di spazio sullo stesso filesystem.

  1. Copiare i contenuti esportati del dispositivo esterno su una directory del Satellite scollegato.

    Nota

    Se il contenuto esportato è stato posizionato in dispositivi esterni diversi, assicuratevi di copiare tutti i contenuti in una directory sul Satellite scollegato.
  2. Eseguire lo scirpt expand_export.sh copiato insieme al contenuto esportato:
    # ./expand_export.sh 
    *** Done expanding archives. ***
    

    Avvertimento

    Satellite scollegato deve essere uguale allo spazio dell'archivio esportato prima di poter espandere il contenuto esportato. In caso contrario lo script fallirà.
    Lo script aumenterà la dimensione dell'archivio in una directory.
  3. Spostare il contenuto dell'albero della directory espansa su /var/www/html sul Satellite Server, e ripristinare i contesti di SELinux sui file appena spostati:
    # mv var/tmp/export/* /var/www/html/
    # cd /var/www/html
    # restorecon -r *
    

    Nota

    Satellite ora si comporta come CDN con i file posizionati in http://localhost/content. Ciò non risulta essere un requisito. CDN può trovarsi su una macchina diversa nella stessa rete scollegata, se accessibile da parte del Satellite server tramite HTTP.
  4. Aggiungere l'indirizzo CDN all'interfaccia web di Satellite:
    1. Accedere all'interfaccia web di satellite.
    2. Selezionare ContenutoSottoscrizioni di Red Hat e successivamente Gestisci manifesto.
    3. Sulla schermata delle informazioni Manifesto sottoscrizione andare su Informazioni provider di Red Hat. Selezionare l'icona di modifica per l'URL repository e modificare la voce in URL del repository del CDN.
    4. Fare clic su Cerca per selezionare il file del manifesto.
    5. Selezionare Carica per importare il manifesto.
  5. Abilitare i repository dal CDN locale:
    1. Selezionare ContenutoRepository di Red Hat
    2. Abilitare i repository abilitati e sincronizzati nella sezione Sincronizzazione del contenuto.
  6. Selezionare ContenutoStato sincronizzazione.
  7. Selezionare i repository da sincronizzare e fare clic su Sincronizza ora.
Una volta terminato il processo di sincronizzazione, Satellite scollegato sarà pronto a servire il contenuto ai sistemi client.
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Capitolo 5. Utilizzo delle visualizzazioni del contenuto

Le visualizzazioni del contenuto rappresentano selezioni gestite del contenuto con uno o più repository (yum / puppet) con filtri opzionali. I suddetti filtri possono essere inclusivi o esclusivi, e personalizzano le visualizzazioni del contenuto del sistema per una gestione del cilo di vita. Essi vengono usati per personalizzare il contenuto disponibile ai sistemi client.
This diagram details the creation of new versions of a Content View. These content view versions are promoted along an environment path during the application life cycle.

Figura 5.1. Questo grafico riporta la creazione di nuove versioni di una Visualizzazione del contenuto. Queste versioni vengono avanzate lungo un percorso durante il ciclo di vita di una applicazione.

Le visualizzazioni del contenuto pubblicate vengono usate con gli ambienti del ciclo di vita.
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5.1. Creazione di una visualizzazione del contenuto

Un utente con privilegi amministrativi è in grado di creare visualizzazioni e utilizzarle in ambienti del ciclo di vita. Per creare una visualizzazione del contenuto:
  1. Eseguire l'accesso come amministratore Satellite.
  2. Selezionare ContenutoVisualizzazioni del contenuto.
  3. Selezionare Crea nuova visualizzazione.
  4. Completare i seguenti campi:
    • Nome
    • Etichetta - questo campo viene popolato automaticamente dopo l'inserimento del Nome.
    • Descrizione
  5. Selezionare la casella Visualizzazione composita, e unire una serie di visualizzazioni pubblicate in una sola visualizzazione, selezionando quelle desiderate.

    Nota

    Selezionando la scheda Visualizzazione composita verrà eseguita una sovrascrizione di qualsiasi filtro, permettendo così all'utente di selezionare un gruppo di visualizzazioni del contenuto pubblicate, unendole in una unica visualizzazione composita.
  6. Selezionare il pulsante Salva.
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5.2. Come aggiungere i repository ad una visualizzazione dei contenuti

Un Repository fornisce lo storage per un insieme di contenuti. Per esempio, un repository YUM o Puppet. Per associare un repository con una visualizzazione specifica del contenuto:
  1. Selezionare ContenutoVisualizzazione del contenuto e selezionare una visualizzazione alla quale aggiungere i repository.
  2. Selezionare Contenuto e successivamente Repository dal menu a tendina. Dal menu fare clic su Aggiungi.
  3. Selezionare i repository da aggiungere. Dopo aver selezionato i repository desiderati fare clic su +Aggiungi repository.
I repository verranno aggiunti alla Visualizzazione del contenuto.
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5.3. Filtraggio dei contenuti

L'uso dei Filtri permette di impedire l'avanzamento dei pacchetti negli ambienti successivi. I nomi dei pacchetti e le espressioni regolari vengono aggiunti al filtro creando così le regole per l'inserimento nella blacklist dei pacchetti, e associando al tempo stesso il filtro a interi prodotti o repository individuali all'interno di qualsiasi prodotto.
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5.3.1. Creazione di un filtro

Le seguenti fasi mostrano come creare un filtro.

Procedura 5.1. Creazione di un filtro

  1. Selezionare ContenutoVisualizzazione contenuto.
  2. Selezionare la visualizzazione del contenuto da filtrare.
  3. Fare clic su ContenutoFiltri.
  4. Selezionare il pulsante +Nuovo filtro.
  5. Digitare il nome del nuovo filtro nel campo Nome.
  6. Selezionare il Tipo di contenuto nel menu a tendina.
  7. Scegliere se il filtro deve includere o escludere il tipo di contenuto selezionando Tipo dal menu a tendina.
  8. Alternativamente inserire una descrizione nel campo Descrizione.
  9. Selezionare Salva per salvare il nuovo filtro.
Risultato:

Verrà creato un nuovo filtro.

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5.3.2. Aggiungere il contenuto ad un filtro

Prerequisiti

È necessario aver creato un filtro.

  1. Selezionare ContenutoVisualizzazione contenuto.
  2. Selezionare la visualizzazione del contenuto da filtrare.
  3. Selezionare ContenutoFiltri.
  4. Selezionare un nome del filtro di pacchetti precedentemente creato. In base al tipo di filtro selezionato la lettura sarà differente.
    1. Se il filtro è stato creato per i pacchetti;
      1. Inserire il nome del pacchetto e selezionare Dettagli dal menu a tendina. Fare clic su +Aggiungi per aggiungere il pacchetto al filtro.
      2. Nella scheda Repository interessati, selezionare se il filtro comprende tutti o solo un insieme di repository. Se il filtro è stato impostato per un insieme di repository, allora selezionare quelli desiderati e successivamente fare clic su Aggiorna repository.
    2. Se il filtro è stato creato per i gruppi di pacchetti:
      1. Selezionare Aggiungi e successivamente il gruppo di pacchetti desiderato. Fare clic sul pulsante +Aggiungi gruppo di pacchetti.
      2. Nella scheda Repository interessati, selezionare se il filtro comprende tutti o solo un insieme di repository. Se il filtro è stato impostato per un insieme di repository, allora selezionare quelli desiderati e successivamente fare clic su Aggiorna repository.
    3. Se il filtro è stato creato per gli Errata:
      1. Fare clic su Aggiungi. Selezionare le caselle per il tipo di Errata, Security, Enhancement o Bugfix. Successivamente indicare la data d'inizio e di fine. Fare clic sul pulsante +Aggiungi errata.
      2. Nella scheda Repository interessati, selezionare se il filtro comprende tutti o solo un insieme di repository. Se il filtro è stato impostato per un insieme di repository, allora selezionare quelli desiderati e successivamente fare clic su Aggiorna repository.
    4. Se il filtro è stato creato per gli Errata - Data e Tipo:
      1. Nella scheda Periodo date dell'Erratum selezionare le caselle per il tipo di Errata, Security, Enhancement o Bugfix. Successivamente indicare la data d'inizio e di fine. Fare clic sul pulsante Salva.
      2. Nella scheda Repository interessati, selezionare se il filtro comprende tutti o solo un insieme di repository. Se il filtro è stato impostato per un insieme di repository, allora selezionare quelli desiderati e successivamente fare clic su Aggiorna repository.
  5. Selezionare Pubblica nuova versione. Se desiderate inserite un commento, successivamente fare clic su Salva.
Risultato:

I pacchetti saranno aggiunti al filtro.

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5.3.3. Rimozione del contenuto da un filtro

Prerequisiti

È necessario aver creato un filtro.

  1. Selezionare ContenutoVisualizzazione contenuto.
  2. Selezionare la visualizzazione del contenuto da filtrare.
  3. Selezionare ContenutoFiltri.
  4. Selezionare un nome del filtro di pacchetti precedentemente creato. In base al tipo di filtro selezionato la lettura sarà differente.
    1. Se il filtro è stato creato per i pacchetti;
      1. Selezionare la scheda Pacchetti e successivamente fare clic sulla casella Nome pacchetto per i pacchetti da rimuovere. Selezionare Rimuovi pacchetti per rimuovere i pacchetti dal filtro.
      2. Nella scheda Repository interessati, selezionare se il filtro comprende tutti o solo un insieme di repository. Se il filtro è stato impostato per un insieme di repository, allora selezionare quelli desiderati e successivamente fare clic su Aggiorna repository.
    2. Se il filtro è stato creato per i gruppi di pacchetti:
      1. Selezionare la scheda Elenca/Rimuovi e successivamente fare clic su Nome in corrispondenza al gruppo di pacchetti da rimuovere. Selezionare Rimuovi gruppo di pacchetti per rimuovere i pacchetti dal filtro.
      2. Nella scheda Repository interessati, selezionare se il filtro comprende tutti o solo un insieme di repository. Se il filtro è stato impostato per un insieme di repository, allora selezionare quelli desiderati e successivamente fare clic su Aggiorna repository.
    3. Se il filtro è stato creato per gli Errata:
      1. Selezionare la scheda Elenca/Rimuovi e successivamente fare clic su ID errata in corrispondenza all'errata da rimuovere. Selezionare Rimuovi errata per rimuovere l'errata dal filtro.
      2. Nella scheda Repository interessati, selezionare se il filtro comprende tutti o solo un insieme di repository. Se il filtro è stato impostato per un insieme di repository, allora selezionare quelli desiderati e successivamente fare clic su Aggiorna repository.
    4. Se il filtro è stato creato per gli Errata - Data e Tipo:
      1. Nella scheda Periodo date dell'Erratum selezionare le caselle per il tipo di Errata, Security, Enhancement o Bugfix. Successivamente modificare la data d'inizio e quella di fine. Fare clic sul pulsante Salva.
      2. Nella scheda Repository interessati, selezionare se il filtro comprende tutti o solo un insieme di repository. Se il filtro è stato impostato per un insieme di repository, allora selezionare quelli desiderati e successivamente fare clic su Aggiorna repository.
  5. Selezionare Pubblica nuova versione. Se desiderate inserite un commento, successivamente fare clic su Salva.
Risultato:

I pacchetti saranno rimossi dal filtro.

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5.3.4. Rimozione di un filtro

Le seguenti fasi mostrano come rimuovere un filtro.

Procedura 5.2. Rimozione di un filtro

  1. Selezionare ContenutoVisualizzazioni contenuto.
  2. Selezionare la visualizzazione del contenuto da filtrare.
  3. Fare clic su ContenutoFiltri.
  4. Selezionare la casella corrispondente al nome del filtro del pacchetto da rimuovere.
  5. Selezionare il pulsante Rimuovi filtri.
Risultato:

Il filtro verrà rimosso.

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5.4. Pubblicazione visualizzazione del contenuto

Dopo aver creato una visualizzazione sarà necessario pubblicarla. Così facendo gli host saranno in grado di visualizzarla e utilizzarla. Prima di pubblicare la definizione di una visualizzazione, assicuratevi che la stessa presenti i prodotti, i repositori e i filtri necessari.
Per pubblicare una definizione per la visualizzazione del contenuto:
  1. Selezionare ContenutoVisualizzazioni del contenuto.
  2. Fare clic sulla visualizzazione del contenuto da pubblicare.
  3. Selezionare il pulsante Pubblica nuova versione
  4. Inserire un commento.
  5. Selezionare il pulsante Salva.
A questo punto verrà resa disponibile una visualizzazione del contenuto.
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Capitolo 6. Ricerca del contenuto

6.1. Ricerca del contenuto di base

La ricerca del contenuto permette agli utenti di ottenere informazioni specifiche sugli errata, repository, prodotti e visualizzazioni del contenuto.

Procedura 6.1. Per eseguire un ricerca:

  1. Selezionare ContenutoCerca contenuto.
  2. Selezionare Visualizzazioni del contenuto, Prodotti, Repository, Pacchetti, Errata o Moduli Puppet dal menu a tendina Contenuto.
  3. Inserire il nome del prodotto, repository, pacchetto, errata, modulo puppet o visualizzazione del contenuto da ricercare nel campo Prodotti e selezionare Cerca.
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6.2. Confronto tra i contenuti degli ambienti

È possibile confrontare il contenuto di diversi ambienti attraverso la funzione di ricerca del contenuto.

Procedura 6.2. Per la ricerca e il confronto del contenuto di diversi ambienti:

  1. Selezionare ContenutoCerca contenuto.
  2. Selezionare il tipo di entità da confrontare dal menu a tendina Contenuto.
  3. Inserire il nome in Prodotti e fare clic su Aggiungi.
  4. Spostare il cursore sul carattere "più" (+), selezionare gli ambienti da usare per il confronto e successivamente Cerca.
  5. Selezionare Unione, Intersezione o Differenza dal menu a tendina Visualizza per filtrare i risultati.
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Capitolo 7. Configurazione delle chiavi di attivazione

Le chiavi di attivazione sono chiavi preimpostate usate durante la registrazione dell'host e definiscono:
  • L'ambiente del ciclo di vita nel quale posizionare l'host.
  • L'insieme al quale assegnare l'host.
  • L'organizzazione alla quale assegnare l'host.
  • Possibile utilizzo di un template per il provisioning per un host.
  • Impostazione di un limite sull'uso della sottoscrizione per l'host.
  • Assegnazione di una sottoscrizione specifica all'host.
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7.1. Creazione di una chiave di attivazione

Questa sezione descrive come creare una Chiave di attivazione.

Procedura 7.1. Per creare una chiave di attivazione:

  1. Selezionare ContenutoChiavi di attivazione.
  2. Fare clic su Nuova chiave di attivazione.
  3. Inserire le informazioni necessarie per la chiave di attivazione nei campi rilevanti.
  4. Deselezionare la casella Illimitato se desiderate implementare alcuni limiti per la chiave di attivazione. Digitare il limite per l'uso nel campo Limite
  5. Inserire una descrizione idonea nel campo Descrizione.
  6. Selezionare Ambiente e Visualizzazione del contenuto applicabili.
  7. Selezionare Salva per creare la chiave di attivazione.

Nota

Per modificare le informazioni della chiave di attivazione selezionare la scheda Dettagli della chiave stessa.
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7.2. Processo di rimozione di una Chiave di attivazione

Questa sezione descrive come rimuovere una Chiave di attivazione.

Procedura 7.2. Per rimuovere una chiave di attivazione

  1. Selezionare ContenutoChiavi di attivazione.
  2. Selezionare il nome della chiave di attivazione da rimuovere.
  3. Nell'angolo alto sulla destra della pagina delle informazioni della Chiave di attivazione, selezionare Rimuovi.
  4. Nella casella d'avviso, selezionare Rimuovi per confermare l'operazione di rimozione.
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7.3. Aggiungere gli elementi alle chiavi di attivazione

Questa sezione descrive come aggiungere gli elementi alle Chiavi di attivazione.
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7.3.1. Come aggiungere le sottoscrizioni alla Chiave di attivazione

Questa sezione descrive come aggiungere le sottoscrizioni ad una chiave di attivazione.

Procedura 7.3. Per aggiungere una sottoscrizione ad una chiave di attivazione:

  1. Selezionare ContenutoChiavi di attivazione.
  2. Selezionare il nome della chiave di attivazione alla quale aggiungere le sottoscrizioni.
  3. Fare clic su SottoscrizioniAggiungi.
  4. Dall'elenco delle sottoscrizioni disponibili selezionare quelle desiderate e aggiungerle facendo clic su Aggiungi selezionate.
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7.3.2. Come aggiungere gli insiemi di host ad una Chiave di attivazione

Le seguenti fasi mostrano come aggiungere gli insiemi di host ad una chiave di attivazione.

Procedura 7.4. Per aggiungere gli insiemi di host ad una chiave di attivazione:

  1. Selezionare ContenutoChiavi di attivazione.
  2. Selezionare la chiave di attivazione alla quale agiungere un insieme di host.
  3. Fare clic su Insiemi di host e successivamente Aggiungi per un elenco di insiemi disponibili.
  4. Selezionare gli insiemi da aggiungere, successivamente fare clic su Aggiungi selezionati, per aggiungerli alla chiave di attivazione.

Nota

Dopo aver aggiunto gli insiemi di host alla chiave di attivazione, essi non potranno essere più visualizzati nell'elenco di insiemi disponibili. Per visualizzare gli insiemi di host aggiunti ad una chiave di attivazione fare clic su Elenca/Rimuovi.
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7.4. Rimozione oggetti dalle chiavi di attivazione

7.4.1. Processo di rimozione delle sottoscrizioni da una chiave di attivazione

Le seguenti fasi mostrano come rimuovere le sottoscrizioni da una chiave di attivazione.

Procedura 7.5. Rimozione sottoscrizioni da una chiave di attivazione

  1. Selezionare ContenutoChiavi di attivazione.
  2. A questo punto sarà possibile visualizzare un elenco di chiavi di attivazione. Selezionare la chiave di attivazione dalla quale rimuovere le sottoscrizioni.
  3. Fare clic sulla sottoscheda Sottoscrizioni.
  4. Ora potrete visualizzare un elenco di sottoscrizioni. Selezionare le sottoscrizioni da rimuovere.
  5. Selezionare il pulsante Rimuovi selezionati per rimuovere le sottoscrizioni dalla chiave di attivazione.
Risultato:

Le sottoscrizioni verranno rimosse dalla chiave di attivazione.

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7.4.2. Come rimuovere gli insiemi di host da una Chiave di attivazione

Le seguenti fasi mostrano come rimuovere gli insiemi di host da una chiave di attivazione.

Procedura 7.6. Rimozione insiemi di host da una Chiave di attivazione

  1. Selezionare ContenutoChiavi di attivazione.
  2. A questo punto sarà possibile visualizzare un elenco di chiavi di attivazione. Selezionare la chiave di attivazione dalla quale rimuovere gli insiemi di host.
  3. Fare clic sulla scheda Insiemi di host.
  4. Così facendo visualizzerete un elenco di insiemi assegnati alla chiave di attivazione. Selezionate la casella degli insiemi da rimuovere.
  5. Selezionare il pulsante Rimuovi selezionati per rimuovere gli insiemi dalla chiave di attivazione.
Risultato:

Gli insiemi di host verranno rimossi dalla chiave di attivazione.

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Capitolo 8. Configurazione chiavi GPG

Le chiavi GPG permettono di aggiungere le chiavi GPG esistenti ai prodotti e repository di Red Hat Satellite Server, abilitando così ul processo di assegnazione ai repository.
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8.1. Creazione di una chiave GPG

Questa sezione descrive come aggiungere una chiave GPG a Red Hat Satellite.

Procedura 8.1. Per aggiungere una chiave GPG a Satellite:

  1. Selezionare ContenutoChiavi GPG e successivamente Nuova chiave GPG.
  2. Inserire il nome per la chiave GPG nel campo Nome.
  3. Caricare il file della chiave GPG o incollare i contenuti della chiave nella casella.
  4. Selezionare il pulsante Salva per aggiungere la chiave GPG a Satellite.
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8.2. Come rimuovere una chiave GPG

Questa sezione descrive come rimuovere una chiave GPG da Red Hat Satellite.

Procedura 8.2. Per rimuovere una chiave GPG:

  1. Selezionare ContenutoChiavi GPG.
  2. Fare clic sulla chiave GPG da rimuovere e successivamente selezionare Rimuovi chiave GPG.
  3. Nella casella di conferma, selezionare Rimuovi per confermare l'operazione di rimozione.
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Capitolo 9. Configurazione ambiente per il provisioning

9.1. Gruppi host

Un gruppo di host definisce un insieme di valori predefiniti ereditato dagli host quando posizionati nel gruppo in questione. Gli host possono appartenere solo ad un gruppo, ma i gruppi possono essere nidificati all'interno di gerarchie. A tal proposito sarà possibile creare un gruppo di host "genitore" o di "base", il quale rappresenterà tutti gli host nell'organizzazione, e sarà in grado di creare gruppi di host "figlio" o nidificati, sotto il gruppo genitore fornendo impostazioni specifiche.
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9.1.1. Creazione di un gruppo di host

Questa sezione descrive come aggiungere un gruppo di host.

Procedura 9.1. Per aggiungere un gruppo di host a Satellite:

  1. SELEZIONARE ConfiguraGruppi di host e successivamente Nuovo gruppo di host.
  2. Inserire le informazioni necessarie per il Gruppo di host e successivamente selezionare Invia.
Attributi del Gruppo di host

La seguente tabella descrive gli attributi applicabili ai Gruppi di host di Satellite.

Tabella 9.1. Tabella degli attributi del Gruppo di host

Menu secondario
Opzioni
Descrizione
Gruppo host
Genitore
Il gruppo host genitore per il nuovo gruppo.
Nome
Il nome del gruppo di host.
Ambiente ciclo di vita
L'ambiente con questo gruppo host.
Puppet CA
Il Red Hat Satellite Capsule Server da usare per il server del Puppet CA.
Puppet Master
Il Red Hat Satellite Capsule Server da usare come Puppet Master.
Classi del Puppet
Classi incluse
Le classi del puppet incluse con il gruppo host.
Classi disponibili
Le classi del puppet disponibili da usare con il gruppo host.
Rete
Dominio
Il dominio per gli host nel gruppo.
Sottorete
La sottorete per gli host nel gruppo.
Sistema operativo
Architettura
L'architettura predefinita per i sistema nel gruppo host.
Sistemi operativi
Il sistema operativo predefinito per i sistemi nel gruppo host.
Dispositivo
Posizione del dispositivo d'installazione per il sistema operativo.
Tabella delle partizioni
Disposizione della partizione del sistema per l'installazione del sistema operativo.
Password di root
La password di root per il sistema operativo.
Parametri
Aggiungi parametro
Fornisce una coppia Nome e Valore per l'impostazione dei parametri per il gruppo host
Organizzazioni
Organizzazioni
Le organizzazioni che possiedono questo gruppo.
Chiavi di attivazione
Ambiente del contenuto
Definisce le chiavi di attivazione disponibili nei template come @host.params['kt_activation_keys'].
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9.2. Parametri

I parametri di Red Hat Satellite definiscono una coppia chiave-valore da usare durante il provisioning degli host. Essi sono simile al concetto del Puppet del parametro predefinito. È possibile definire sia parametri, durante l'impostazione di un host con puppet, che la gerarchia.
A tal proposito viene applicata la seguente gerarchia:
Parametri globali
Il parametro predefinito applicato ad ogni host in Satellite. Configurato in ConfiguraParametri globali.
Parametri del dominio
Parametri che interessano tutti gli host in un dato dominio. Questi parametri sovrascrivono quelli Globali. Configurabili in InfrastrutturaDomini.
Parametri del Gruppo di host
Parametri che interessano tutti gli host in un Gruppo. Questi parametri sovrascrivono sia quelli Globali che quelli del Dominio. Configurabili in ConfiguraGruppo di host.
Parametri dell'host
Parametri che interessano un host specifico. Tutti i parametri precedentemente ereditati sono visibili nella scheda Parametri e possono essere sovrascritti. Configurati in HostTutti gli host[choose_a_host]Parametri o HostHost di contenuto[choose_a_host]Parametri.
Esistono anche altri tipi di parametri:
Parametri semplici
Un parametro di base che definisce un rapporto tra una coppia di chiave e valore.
Parametri smart
Un parametro complesso che definisce un valore per una chiave ma permette l'uso di argomenti facoltativi, di convalida e per la sovrascrizione di tipi di elementi specifici.
Classi con parametri
Parametri per le classi importate da un Puppet Master.

Importante

Assicuratevi di abilitare il supporto per le classi con parametri. Per fare questo selezionare AmministraImpostazioni, selezionare Puppet e impostare Parametrized_Classes_in_ENC su True.
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9.2.1. Creazione di un parametro globale semplice

Questa procedura mostra come aggiungere un nuovo parametro globale su Satellite.
  1. Selezionare ConfiguraParametri globali.
  2. Fare clic sul pulsante Nuovo parametro.
  3. Digitare un Nome per la chiave del parametro.
  4. Digitare un Valore per il parametro.
  5. Selezionare il pulsante Invia.
Satellite creerà un nuovo parametro per un suo utilizzo.
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9.2.2. Crezione classe di un puppet

Questa procedura mostra come aggiungere una nuova classe Puppet su Satellite.
  1. Selezionare ConfiguraClassi puppet.
  2. Fare clic sul pulsante Nuova classe puppet.
  3. Digitare un Nome per la classe.
  4. Digitare un Ambiente del puppet per la classe.
  5. Selezionare uno o più Gruppi di host per la Classe del puppet.
  6. Selezionare il pulsante Invia.
Satellite creerà una classe del puppet.
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9.2.3. Configurazione parametri smart

La seguente procedura configura i parametri smart in una classe puppet.

Procedura 9.2. Per configurare i parametri smart:

  1. Selezionare ConfiguraClassi puppet.
  2. Selezionare una classe dall'elenco.
  3. Selezionare Parametro Smart. Così facendo sarete in grado di visualizzare una nuova schermata. La sezione di sinistra conterrà un elenco di parametri disponibili supportati dalla classe. La sezione sulla destra conterrà le opzioni di configurazione per il parametro selezionato. Selezionare Aggiungi variabile per aggiungere un nuovo parametro. In caso contrario selezionare un parametro dall'elenco sulla sinistra.
  4. Digitare il nome per il campo Parametro.
  5. Modificare la casella Descrizione per aggiungere eventuali note.
  6. Fare clic su Tipo di parametro per i dati da passare. Generalmente questo sarà una stringa, ma altri tipi di dati potranno essere supportati.
  7. Digitare un Valore predefinito per il parametro.
  8. Usare la sezione Convalidatore per l'input opzionale per limitare i valori permessi del parametro. Scegliere un Tipo di convalidatore (sia un elenco di valori separati da virgole o una espressione regolare, regexp) e inserire i valori permessi o il codice dell'espressione regolare nel campo Regola del convalidatore.
  9. La sezione Sovrascrivi il valore per gli host specifici nella parte bassa della pagina, fornisce le opzioni per sovrascrivere i valori in base agli argomenti conosciuti come Matcher. Definire l'Ordine in base al quale viene eseguita la risoluzione dei valori host, e successivamente fare clic su Aggiungi Valore-Matcher per aggiungere l'argomento.
    Per esempio, se il valore desiderato del parametro è test per qualsiasi host con un fully qualified domain name www.example.com, allora specificare il Match come fqdn=www.example.com e il Valore come test.
  10. Selezionare il pulsante Invia per salvare le modifiche.
Risultato:

Satellite configurerà il parametro smart.

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9.2.4. Come importare le Classi con parametri da un Puppet Master

La seguente procedura mostra come importare le classi con parametri del Puppet Master.

Procedura 9.3. Come importare le classi con parametri

Nota

Questa procedura viene eseguita automaticamente se i moduli puppet sono gestiti tramite un Prodotto e una Visualizzazione del contenuto.
  1. Selezionare ConfiguraClassi puppet.
  2. Selezionare da Importa da Host Name per impportare le classi con parametri dal Puppet Master.
  3. Le Classi del Puppet mostrerà un elenco di nuove classi.
Risultato:

Satellite eseguirà l'importazione delle classi con parametri dal Puppet Master

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9.2.5. Configurazione delle classi con parametri

Seguire la procedura di seguito riportata per configurare le classi con i parametri.

Procedura 9.4. Per la configurazione delle classi con i parametri

  1. Selezionare ConfiguraClassi puppet.
  2. Selezionare una classe dall'elenco.
  3. Selezionare Parametro classe Smart. Così facendo sarete in grado di visualizzare una nuova schermata. La sezione di sinistra conterrà un elenco di parametri disponibili supportati dalla classe. La sezione di destra conterrà le opzione di configurazione per il parametro selezionato.
  4. Selezionare un parametro dall'elenco sulla sinistra.
  5. Modificare la casella Descrizione per aggiungere eventuali note.
  6. Selezionare la casella Sovrascrivi per permettere a Satellite di esercitare un controllo sulla variabile. Se la casella non viene selezionata, Satellite non passerà questa variabile al Puppet.
  7. Fare clic su Tipo di parametro per i dati da passare. Generalmente questo sarà una stringa, ma altri tipi di dati potranno essere supportati.
  8. Digitare un Valore predefinito per il parametro.
  9. La sezione Sovrascrivi il valore per gli host specifici nella parte bassa della pagina, fornisce le opzioni per sovrascrivere i valori in base agli argomenti conosciuti come Matcher. Definire l'Ordine in base al quale viene eseguita la risoluzione dei valori host, e successivamente fare clic su Aggiungi Valore-Matcher per aggiungere l'argomento.
    Per esempio, se il valore desiderato del parametro è test per qualsiasi host con un fully qualified domain name www.example.com, allora specificare il Match come fqdn=www.example.com e il Valore come test.
  10. Selezionare il pulsante Invia per salvare le modifiche.
Risultato:

Satellite configurerà i parametri per la classe.

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9.3. Configurazione impostazioni per il provisioning

9.3.1. Domini

Satellite è in grado di assegnare i nomi ai domini con Con Red Hat Satellite Capsule Server DNS. Questa procedura fornisce agli utenti la possibilità di raggruppare e conferire un nome agli host all'interno di un dominio particolare.
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9.3.1.1. Creazione di un dominio

Questa procedura mostra come aggiungere un dominio.

Procedura 9.5. Creazione di un dominio

  1. Fare clic su InfrastrutturaDomini.
  2. Fare clic sul pulsante Nuovo dominio.
  3. Digitare un Nome per il dominio. Esso sarà il nome del dominio DNS.
  4. Digitare una Descrizione per il dominio.
  5. Selezionare il Red Hat Satellite Capsule Server abilitato al DNS dalla casella DNS Proxy.
  6. Fare clic sulla scheda Posizioni e selezionare le posizioni desiderate per aggiungerle all'elenco Elementi selezionati
  7. Fare clic sulla scheda Organizzazioni e selezionare le organizzazioni desiderate per aggiungerle all'elenco Elementi selezionati

    Importante

    Assicuratevi che le Posizioni e le Organizzazioni siano state configurate in modo da essere usate per il debug futuri.
  8. Selezionare il pulsante Invia.
Satellite creerà un dominio e lo registrerà sul server DNS configurato con uno Smart Proxy desiderato.
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9.3.2. Sottoreti

Satellite è in grado di creare le sottoreti necessarie per i gruppi di sistemi. Le sottoreti utilizzano impostazioni per gli indirizzi IP standard per definire la rete, e utilizzano le funzioni DHCP del Red Hat Satellite Capsule Server per assegnare gli indirizzi IP ai sistemi con una sottorete.
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9.3.2.1. Creazione di una sottorete

La seguente procedura mostra come creare una sottorete:

Procedura 9.6. Creazione di una sottorete

  1. Selezionare InfrastrutturaSottoreti.
  2. Fare clic sul pulsante Nuova sottorete.
  3. Digitare un Nome per la sottorete.
  4. Digitare l'indirizzo IP per la sottorete nella casella Rete.
  5. Digitare la maschera per l'indirizzo IP della rete nella casella Maschera di rete.
  6. Digitare l'Indirizzo del gateway per la sottorete.
  7. Digitare il Server DNS primario e il Server DNS secondario per la sottorete.
  8. Definire l'intervallo di assegnazione dell'IP con i campi Inizio intervallo IP e Fine intervallo IP
  9. Definire il VLAN ID per la sottorete.
  10. Selezionare il dominio applicabile per la sototrete dalla scheda Domini.
  11. Fare clic su Capsule e selezionare un Red Hat Satellite Capsule Server per i servizi DHCP Proxy, TFTP Proxy e DNS Proxy.
  12. Fare clic sulla scheda Posizioni e selezionare le posizioni desiderate per aggiungerle all'elenco Elementi selezionati
  13. Fare clic sulla scheda Organizzazioni e selezionare le organizzazioni desiderate per aggiungerle all'elenco Elementi selezionati

    Importante

    Assicuratevi che le Posizioni e le Organizzazioni siano state configurate in modo da essere usate per i debug futuri.
  14. Selezionare il pulsante Invia.
Satellite creerà una sottorete.
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9.3.3. Architetture

Con Satellite, un'architettura rappresenta un gruppo logico di host e sistemi operativi. Le architetture vengono create da Satellite automaticamente quando gli host eseguono un checkin con il Puppet. Tuttavia, esse non sono disponibili con una installazione predefinita e per questo motivo sarà necessaria una loro creazione.
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9.3.3.1. Creazione di una Architettura

Questa procedura mostra come aggiungere una Architettura.

Procedura 9.7. Creazione di una Architettura

  1. Selezionare HostArchitetture.
  2. Fare clic sul pulsante Nuova architettura.
  3. Digitare un Nome per l'architettura.
  4. Selezionare i Sistemi operativi che includono questo tipo di architettura. Se nessuna architettura è disponibile, crearle e assegnarle usando HostSistemi operativi.
  5. Selezionare il pulsante Invia.
Satellite creerà una Architettura.
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9.3.4. Risorse di calcolo

Le risorse di calcolo sono astrazioni hardware di provider cloud e virtualizzazione. Satellite utilizza le suddette risorse per il provisioning di macchine virtuali. I provider privati supportati includono Red Hat Enterprise Virtualization, oVirt, OpenStack e VMware. I provider di cloud pubblici supportati includono EC2 e Rackspace.
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9.3.4.1. Creazione di una risorsa di calcolo

Questa procedura mostra come aggiungere una risorsa di calcolo.

Procedura 9.8. Creazione di una risorsa di calcolo

  1. Selezionare InfrastrutturaRisorse di calcolo.
  2. Fare clic sul pulsante Nuova risorsa di calcolo.
  3. Digitare un Nome per la Risorsa di calcolo.
  4. Selezionare un tipo di Provider.
  5. Facoltativamente inserire una Descrizione.
  6. In base al tipo di provider scelto i campi successivi indicheranno all'utente di inserire le informazioni sul centro dati e autenticazione. Consultare la seguente tabella per maggiori informazioni sui tipi di provider.

    Tabella 9.2. Impostazioni del provider

    Tipo
    Descrizione
    RHEV
    Idoneo per gli ambienti Red Hat Enterprise Virtualization. Ha bisogno di un URL per il Manager API, un Utente e una Password validi, e un Centro dati sul sistema per ottenere le risorse di calcolo. Selezionare il pulsante Carica i centro dati per popolare la casella di selezione.
    EC2
    Idoneo per gli account cloud pubblici di Amazon EC2. Ha bisogno di una Chiave d'accesso e una Chiave segreta disponibili da qualsiasi account valido Amazon EC2. Necessita di una Regione per comportarsi come Centro dati e ottenere le risorse. Fare clic su Carica regioni per popolare la casella di selezione.
    VMware
    Idoneo per gli ambienti basati su VMware. Ha bisogno di un VCenter/Server, un Utente VMware valido, una Password, e un Centro dati per ottenere le risorse di calcolo. Selezionare il pulsante Carica i centro dati per popolare la casella di selezione.
    OpenStack
    Idoneo per gli ambienti basati su OpenStack. Ha bisogno di un URL del server OpenStack, un Utente OpenStack valido, una Password e un Tenant per ottenere le risorse di calcolo. Selezionare il pulsante Carica Tenant per popolare la casella di selezione.
    Rackspace
    Idoneo per gli account pubblici Rackspace. Ha bisogno di un URL del Rackspace API, un Utente Rackspace valido, una Chiave API e una Regione per ottenere le risorse di calcolo. Selezionare il pulsante Esegui il test della connessione per assicurarsi che la connessione con la regione desiderata sia valida.
  7. Fare clic sulla scheda Posizioni e selezionare le posizioni desiderate per aggiungerle all'elenco Elementi selezionati
  8. Fare clic sulla scheda Organizzazioni e selezionare le organizzazioni desiderate per aggiungerle all'elenco Elementi selezionati

    Importante

    Assicuratevi che le Posizioni e le Organizzazioni siano state configurate in modo da essere usate per i debug futuri.
  9. Selezionare il pulsante Invia.
Satellite creerà una Risorsa di calcolo.
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9.3.5. Modelli hardware

I modelli hardware assistono gli utenti durante installazioni Solaris automatizzate. Per macchine basate su SPARC di Solaris, gli utenti possono definire le informazioni sulla CPU e sul rivenditore. Su altre architetture non è necessario eseguire questa operazione.
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9.3.5.1. Creazione di un hardware

Questa procedura mostra come aggiungere un hardware.

Procedura 9.9. Creazione di un hardware

  1. Selezionare HostModelli Hardware.
  2. Fare clic sul pulsante Nuovo modello.
  3. Digitare un Nome per il tipo di hardware.
  4. Per Sparc Solaris, inserire il Modello Hardware della CPU e la Classe del rivenditore. Non inserire questi valori per altre architetture.
  5. Inserire una descrizione per il Modello hardware nella casella Informazioni.
  6. Selezionare il pulsante Invia.
Satellite creerà un Modello hardware.
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9.3.6. Dispositivo d'installazione

Red Hat Satellite utilizza il dispositivo d'installazione come contenuto per gli alberi kickstart e per nuove installazioni dell'host. Satellite supporta sia il dispositivo d'installazione di Linux che quello di Windows.
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9.3.6.1. Come aggiungere un dispositivo d'installazione

Questa procedura mostra come aggiungere un nuovo dispositivo d'installazione su Satellite.
  1. Selezionare HostDispositivo d'installazione.
  2. Fare clic sul pulsante Nuovo dispositivo d'installazione.
  3. Digitare un Nome per il dispositivo d'installazione.
  4. Digitare un Percorso per il dispositivo d'installazione. Le opzioni includono un URL o un server NFS valido.
  5. Selezionare una Famiglia di sistemi operativi per definire il tipo di dispositivo d'installazione.
  6. Fare clic sulla scheda Posizioni e selezionare le posizioni desiderate per aggiungerle all'elenco Elementi selezionati
  7. Fare clic sulla scheda Organizzazioni e selezionare le organizzazioni desiderate per aggiungerle all'elenco Elementi selezionati

    Importante

    Assicuratevi che le Posizioni e le Organizzazioni siano state configurate in modo da essere usate per i debug futuri.
  8. Selezionare il pulsante Invia.
Satellite aggiungerà un nuovo Dispositivo d'installazione alla propria collezione.
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9.3.7. Sistemi operativi

I sistemi operativi definiscono le combinazioni dei metodi d'installazione e dei dispositivi e sono raggruppati all'interno di famiglie. Come impostazione predefinita, Red Hat Satellite utilizza una famiglia di RedHat. Le suddette famiglie permettono a Satellite di modificare determinati comportamenti durante il provisioning degli host.
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9.3.7.1. Aggiungere un sistema operativo

Questa procedura mostra come aggiungere un sistema operativo su Satellite.

Procedura 9.10. Aggiungere un sistema operativo

  1. Selezionare HostSistemi operativo.
  2. Fare clic sul pulsante Nuovo sistema opeativo.
  3. Digitare un Nome per il sistema operativo.
  4. Definire la Versione principale del sistema operativo.
  5. Definire la Versione minore del sistema operativo.
  6. Selezionare la Famiglia di OS per definire il sistema operativo.
  7. Selezionare le Architetture dall'elenco di architetture disponibili. Se nessuna architettura è disponibile, crearle e assegnarle nel menu HostArchitetture.
  8. Selezionare la Tabella delle partizioni e aggiungere le disposizioni del file system applicabili dall'elenco.
  9. Selezionare il Dispositivo d'installazione e aggiungere le disposizioni del file system applicabili dall'elenco.
  10. Selezionare il pulsante Invia.
Satellite aggiungerà il Sistema operativo al proprio elenco.
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9.3.8. Tabelle delle partizioni

Le tabbelle delle partizioni definiscono la disposizione dei filesystem e delle partizioni per nuove installazioni durante il provisioning dei sistemi. Gli utenti di Satellite specificano la disposizione del disco dell'host come sequenza esplicita di partizioni, o utilizzano uno script dinamico della disposizione del disco.
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9.3.8.1. Come definire una nuova tabella delle partizioni

Questa procedura mostra come definire una nuova Tabella delle partizioni per nuove installazioni.
  1. Selezionare HostTabelle delle partizioni.
  2. Fare clic sul pulsante Nuova tabella delle partizioni.
  3. Digitare un Nome per la tabella delle partizioni.
  4. Inserire la Disposizione per la tabella. La casella relativa alla Disposizione accetta anche gli script di partizionamento del disco dinamici.
  5. Selezionare il sistema operativo dalla Famiglia di OS per definire il tipo di sistema operativo delle partizioni.
  6. Selezionare il pulsante Invia.
Satellite aggiunge una nuova Tabella delle partizioni alla propria collezione.
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9.3.9. Template per il provisioning

I template per il provisioning forniscono le modalità sistematiche per l'esecuzione di installazioni automatizzate. È possibile eseguire i suddetti template tramite svariati metodi, incluso gli script bash, script kickstart e le installazioni basate su PXE.
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9.3.9.1. Creazione di un Template di provisioning

Questa procedura mostra come creare un template di provisioning.

Procedura 9.11. Creazione di un Template di provisioning

  1. Selezionare HostTemplate di provisioning.
  2. Fare clic sul pulsante Nuovo template.
  3. Digitare un Nome per il template.
  4. Inserire il template nel campo Editor del template. Alternativamente, caricare il template con il browser del file Template sotto la casella Editor del template. Così facendo verrà sostituito il contenuto in Editor del template con il contenuto del file desiderato.
  5. Inserire un commento nel campo Verifica commento. Satellite aggiunge il commento alla cronologia del template per controllare le modifiche. Per visualizzare la cronologia selezionare la scheda Cronologia.
  6. Selezionare la scheda Tipologia e successivamente Snippet per archiviare il codice del template senza definirlo come script particolare o senza definirne la tipologia, oppure selezionare il tipo dal menu a tendina Tipologia.
  7. Selezionare Associazione per associare il template ai gruppi di host, ambienti o sistemi operativi. Selezionare i sistemi operativi dall'elenco Sistemi operativi applicabili. Fare clic su Aggiungi combinazione e selezionare un Gruppo di host e Ambiente per limitare l'uso del template.
  8. Click the Submit button.
Satellite aggiungerà il Template di provisioning al proprio elenco.
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Capitolo 10. Configurazione degli host

In Red Hat Satellite, gli host sono sistemi client sui quali è stato installato un Red Hat Subscription Manager. Red Hat Subscription Manager invia gli aggiornamenti a Red Hat Satellite, e Red Hat Satellite a sua volta rende disponibili gli aggiornamenti ai sistemi client.
Per poterli gestire è necessario registrare prima gli host. Una volta registrato sarà possibile visualizzare l'host e modificarlo nella scheda Host. È altresì possibile aggiungere e gestire le sottoscrizioni, aggiungere e rimuovere i pacchetti e applicare gli aggiornamenti.
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10.1. Creazione di un host

Questa sezione descrive come creare un host in Red Hat Satellite.

Procedura 10.1. Per creare un host:

  1. Fare clic su HostNuovo host per aprire la pagina Nuovo host.
  2. Sulla scheda Host inserire le informazioni necessarie.
  3. Sulla scheda Rete inserire il Dominio e il Realm. Così facendo verrà aggiornato automaticamente l'elenco di Sottoreti con una gamma di sottoreti idonee.
  4. Inserire le informazioni dell'Interfaccia primaria. È possibile specificare un indirizzo IP o selezionare Suggerisci automaticamente l'indirizzo IP per selezionare automaticamente un indirizzo.
  5. Sulla scheda Sistema operativo inserire le informazioni necessarie. Selezionare una tabella delle partizioni dall'elenco a tendina o inserire una tabella personalizzata nel campo Tabella partizioni personalizzate. Non sarà possibile specificare entrambe le tabelle.
  6. Sulla scheda Parametri, fare clic su Aggiungi parametro per aggiungere i parametri necessari. Ciò include tutti i parametri sulla classe dei puppet e i parametri degli host associati con l'host.
  7. Sulla scheda Informazioni aggiuntive inserire le informazioni necessarie.
  8. Selezionare Invia per completare la richiesta per il provisioning.
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10.2. Configurazione degli host per la registrazione

Poichè gli host eseguono per impostazione predefinita una registrazione con Red Hat Network (RHN), sarà necessario configurarli per una registrazione e aggiornamento con il server di Red Hat Satellite corretto. Soddisfare i seguenti requisiti prima di procedere:
  • Sul server Red Hat Satellite:
    • Sul server la data e l'ora devono essere corretti e sincronizzati con l'ora del client.
  • Sui sistemi client:
    • Sul client la data e l'ora devono essere corretti e sincronizzati con l'ora del server.
    • Abilitare ntpd sugli ambienti virtualizzati o un sincronozzatore dell'ora simile.
    • Red Hat Subscription Manager (RHSM) deve essere installato ed aggiornato all'ultimissima versione. Per eseguire l'installazione registrarsi come utente root ed eseguire il comando:
      # yum install subscription-manager
      
      Per l'aggiornamento eseguire la registrazione come utente root e successivamente il comando:
      # yum update subscription-manager
      
    • yum e yum-rhn-plugin devono essere aggiornati all'ultimissima versione. Per fare questo eseguire come utente root il seguente comando:
      # yum update yum yum-rhn-plugin
      

      Importante

      Con Red Hat Enterprise Linux 6.1 i client con versioni più vecchie di yum e yum-rhn-plugin, ed in particolare yum-3.2.29-17.el6.noarch e yum-rhn-plugin-0.9.1-26.el6.noarch, non sono in grado di acquisire il contenuto da Red Hat Satellite senza eseguire un aggiornamento ad una nuova versione.
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10.3. Opzioni di configurazione

10.3.1. Configurazione automatizzata

Le seguenti fasi mostrano come configurare automaticamente il sistema client per una registrazione con Red Hat Satellite.
  1. Prendere nota dell'hostname del Red Hat Satellite o del fully qualified domain name (fqdn).
  2. Aprire una console del terminale e registrarsi come utente root sulla linea di comando.
  3. Scaricare e installare una copia del Certificato CA per Red Hat Satellite:
    yum -y --nogpgcheck install http://[hostname]/pub/katello-ca-consumer-[hostname]-1.0-1.noarch.rpm
    

    Importante

    yum in Red Hat Enterprise Linux 5 non supporta l'installazione tramite HTTP. Se registrate un client Red Hat Enterprise Linux 5 scaricare prima il pacchetto RPM e successivamente eseguire yum sul pacchetto stesso. Per esempio:
    # wget http://[hostname]/pub/katello-ca-consumer-[hostname]-1.0-1.noarch.rpm
    # yum -y --nogpgcheck install katello-ca-consumer-[host]-1.0-1.noarch.rpm
    

    Nota

    katello-ca-consumer-latest.noarch.rpm è un rpm katello-ca-consumer aggiuntivo disponibile senza l'hostname del server. Questo rpm riporterà sempre l'ultimissima versione del pacchetto. Entrambi vengono utilizzati per lo stesso scopo.
Risultato:

Il sistema client dovrebbe ora essere pronto alla registrazione con Red Hat Satellite.

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10.3.2. Configurazione manuale

Le seguenti fasi mostrano come configurare manualmente il sistema client per una registrazione con Red Hat Satellite.
  1. Eseguire le seguenti modifiche in /etc/rhsm/rhsm.conf:
    [server]
    hostname =[satellite_fqdn]
    
    
    [rhsm]
    baseurl=https://[fqdn_pulp]/pulp/repos/
    repo_ca_cert = %(ca_cert_dir)scandlepin-local.pem
    ca_cert_dir = /etc/rhsm/ca/
    
  2. Andare sulla directory ca copiare in modalità remoto e spostare il certificato candlepin-ca.crt:
    # cd /etc/rhsm/ca
    scp  [satellite.fqdn]:/etc/candlepin/certs/candlepin-ca.crt .
    mv candlepin-ca.crt candlepin-local.pem
    
Risultato:

Il sistema client dovrebbe ora essere pronto alla registrazione con Red Hat Satellite.

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10.4. Registrazione

10.4.1. Registrazione di un host

Queste fasi mostrano come eseguire la registrazione degli host in Red Hat Satellite Server. Gli Host di Satellite Server appariranno sulla pagina Tutti gli host accessibile attraverso HostTutti gli host. Gli Host registrati con il Satellite Server tramite il Red Hat Subscription Manager, durante una fase successiva a quella di kickstart o attraverso un terminale, appariranno sulla pagina Host di contenuto accessibile attraverso HostHost di contenuto.
Prima di poter continuare con questo compito sarà necessario soddisfare le seguenti condizioni:

Procedura 10.2. Registrazione di un sistema

  1. Aprire una console del terminale e registrarsi come utente root sulla linea di comando.
  2. Rimuovete tutti i dati più vecchi del sistema prima della registrazione. Così facendo potrete caricare correttamente i dati più aggiornati.
    subscription-manager clean
    
  3. Registrare il sistema utilizzando Red Hat Subscription Manager (RHSM):
    # subscription-manager register --org [your_org_name] --activationkey [your_activation_key]
    

    Nota

    Le chiavi di attivazione permettono di aggiungere gli ambienti, i template per il provisioning e indicano altresì le sottoscrizioni disponibili e applicabili al sistema.
    È possibile aggiungere varie opzioni. Per maggiori informazioni usare il comando man subscription-manager.
Risultato:

L'output della linea di comando dopo la registrazione dovrebbe somigliare al seguente:

# subscription-manager register --org MyOrg --activationkey TestKey-1
The system has been registered with id: 62edc0f8-855b-4184-b1b8-72a9dc793b96
Il sistema dovrebbe ora apparire in Red Hat Satellite Server.

Nota

Per i sistemi con Red Hat Enterprise Linux 6.3 la versione della release esegue il default sulla versione 6.0. Per indicare il repositorio 6.3 seguire le seguenti fasi:
  1. Su Red Hat Satellite, selezionare HostHost di contenuto.
  2. Selezionare il sistema da modificare e successivamente Modifica.
  3. Fare clic su Sistema operativo.
  4. Selezionare '6.3' dal menu a tendina Sistema operativo.
  5. Selezionare il pulsante Salva.
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10.4.2. Installazione di Katello Agent

Le seguenti fasi mostrano come installare e abilitare il Katello agent. Abilitare Katello agent se desiderate che Red Hat Satellite sia in grado di fornire le informazioni sugli errata applicabili al sistema.

Procedura 10.3. Installazione e abilitazione del Katello Agent

  1. Aprire una console del terminale e registrarsi come utente root sulla linea di comando.
  2. Installare katello-agent usando il seguente comando:

    Nota

    Per rendere disponibile katello-agent, abilitare il repository comune di Red Hat.
    # yum install katello-agent
    
Risultato:

Il Katello agent verrà installato e abilitato. I pacchetti potranno essere ora installati e rimossi da Satellite server.

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10.4.3. Installazione e configurazione del Puppet Agent

Queste fasi mostrano come installare e configurare il Puppet agent su un host. Il Puppet agent deve essere configurato in modo da permettere a Red Hat Satellite Server di elencare tutti gli host disponibili in Tutti gli host.

Procedura 10.4. Installazione e abilitazione di Puppet Agent

  1. Aprire una console del terminale e registrarsi come utente root sulla linea di comando.
  2. Installare puppet-agent usando il seguente comando:

    Nota

    Per rendere disponibile puppet-agent, abilitare il repository comune di Red Hat.
    # yum install puppet-agent
    
Risultato:

Il Puppet agent verrà installato e abilitato. I pacchetti potranno essere ora installati e rimossi da Satellite Server.

Procedura 10.5. Configurazione di Puppet Agent

Prerequisiti

Prima di poter continuare con questo compito sarà necessario soddisfare le seguenti condizioni:

  • L'host deve essere registrato con il Red Hat Satellite Server.
  • Il repository comune di Red Hat deve essere abilitato.
  • I pacchetti Puppet devono essere installati sull'host.
  1. Configurare puppet-agent modificando il file /etc/puppet/puppet.conf:
    # vi /etc/puppet/puppet.conf
    
    [main]
        # The Puppet log directory.
        # The default value is '$vardir/log'.
        logdir = /var/log/puppet
    
        # Where Puppet PID files are kept.
        # The default value is '$vardir/run'.
        rundir = /var/run/puppet
    
        # Where SSL certificates are kept.
        # The default value is '$confdir/ssl'.
        ssldir = $vardir/ssl
    
    [agent]
        # The file in which puppetd stores a list of the classes
        # associated with the retrieved configuratiion.  Can be loaded in
        # the separate ``puppet`` executable using the ``--loadclasses``
        # option.
        # The default value is '$confdir/classes.txt'.
        classfile = $vardir/classes.txt
        pluginsync = true
        report = true
        ignoreschedules = true
        daemon = false
        ca_server = satellite.example.com
        server = satellite.example.com
    
        # Where puppetd caches the local configuration.  An
        # extension indicating the cache format is added automatically.
        # The default value is '$confdir/localconfig'.
        localconfig = $vardir/localconfig
    
  2. Eseguire il Puppet agent sull'host:
    # puppet agent -t --server satellite.example.com
  3. Firmare il certificato SSL per il puppet client attraverso l'interfaccia web di Satellite Server:
    1. Eseguire il log in nel Satellite Server utilizzando l'interfaccia web.
    2. Selezionare InfrastrutturaCapsule.
    3. Selezionare Certificati sulla destra in corrispondenza dell'host desiderato.
    4. Selezionare Firma.

Nota

Dopo aver configurato sull'host il Puppet agent, quest'ultimo verrà elencato nella scheda Tutti gli host solo se selezionate Qualsiasi contesto; questo comportamento si verifica poichè l'host non viene assegnato ad una organizzazione o posizione. Per la sua assegnazione ad una organizzazione consultare Sezione 3.1.3, «Modifica di una Organizzazione», per assegnare un host ad una posizione consultare Sezione 3.2.2, «Modifica della posizione».
Risultato:

Il Puppet agent è stato configurato e ora tutti gli host appariranno in Tutti gli host.

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10.5. Rimozione di un host

Per rimuovere un host da Red Hat Satellite:
  1. Selezionare HostTutti gli host o HostHost di contenuto.
  2. Selezionare gli host da rimuovere.
  3. Fare clic su Seleziona azione e Rimuovi Host dal menu a tendina.
  4. Verrà visualizzata una casella di conferma. Selezionare Si per rimuovere permanentemente l'host dal Red Hat Satellite.
Risultato:

L'host verrà rimosso dal Red Hat Satellite.

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Capitolo 11. Configurazione insiemi di host

Dalla scheda dell'applicazione Insiemi di host è disponibile uno strumento di gestione che permette all'amministratore di:
  • Aggiungere gli host all'insieme.
  • Applicare una installazione di numerosi pacchetti, errata o gruppi di pacchetti su tutti gli host dell'insieme.
  • Aggiornare pacchetti specifici, errata o gruppi di pacchetti specifici a tutti i gli host.
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11.1. Creazione di un insieme di host

Le seguenti fasi mostrano come creare gli insiemi di host in Red Hat Satellite.

Procedura 11.1. Creazione insiemi di host

  1. Selezionare HostInsiemi di host.
  2. Selezionare il pulsante Nuovo insieme di host
  3. Aggiungere il nome e la descrizione dell'insieme di host.
  4. Deselezionare il pulsante Host di contenuto illimitati se desiderate specificare un numero massimo di host disponibili per il gruppo. In caso contrario lasciatelo selezionato per avere un numero di sistemi illimitato.
  5. Selezionare il pulsante Salva.
Risultato:

Verrà creato un nuovo insieme di host.

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11.2. Aggiungere gli host all'insieme

Le seguenti fasi mostrano come aggiungere gli host ad un insieme in Red Hat Satellite.
Prerequisiti

Prima di poter continuare con questo compito sarà necessario soddisfare le seguenti condizioni:

Procedura 11.2. Creazione insiemi di host

  1. Selezionare HostInsiemi di host.
  2. Selezionare l'insieme al quale aggiungere l'host.
  3. Fare clic su Host di contenuto.
  4. Fare clic su Aggiungi.
  5. Selezionare la casella corrispondente all'host desiderato e successivamente Aggiungi selezionati
Risultato:

Gli host verranno aggiunti all'insieme.

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11.3. Aggiungere il contenuto agli insiemi di host

11.3.1. Aggiungere i pacchetti ad un insieme di host

Le seguenti fasi mostrano come aggiungere i pacchetti ad un insieme di host in Red Hat Satellite.
Prerequisiti

Prima di poter continuare con questo compito sarà necessario soddisfare le seguenti condizioni:

  • Il contenuto da aggiungere deve essere disponibile in uno dei repositori o aggiunto prima di questa procedura.
  • Avanzare il contenuto all'ambiente nel quale sono stati assegnati gli host.

Procedura 11.3. Aggiungere i pacchetti ad un insieme di host

  1. Selezionare HostInsiemi di host.
  2. Selezionare l'insieme di host al quale aggiungere il pacchetto.
  3. Selezionare Azioni insieme.
  4. Fare clic sul link Aggiornamenti, rimozione e installazione del pacchetto.
  5. Nel campo fornito digitare il nome del gruppo o del pacchetti e successivamente:
    • Installa ‐ se desiderate installare un nuovo pacchetto
    • Aggiorna ‐ se desiderate aggiornare un pacchetto esistente nell'insieme di host
Risultato:

I gruppi o pacchetti selezionati all'interno di un insieme di host verranno aggiornati o installati.

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11.3.2. Aggiungere un Errata ad un insieme di host

Le seguenti fasi mostrano come aggiungere un errata ad un insieme di host in Red Hat Satellite.
Prerequisiti

Prima di poter continuare con questo compito sarà necessario soddisfare le seguenti condizioni:

  • L'errata da aggiungere deve essere disponibile in uno dei repository o aggiunto prima di questa procedura.
  • Avanzare l'errata all'ambiente nel quale sono stati assegnati gli host.

Procedura 11.4. Aggiungere l'errata ad un insieme di host

  1. Selezionare HostInsiemi di host.
  2. Selezionare l'insieme di host al quale aggiungere l'errata.
  3. Selezionare Azioni insieme.
  4. Fare clic sul link Installazione errata.
  5. Selezionare l'errata da avanzare nell'insieme di host e successivamente fare clic su Installa selezionati.
Risultato:

L'errata selezionato verrà installato negli host presenti all'interno dell'insieme.

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11.4. Rimozione del contenuto da un insieme di host

Le seguenti fasi mostrano come rimuovere i pacchetti da un insieme di host in Red Hat Satellite.

Procedura 11.5. Rimozione del contenuto da un insieme di host

  1. Selezionare HostInsiemi di host.
  2. Selezionare l'insieme di host dal quale rimuovere il pacchetto.
  3. Selezionare Azioni per l'insieme.
  4. Fare clic sul link Aggiornamenti, rimozione e installazione del pacchetto.
  5. Nel campo fornito digitare il nome del gruppo o del pacchetto e successivamente selezionare Rimuovi.
Risultato:

Il pacchetto o gruppo verrà rimosso da tutti gli host di un insieme.

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11.5. Modifica della Visualizzazione del contenuto o di un Ambiente del ciclo di vita assegnato per un insieme di host

Le seguenti fasi mostrano come modificare una visualizzazione del contenuto o un ambiente del ciclo di vita assegnato di un insieme di host in Red Hat Satellite.

Procedura 11.6. Modifica della Visualizzazione del contenuto o di un ambiente del ciclo di vita assegnato

  1. Selezionare HostInsieme di host.
  2. Selezionare l'insieme di host al quale modificare la visualizzazione del contenuto o l'ambiente del ciclo di vita.
  3. Selezionare Azioni insieme.
  4. Selezionare Modifica della Visualizzazione del contenuto o di un ambiente del ciclo di vita assegnato.
  5. Scegliere l'ambiente del ciclo di vita selezionando la casella corrispondente.
  6. Selezionare la visualizzazione del contenuto desiderata.
  7. Fare clic su Assegna.
Risultato:

La visualizzazione del contenuto o l'ambiente del ciclo di vita assegnato verranno modificati.

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11.6. Rimozione di un host da un insieme

Le seguenti fasi mostrano come rimuovere gli host da un insieme in Red Hat Satellite.

Procedura 11.7. Rimozione degli host da un insieme

  1. Selezionare HostInsiemi di host.
  2. Selezionare l'insieme di host desiderato.
  3. Fare clic su Host di contenuto.
  4. Selezionate la casella corrispondente all'host che desiderate rimuovere dall'insieme.
  5. Selezionare il pulsante Rimuovi selezionati per rimuovere l'host dall'insieme.
Risultato:

L'host verrà rimosso dall'insieme.

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11.7. Rimozione di un insieme di host

Le seguenti fasi mostrano come rimuovere un insieme di host in Red Hat Satellite.
  1. Selezionare HostInsiemi di host.
  2. Selezionare l'insieme di host da rimuovere.
  3. Selezionare il pulsante Rimuovi. A questo punto verrà visualizzato un messaggio di avvertimento:
    Sei sicuro di voler rimuovere l'insieme Nome insieme di host?
  4. Selezionare il pulsante Rimuovi.
Risultato:

L'insieme di host verrà rimosso.

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11.8. Clonazione di un insieme di host

Le seguenti fasi mostrano come clonare un insieme di host in Red Hat Satellite.
  1. Selezionare HostInsiemi di host.
  2. Nel pannello di sinistra selezionare l'insieme di host da clonare.
  3. Nell'angolo destro dei dettagli dell'insieme di host selezionare Copia insieme.
  4. Aggiungere il nome desiderato dell'insieme di host appena clonato.
  5. Selezionare il pulsante Crea.
Risultato:

Verrà creata una copia dell'insieme di host.

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11.9. Revisione azioni per l'insieme di host

Prerequisiti

Presenza di un insieme di host.

Procedura 11.8. Revisione azioni per l'insieme di host

  1. Selezionare HostInsiemi di host.
  2. Selezionare l'insieme di host del quale desiderate visualizzare le azioni.
  3. Fare clic sulla scheda Dettagli.
Risultato:

Verrà visualizzata la cronologia di tutte le azioni eseguite e gli eventi dell'insieme.

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Capitolo 12. Red Hat Satellite Capsule Servers

Red Hat Satellite Capsule Server è un componente Satellite in grado di fornire servizi federati per la scoperta, il provisioning e la configurazione degli host esterni al Satellite Server primario. Un Satellite Capsule Server fornisce le seguenti funzioni:
  • Funzioni Pulp Server/Content Node, incluso:
    • Sincronizzazione del repository
    • Disponibilità contenuto
  • Funzioni Red Hat Satellite Provisioning Smart Proxy, incluso:
    • DHCP, incluso i server ISC DHCP
    • DNS, incluso i server MS DNS e Bind
    • Qualsiasi server TFTP basato su UNIX
    • Server Puppet Master da 0.24
    • Puppet CA per la gestione del processo di firma e rimozione
    • Baseboard Management Controller (BMC) per la gestione dell'alimentazione
Satellite Capsule Server è il mezzo attraverso il quale ottenere una scalabilità orizzontale per una installazione Satellite. Le Organizzazioni saranno in grado d creare numerosi capsule in posizioni geografiche diverse in base alla posizione dei centri dati. Essi saranno gestiti centralmente tramite Satellite Server. Quando un utente di Satellite avanza il proprio contenuto nell'ambiente di produzione, il Satellite Server invierà il contenuto ad ogni Satellite Capsule Server. I sistemi host saranno in grado di ottenere il contenuto e la configurazione dai Satellite Capsule Server, usando la propria posizione e non dal Satellite Server centralizzato.
La creazione di numerosi Satellite Capsule Server diminuirà il carico sul server centrale, aumentando la ridondanza e riducendo l'uso della larghezza di banda.
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12.1. Prerequisiti di Red Hat Satellite Capsule Server

I requisiti di Satellite Capsule sono identici a quelli del Satellite Server. Prima di installare Red Hat Satellite Capsule è necessario soddisfare le seguenti condizioni:
Sistema operativo di base

Red Hat Satellite Capsule è supportato con Red Hat Enterprise Linux 6.5 e versioni più recenti e Red Hat Enterprise Linux 7. Il sistema operativo può essere installato tramite disco, immagine ISO locale, kickstart o qualsiasi altro metodo supportato da Red Hat. Red Hat Satellite Capsule ha bisogno di Red Hat Enterprise Linux con il gruppo di pacchetti @Base, e nessuna altra modifica dell'insieme di pacchetti e senza configurazione di terze parti o software non direttamente necessari per una funzionalità diretta del server. Questa limitazione include qualsiasi altro software di sicurezza non-Red Hat. In cso contrario installate e verificate prima il funzionamento completo di Red Hat Satellite Capsule e successivamente eseguite un backup del sistema prima di aggiungere qualsiasi software non-Red Hat.

Se installate Red Hat Enterprise Linux utilizzando il CD o l'immagine ISO, non sarà necessario selezionare alcun gruppo di pacchetti, Red Hat Satellite Capsule ha bisogno solo di una installazione di base. Se desiderate installare uno dei sistemi operativi sopra indicati tramite kickstart, selezionate il gruppo di pacchetti @Base.
  • Un minimo di un host di rete con le seguenti specifiche:
    • architettura 64-bit
    • Red Hat Enterprise Linux 6.5 o versione più recente
    • Un minimo di due CPU core, ma è consigliato averne quattro.
    • Un minimo di 8 GB di memoria, ma è consigliato 12 GB per ogni istanza di Satellite. Quando possibile è consigliato usare 4 GB per lo spazio di swap.
    • Un minimo di 5 GB di storage per una installazione di base di Red Hat Enterprise Linux, 300 MB per l'installazione di Red Hat Satellite Capsule e un minimo di 10 GB di storage per ogni repository software unico da sincronizzare nel filesystem /var.
      Pacchetti duplicati nei diversi canali verranno archiviati una sola volta sul disco. I repository aggiuntivi contenenti pacchetti duplicati avranno bisogno di una quantità minore di spazio aggiuntivo.

      Nota

      La maggior parte dello storage risiede nelle directory /var/lib/mongodb e /var/lib/pulp. Esse non sono configurabili manualmente. Per limitare la presenza di possibili errori, assicuratevi che lo storage sia disponibile sul file system /var.
    • Nessuna macchina virtuale Java sul sistema, rimuovetele se presenti.
    • Nessun file RPM Puppet installato sul sistema
    • Nessun repository yum non supportato di terze parti abilitato. I suddetti repository possono fornire versioni di pacchetti non supportate o in conflitto, e possono causare errori.
  • Utente con accesso amministrativo (root)
  • Risoluzione DNS inversa e diretta usando un fully qualified domain name. Controllate che hostname e localhost siano corretti, usando il seguente comando:
    # ping -c1 localhost
    # ping -c1 `hostname -s` # my_system
    # ping -c1 `hostname -f` # my_system.domain.com
    
  • Sottoscrizioni disponibili su Red Hat Satellite Server.

Importante

Assicuratevi che il sistema host sia aggiornato prima di installare Red Hat Satellite. I tentativi di installazione su sistemi host non aggiornati che eseguono Red Hat Enterprise Linux, possono avere risultati non prevedibili o il verificarsi di problematiche durante la risoluzione dei problemi.
Specifiche dell'applicazione

Le specifiche per l'installazione delle applicazioni di Satellite sono:

È consigliato installare e abilitare un sincronizzatore dell'ora ntpd sul Satellite. Eseguire il seguente comando per avviare, e rendere persistente ad ogni avvio, il servizio ntpd:
# service ntpd start; chkconfig ntpd on
Porte di rete necessarie

Prima di poter continuare con questo compito sarà necessario soddisfare le seguenti condizioni:

  • Per le connessioni in ingresso HTTPS (secure WWW) sarà necessario aprire la porta 443.
  • La porta 5671 deve essere aperta per le comunicazioni SSL con sistemi gestiti.
  • Per HTTP (WWW) sarà necessario aprire la porta 80 per scaricare i file bootstrap.
  • Per TCP, la porta 8080 deve essere disponibile per le connessioni java.
  • La porta 8140 deve essere aperta per le connessioni Puppet in ingresso con i sistemi gestiti.
  • La porta 9090 deve essere aperta per le connessioni Foreman Smart Proxy con i sistemi gestiti.
Eseguire i seguenti comandi per la configurazione del firewall con iptables e rendere queste regole persistenti durante i processi di riavvio:
  1. Per Red Hat Enterprise Linux 6:
    # iptables -I INPUT -m state --state NEW -p tcp --dport 443 -j ACCEPT \
    && iptables -I INPUT -m state --state NEW -p tcp --dport 5671 -j ACCEPT \
    && iptables -I INPUT -m state --state NEW -p tcp --dport 80 -j ACCEPT \
    && iptables -I INPUT -m state --state NEW -p tcp --dport 8140 -j ACCEPT \
    && iptables -I INPUT -m state --state NEW -p tcp --dport 9090 -j ACCEPT \
    && iptables -I INPUT -m state --state NEW -p tcp --dport 8080 -j ACCEPT \
    # iptables-save > /etc/sysconfig/iptables
    
  2. Per Red Hat Enterprise 7:
    # firewall-cmd --permanent --add-port="443/tcp" --add-port="5671/tcp" --add-port="80/tcp" --add-port="8140/tcp" --add-port="9090/tcp" --add-port="8080/tcp"
    # firewall-cmd --reload
    
Red Hat Satellite Server

Il Satellite Server deve avere i repository Red Hat Software Collections abilitati e sincronizzati prima di poter eseguire l'installazione del Capsule Server.

Importante

Red Hat consiglia l'aggiornamento continuo del sistema Satellite Capsule e di un suo utilizzo solo per compiti specifici alle sue funzioni.
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12.2. Installazione del Red Hat Satellite Capsule Server

Prerequisiti

Per poter usare i prodotti e le sottoscrizioni del Red Hat Satellite Server registrare Capsule Server al Red Hat Satellite Server :

  1. Installare il certificato del CA di Red Hat Satellite Server nel Capsule Server:
    # rpm -Uvh http://satellite.example.com/pub/katello-ca-consumer-latest.noarch.rpm
    
  2. Registrare il Capsule Server nel nome dell'organizzazione desiderata:
    # subscription-manager register --org "your organization"
    
Questa procedura installerà un Red Hat Satellite Capsule Server sull'host.

Procedura 12.1. Per installare un Satellite Capsule Server su un sistema gestito con il certificato:

  1. Elencare tutte le sottoscrizioni disponibili per il prodotto corretto di Red Hat Satellite e Red Hat Enterprise Linux da assegnare al sistema:
     # subscription-manager list --available --all
    Verrà visualizzata la seguente schermata:
    +-------------------------------------------+
        Available Subscriptions
    +-------------------------------------------+
    
    
    ProductName:        Red Hat Satellite
    ProductId:          SKU123456
    PoolId:             e1730d1f4eaa448397bfd30c8c7f3d334bd8b
    Quantity:           10
    Multi-Entitlement:  No
    Expires:            08/20/2013
    MachineType:        physical
    

    Nota

    L'ID del pool e SKU dipendono dal tipo di prodotto Red Hat Satellite corrispondente alla versione del sistema e al tipo di prodotto.
  2. Eseguire una sottoscrizione al pool usando il seguente comando:
    # subscription-manager subscribe --pool=Red_Hat_Satellite_Pool_Id
    # subscription-manager subscribe --pool=Red_Hat_Enterprise_Linux_Pool_Id
    # subscription-manager subscribe --pool=Red_Hat_Enterprise_Linux_Software_Collections_Pool_Id 
  3. Disabilitare i repository esistenti:
    # subscription-manager repos --disable "*"
    
  4. Abilitare i repository di Satellite e Red Hat Enterprise Linux eseguendo subscription-manager. Se necessario, modificare il repository di Red Hat Enterprise Linux per corrispondere alla versione specifica utilizzata.
    # subscription-manager repos --enable rhel-6-server-rpms \
    --enable rhel-server-rhscl-6-rpms \
    --enable rhel-6-server-satellite-capsule-6.0-rpms
  5. Installare i pacchetti katello-installer e cyrus-sasl-plain usando yum install come utente root:
    # yum install katello-installer cyrus-sasl-plain
    katello-installer rende disponibile capsule-installer, cyrus-sasl-plain è necessario per pulp.
Risultato:

Il Satellite Capsule Server verrà installato sul sistema host. Prima di poter usare Satellite Capsule Server sarà necessario configurarlo.

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12.3. Configurazione del Red Hat Satellite Capsule Server

Prerequisiti

Prima di poter continuare sarà necessario soddisfare le seguenti condizioni:

  • Installazione di Red Hat Satellite Server.
  • Impostare i permessi di SELinux sul sistema designato come Satellite Capsule Server su enforcing.
Utilizzare le seguenti procedure per configurare un Satellite Capsule Server per un suo utilizzo con Red Hat Satellite Server. Ciò include i seguenti tipi di Satellite Capsule Servers:
  • Satellite Capsule Server con Smart Proxy
  • Satellite Capsule Server usato come Content Node
  • Satellite Capsule Server usato come Content Node con Smart Proxy
Per configurare un Satellite Capsule Server:
  1. Sul Satellite Server:
    1. Generare un certificato di Satellite Capsule Server:
      capsule-certs-generate --capsule-fqdn capsule_FQDN --certs-tar ~/capsule.example.com-certs.tar
      
      Dove:
      • capsule_FQDN è il fully qualified domain name di Satellite Capsule Server. (OBBLIGATORIO)
      • certs-tar è il nome del file tar da generare che contiene il certificato usato dall'installer di Satellite Capsule.
      L'esecuzione di capsule-certs-generate genererà il seguente messaggio:
          To finish the installation, follow these steps:
        1. Ensure that the capsule-installer is available on the system.
           The capsule-installer comes from the katello-installer package and
           should be acquired through the means that are appropriate to your deployment.
        2. Copy ~/capsule.example.com-certs.tar to the capsule system capsule.example.com
        3. Run the following commands on the capsule (possibly with the customized
           parameters, see capsule-installer --help and
           documentation for more info on setting up additional services):
        rpm -Uvh http://master.com/pub/katello-ca-consumer-latest.noarch.rpm
        subscription-manager register --org "Default Organization"
        capsule-installer --parent-fqdn          "sat6.example.com"\
                          --register-in-foreman  "true"\
                          --foreman-oauth-key    "xmmQCGYdkoCRcbviGfuPdX7ZiCsdExf
                          --foreman-oauth-secret "w5ZDpyPJ24eSBNo53AFybcnqoDYXgLUA"\
                          --pulp-oauth-secret    "doajBEXqNcANy93ZbciFyysWaiwt6BWU"\
                          --certs-tar            "~/capsule.example.com-certs.tar"\
                          --puppet               "true"\
                          --puppetca             "true"\
                          --pulp                 "true"
      
    2. Copiare il tarball generato, capsule.example.com-certs.tar, dal Satellite Server sul sistema host del Satellite Capsule.
  2. Sul Satellite Capsule Server:
    1. Registrare Satellite Capsule Server sul Satellite Server:
      # rpm -Uvh http://sat6host.example.redhat.com/pub/katello-ca-consumer-latest.noarch.rpm
      # subscription-manager register --org "Default Organization" --env [environment]/[content_view_name]
      

      Nota

      Assegnare Satellite Capsule Server ad una organizzazione. A tal proposito Satellite Capsule Server avrà bisogno di un ambiente per la sincronizzazione del contenuto dal Satellite Server. Solo le organizzazioni dispongono di ambienti.
      L'assegnazione di una posizione è facoltativa, ma consigliata, per indicare la vicinanza agli host gestiti dal Satellite Capsule Server.
    2. In base al tipo di Satellite Capsule Server desiderato, selezionare una delle seguenti opzioni:
      1. Opzione 1: Satellite Capsule Server con Smart Proxy: Ciò installerà un Satellite Capsule Server con funzioni Smart Proxy (DHCP, DNS, Puppet). Eseguire i seguenti comandi come utente root sul Satellite Capsule Server:
          
        # capsule-installer --parent-fqdn          "satellite.example.com"\
                            --register-in-foreman  "true"\
                            --foreman-oauth-key    "xmmQCGYdkoCRcbviGfuPdX7ZiCsdExf
                            --foreman-oauth-secret "w5ZDpyPJ24eSBNo53AFybcnqoDYXgLUA"\
                            --pulp-oauth-secret    "doajBEXqNcANy93ZbciFyysWaiwt6BWU"\
                            --certs-tar            "/root/capsule.example.com-certs.tar"\
                            --puppet               "true"\
                            --puppetca             "true"\
                            --pulp                 "true"
                            --tftp                 "true"
                            --dhcp                 "true"\
                            --dhcp-interface       "virbr1
                           --dns                  "true"\
                           --dns-forwarders       "8.8.8.8"\
                           --dns-forwarders       "8.8.4.4"\
                           --dns-interface        "virbr1"\
                           --dns-zone             "example.com"
        
        
      2. Opzione 2: Satellite Capsule Server come Content Node: Ciò installerà un Satellite Capsule Server con tutte le funzioni. Eseguire i seguenti comandi come utente root sul Satellite Capsule Server:
        # capsule-installer --parent-fqdn          "sat6.example.com"\
                            --register-in-foreman  "true"\
                            --foreman-oauth-key    "xmmQCGYdkoCRcbviGfuPdX7ZiCsdExf
                            --foreman-oauth-secret "w5ZDpyPJ24eSBNo53AFybcnqoDYXgLUA"\
                            --pulp-oauth-secret    "doajBEXqNcANy93ZbciFyysWaiwt6BWU"\
                            --certs-tar            "/root/capsule.example.com-certs.tar"\
                            --puppet               "true"\
                            --puppetca             "true"\
                            --pulp                 "true"
                            --tftp                 "true"
                            --dhcp                 "true"\
                            --dhcp-interface       "virbr1
                           --dns                  "true"\
                           --dns-forwarders       "8.8.8.8"\
                           --dns-forwarders       "8.8.4.4"\
                           --dns-interface        "virbr1"\
                           --dns-zone             "example.com"
        
        
  3. Eseguire i seguenti comandi per la configurazione del firewall e limitare l'uso di elasticsearch per gli utenti di foreman, katello e root, e rendere queste regole persistenti durante i processi di riavvio:
    • Per Red Hat Enterprise Linux 6:
      iptables -A OUTPUT -o lo -p tcp -m tcp --dport 9200 -m owner --uid-owner foreman -j ACCEPT \
      && iptables -A OUTPUT -o lo -p tcp -m tcp --dport 9200 -m owner --uid-owner katello -j ACCEPT \
      && iptables -A OUTPUT -o lo -p tcp -m tcp --dport 9200 -m owner --uid-owner root -j ACCEPT \
      && iptables -A OUTPUT -o lo -p tcp -m tcp --dport 9200 -j DROP
      iptables-save > /etc/sysconfig/iptables
      
    • Per Red Hat Enterprise Linux 7:
      firewall-cmd --permanent --direct --add-rule ipv4 filter OUTPUT 0 -o lo -p tcp -m tcp --dport 9200 -m owner --uid-owner foreman -j ACCEPT \
      && firewall-cmd --permanent --direct --add-rule ipv6 filter OUTPUT 0 -o lo -p tcp -m tcp --dport 9200 -m owner --uid-owner foreman -j ACCEPT \
      && firewall-cmd --permanent --direct --add-rule ipv4 filter OUTPUT 0 -o lo -p tcp -m tcp --dport 9200 -m owner --uid-owner katello -j ACCEPT \
      && firewall-cmd --permanent --direct --add-rule ipv6 filter OUTPUT 0 -o lo -p tcp -m tcp --dport 9200 -m owner --uid-owner katello -j ACCEPT \
      && firewall-cmd --permanent --direct --add-rule ipv4 filter OUTPUT 0 -o lo -p tcp -m tcp --dport 9200 -m owner --uid-owner root -j ACCEPT \
      && firewall-cmd --permanent --direct --add-rule ipv6 filter OUTPUT 0 -o lo -p tcp -m tcp --dport 9200 -m owner --uid-owner root -j ACCEPT \
      && firewall-cmd --permanent --direct --add-rule ipv4 filter OUTPUT 1 -o lo -p tcp -m tcp --dport 9200 -j DROP \
      && firewall-cmd --permanent --direct --add-rule ipv6 filter OUTPUT 1 -o lo -p tcp -m tcp --dport 9200 -j DROP
      

Nota

Se la configurazione avrà successo, eseguire questo comando come utente root sul Satellite Capsule Server:
# echo $?
Questo comando dovrebbe ritornare un valore "0" per indicare l'esecuzione corretta. In caso contrario controllare /var/log/kafo per eseguire un debug. /var/log/kafo è il file di log per l'output generato dai comandi capsule-certs-generate e capsule-installer.
Satellite Capsule Server dovrebbe apparire anche nell'interfaccia utente di Satellite Server in InfrastrutturaCapsule.
Risultato:

Satellite Capsule Server è ora configurato e registrato con Satellite Server.

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12.4. Come aggiungere gli ambienti Ciclo di vita al Red Hat Satellite Capsule Server

Se il Red Hat Satellite Capsule Server appena creato presenta le funzioni del Nodo di contenuto, Satellite Capsule Server avrà bisogno di un ambiente. L'aggiunta di un ambiente al Red Hat Satellite Capsule Server permetterà di eseguire una sincronizzazione del contenuto dal Satellite Server, rendendolo così disponibile ai sistemi host.

Importante

Satellite Capsule Server può essere configurato usando il command line interface (CLI) del Satellite Server. Eseguire tutti i comandi hammer sul Satellite Server.
Per aggiungere gli ambienti al Satellite Capsule Server:
  1. Accedere al Satellite Server CLI come utente root.
  2. Selezionare il Red Hat Satellite Capsule Server desiderato dall'elenco e verificare l'id corrispondente:
    # hammer capsule list
    
    Per verificare le informazioni del Satellite Capsule Server usare il seguente comando:
    # hammer capsule info --id capsule_id_number
    
  3. Controllare l'elenco degli ambienti del ciclo di vita disponibili per il Red Hat Capsule Server, e annotare l'id dell'ambiente:
    # hammer capsule content available-lifecycle-environments --id capsule_id_number
    
    Dove:
    • available-lifecycle-environments rappresenta gli ambienti del ciclo di vita disponibili per il Satellite Capsule ma non ancora assegnati al Satellite Capsule.
  4. Aggiungere l'ambiente del ciclo di vita al Satellite Capsule Server:
    # hammer capsule content add-lifecycle-environment --id capsule_id_number --lifecycle-environment-id environment_id_number
    
    Dove:
    • --id è il numero d'identificazione del Satellite Capsule Server.
    • --lifecycle-environment-id è il numero d'identificazione dell'ambiente ciclo di vita.
    Ripetere questa fase per ogni ambiente ciclo di vita da aggiungere al Capsule Server.
  5. Sincronizzare il contenuto dell'ambiente del Satellite Server sul Satellite Capsule Server:
    # hammer capsule content synchronize --id capsule_id_number
    
    Quando un Satellite Capsule Server presenta numerosi ambienti del ciclo di vita, ma solo uno deve essere esincronizzato, sarà possibile indicare l'ambiente specifico utilizzando l'identificatore in questione:
    # hammer capsule content synchronize --id 1 --environment-id 1
    
Risultato:

Gli ambienti scelti utilizzano ora i pacchetti dei repository sul Satellite Capsule Server desiderato.

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12.5. Come rimuovere gli ambienti Ciclo di vita dal Red Hat Satellite Capsule Server

Sono svariate le ragioni per le quali è necessario rimuovere gli ambienti Ciclo di vita dal Red Hat Satellite Capsule Server. Per esempio:
  • Quando gli ambienti del ciclo di vita non sono più rilevanti per i sistemi host
  • Quando gli ambienti del ciclo di vita sono stati aggiunti incorrettamente al Satellite Capsule Server
Per rimuovere un ambiente del ciclo di vita dal Satellite Capsule Server:
  1. Accedere al Satellite Server CLI come utente root.
  2. Selezionare il Red Hat Satellite Capsule Server desiderato dall'elenco e verificare l'id corrispondente:
    # hammer capsule list
    
    Per verificare le informazioni del Satellite Capsule Server usare il seguente comando:
    # hammer capsule info --id capsule_id_number
    
  3. Controllare l'elenco degli ambienti del ciclo di vita attualmente assegnati al Red Hat Capsule Server, e annotare l'id dell'ambiente:
    hammer capsule content lifecycle-environments --id capsule_id_number
    
  4. Rimuovere l'ambiente ciclo di vita dal Satellite Capsule Server:
    # hammer capsule content remove-lifecycle-environment --id capsule_id_number --environment-id environment_id
    
    Dove:
    • --id è il numero d'identificazione del Satellite Capsule Server.
    • --environment-id è il numero d'identificazione dell'ambiente ciclo di vita.
    Ripetere questa fase per ogni ambiente del ciclo di vita da rimuovere dal Capsule Server.
  5. Sincronizzare il contenuto dell'ambiente del Satellite Server sul Satellite Capsule Server:
    # hammer capsule content synchronize --id capsule_id_number
    
Risultato:

Gli ambienti scelti verranno rimossi dal Satellite Capsule Server.

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12.6. Come registrare i sistemi Host ad un Red Hat Satellite Capsule Server

Prerequisiti

Configurare i sistemi client alla registrazione. I seguenti capitoli nella Red Hat Satellite User Guide possono aiutarvi nel processo di configurazione:

  1. Configurazione degli host alla registrazione
  2. Configurazione automatizzata
  3. Configurazione manuale
  4. Creazione di una nuova chiave di attivazione
È possibile registrare i sistemi con l'host genitore durante l'utilizzo di Satellite Capsule come sorgente del contenuto. Registrare il sistema al server di Satellite 6 utilizzando subscription-manager, ma indicare Satellite Capsule usando il flag --baseurl reso disponibile dal Subscription Manager, usando come prefisso /pulp/repos.
# subscription-manager register --org [org_name] --activationkey [your_activation_key] --baseurl https://satcapsule.example.com/pulp/repos
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12.7. Come aggiornare un Red Hat Satellite Capsule Server

Procedura 12.2. Come aggiornare un Red Hat Satellite Capsule Server

  1. Selezionare InfrastrutturaCapsule.
  2. Selezionare Aggiorna le caratteristiche dal menu a tendina corrispondente al nome del capsule da aggiornare.
Risultato:

Il capsule verrà aggiornato con le modifiche effettuate.

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Capitolo 13. Utenti e ruoli

13.1. Configurazione autenticazione LDAP per Red Hat Satellite

Red Hat Satellite include la possibilità di usare un servizio Lightweight Directory Access Protocol (LDAP) per le informazioni e l'autenticazione dell'utente, utilizzando una o più directory LDAP.

Procedura 13.1. Per configurare una autenticazione LDAP:

  1. Eseguire l'accesso come amministratore Satellite.
  2. Selezionare AmministraAutenticazione LDAP in alto sulla destra.
  3. Fare clic su Nuovo sorgente LDAP in alto sulla destra.
  4. Inserire le informazioni nelle seguenti schede:
    1. Server LDAP. Per la scheda relativa al server LDAP, inserire le seguenti informazioni:
      • Nome - Nome del server LDAP.
      • Server - hostname del server LDAP.
      • Porta - la porta di LDAP. Per impostazione predefinita viene utilizzata la porta 389.
      • TLS - Abilita il Transport Layer Security. Selezionare la casella per abilitare la cifratura.
    2. Account. Per la scheda Account inserire le seguenti informazioni:
      • Nome utente per l'account - un utente LDAP con un accesso alla lettura del server LDAP. Questo campo non può essere vuoto. Usare il percorso completo per l'elemento dell'utente. Per esempio:
        uid=$login,cn=users,cn=accounts,dc=example,dc=com
        
      • Password dell'account - la password LDAP per l'utente definito nel campo nome utente per l'account. Questo campo può restare vuoto se il nome utente per l'account utilizza la variabile "$login".
      • Base DN - il nome del dominio di livello superiore della directory LDAP. Per esempio:
        cn=users,cn=accounts,dc=redhat,dc=com
        
      • Filtro LDAP
      • Creazione automatica degli account in Foreman - crea automaticamente gli account di Satellite per gli utenti LDAP che eseguono l'accesso per la prima volta al Satellite. Selezionare questa casella per abilitare questa funzione.
    3. Mappatura attributi. Per un funzionamento corretto di LDAP su Satellite, mappare gli attributi LDAP, come ad esempio il login, nome e l'indirizzo email, con gli attributi di Satellite. Con Satellite è possibile mappare i seguenti attributi:
      • Nome di login
      • Nome
      • Cognome
      • Indirizzo email
      • Foto
  5. Selezionare Invia.
Risultato:

L'autenticazione LDAP sarà ora configurata correttamente su Satellite.

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13.2. Utenti

Un Utente definisce un set di informazioni per gli individui che utilizzano il sistema. È possibile assegnare agli utenti organizzazioni ed ambienti predefiniti, così facendo al momento della creazione di nuove entità sarà possibile usare tali impostazioni. È possibile assegnare agli utenti un ruolo predefinito il quale definisce i permessi ed il livello di accesso da essi posseduto. I ruoli ai quali sono assegnati gli utenti conferiscono loro la possibilità di visualizzare e gestire le organizzazione e gli ambienti.
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13.2.1. Creazione di un utente

Le seguenti fasi mostrano come creare un utente.

Procedura 13.2. Per creare un utente:

  1. Selezionare AmministraUtenti e successivamente Nuovo utente..
  2. Inserire le informazioni necessarie in Utente.
  3. Nella scheda Posizioni, selezionare le posizioni necessarie per questo utente.
  4. Nella scheda Organizzazioni, selezionare le organizzazioni necessarie per questo utente.
  5. Nella scheda Ruoli, selezionare i ruoli necessari per questo utente. I ruoli attivi sono riportati sulla destra.
  6. Selezionare il pulsante Invia per creare l'utente.
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13.2.2. Modifica di un utente

Le seguenti fasi mostrano come modificare le informazioni di un utente esistente.

Procedura 13.3. Modifica di un utente esistente

  1. Selezionare AmministraUtenti nell'angolo alto sulla destra della pagina.
  2. Selezionare il nome utente dell'utente desiderato per visualizzare le informazioni relative.
  3. Usando la scheda Utente sarà possibile modificare il nome utente, il nome e cognome, l'indirizzo di posta elettronica, la posizione e l'organizzazione predefinite, la lingua e la password.
  4. Nella scheda Posizioni sarà possibile modificare le posizioni assegnate all'utente.
  5. Nella scheda Organizzazioni sarà possibile modificare le organizzazioni assegnate all'utente.
  6. Nella scheda ruoli sarà possibile modificare i ruoli assegnati all'utente.
  7. Selezionare il pulsante Salva per salvare le modifiche.
Risultato:

Verrà modificato un utente esistente.

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13.2.3. Rimozione di un utente

Le seguenti fasi mostrano come rimuovere un utente esistente.

Procedura 13.4. Rimozione di un utente esistente

  1. Selezionare AmministraUtenti nell'angolo alto sulla destra della pagina web.
  2. Selezionare Cancella sulla destra del nome utente che desiderate rimuovere dall'elenco di utenti disponibili.
  3. Così facendo apparirà un messaggio di avvertimento:
    Cancella il Nome utente?
  4. Fare click sul pulsante OK.
Risultato:

Un utente esistente verrà rimosso.

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13.3. Ruoli

I Ruoli definiscono un set di livelli d'accesso e di permessi. Una volta creato un ruolo sarà possibile assegnare gli utenti. In questo modo gruppi molto grandi di utenti potranno ricevere più facilmente lo stesso set di permessi.
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13.3.1. Creazione di un ruolo

Le seguenti fasi mostrano come creare un nuovo ruolo.

Procedura 13.5. Creazione di un ruolo

  1. Selezionare AmministraRuoli nell'angolo alto sulla destra della pagina.
  2. Selezionare il link Nuovo ruolo.
  3. Fornire un Nome per il ruolo.
  4. Selezionare il pulsante Invia per salvare il nuovo ruolo.
Risultato:

Verrà creato un nuovo ruolo.

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13.3.2. Aggiungere i permessi ad un ruolo esistente

Le seguenti fasi mostrano come aggiungere i permessi ad un ruolo esistente.

Procedura 13.6. Aggiungere i permessi ad un ruolo esistente

  1. Selezionare AmministraRuoli nell'angolo alto sulla destra della pagina web.
  2. Selezionare Aggiungi permesso dal menu a tendina sulla destra, in corrispondenza al ruolo richiesto.
  3. Selezionare il Tipo di risorsa dal menu a tendina.
  4. Selezionare i permessi necessari dall'elenco Permessi facendo clic sul permesso desiderato e spostandolo nell'elenco Elementi selezionati.
  5. Scegliere se il permesso deve essere Illimitato selezionando la casella.
  6. Fare clic su Successivo. A questo punto verrà mostrato un elenco di permessi disponibili.
  7. Selezionare il pulsante Invia per salvare le modifiche.
Risultato:

I permessi saranno aggiunti al ruolo esistente.

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13.3.3. Rimozione di un ruolo

Le seguenti fasi mostrano come rimuovere un ruolo esistente.

Procedura 13.7. Rimozione di un ruolo esistente

  1. Selezionare AmministraRuoli nell'angolo alto sulla destra della pagina web.
  2. Selezionare Cancella usando la casella corrispondente al ruolo da rimuovere.
  3. Così facendo apparirà un messaggio di avvertimento:
    Cancella il Ruolo?
  4. Fare click sul pulsante OK.
Risultato:

Verrà rimosso un ruolo esistente.

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Capitolo 14. Riferimento della linea di comando

14.1. Utilizzo dell'interfaccia a linea di comando di Red Hat Satellite

Nota

L'uso del command-line interface (CLI) è opzionale.
hammer è lo strumento di gestione del CLI per Red Hat Satellite. È possibile:
  • Eseguire il provisioning degli host.
  • Modificare gli attributi di una risorsa o di un gruppo.
  • Interagire e manipolare gli host, capsule e domini.
hammer può essere eseguito sulla linea di comando attraverso i rispettivi paranmetri e opzioni, o tramite una shell interattiva. Per invocare la shell:
[root@sat.example.com ~]# hammer shell
Welcome to the hammer interactive shell
Type 'help' for usage information
Command completion is disabled on ruby < 1.9 due to compatibility problems.
hammer> organization list
---|------------------|------------------|------------------------------
ID | NAME             | LABEL            | DESCRIPTION                  
---|------------------|------------------|------------------------------
1  | ACME_Corporation | ACME_Corporation | ACME_Corporation Organization
3  | Test Corp        | Test_Corp        |                              
---|------------------|------------------|------------------------------
hammer>

L'elenco completo delle opzioni e dei comandi è disponibile in:
# hammer -h
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Capitolo 15. Gestione

15.1. Registrazione e riporto

Red Hat Satellite fornisce le informazioni sul sistema per mezzo di notifiche e messaggi.
Esempi di messaggi utili per la risoluzione dei problemi sono:

Tabella 15.1. File di log rilevanti

File di log
Descrizione
/var/log/elasticsearch
Errori relativi alla visualizzazione dell'indice di ricerca della UI
/var/log/candlepin
Errori relativi alla gestione della sottoscrizione
/var/log/foreman
Errori relativi a foreman
/var/log/foreman-proxy
Errori relativi al foreman proxy
/var/log/httpd
Errori relativi al server http di apache
/var/log/katello-installer
Errori relativi all'installer di Satellite
/var/log/libvirt
Errori relativi alle API di virtualizzazione
/var/log/mongodb
Errori relativi al database
/var/log/pulp
Errori relativi alla gestione del repository
/var/log/puppet
Errori nella gestione della configurazione
/var/log/rhsm
Errori nello strumento di gestione delle sottoscrizioni
/var/log/tomcat6
Problematiche relative al webserver di apache
È possibile generare i riporti anche per visualizzare e controllare le informazioni sugli host gestiti. Il comando foreman-debug raccoglie i dati sui log e sulla configurazione per Red Hat Satellite, sui rispettivi servizi di backend e le informazioni sul sistema. Queste informazioni vengono archiviate in un tarball.

Importante

foreman-debug rimuove tutte le informazioni sulla sicurezza come password, token e chiavi durante la raccolta delle informazioni. Tuttavia il tarball può ancora contenere informazioni sensibili sul Red Hat Satellite Server. È consigliato inviare queste informazioni direttamente solo al destinatario desiderato.
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15.1.1. Visualizzazione cronologia dell'Importazione

Le seguenti fasi mostrano come visualizzare la cronologia relativa al processo di importazione in Red Hat Satellite.

Procedura 15.1. Visualizzazione cronologia dell'Importazione

  1. Selezionare ContenutoSottoscrizioni di Red Hat.
  2. Fare clic su Gestisci manifesto.
  3. Selezionare Cronologia importazione.
Risultato:

Verranno visualizzate le informazioni sulla cronologia.

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15.2. Ripristino da una emergenza

15.2.1. Procedura di backup di Red Hat Satellite

Procedura 15.2. Procedura di backup di Red Hat Satellite

Questo esempio utilizza la directory /backup come directory di destinazione per archiviare gli archivi di backup. Eseguire i seguenti comandi come root.

Nota

Quando SELinux è abilitato l'utente dovrà assicurarsi che il contenuto locale da sincronizzare sia stato etichettato con "httpd_sys_content_t".
  1. Preparare la posizione per il backup:
    umask 0027
    export BDIR=/backup
    mkdir $BDIR
    chgrp postgres $BDIR
    chmod 770 $BDIR
    cd $BDIR
    
  2. Eseguire il backup dei file dei dati e di configurazione:
    # tar --selinux -czvf config_files.tar.gz \
    /etc/katello \
    /etc/elasticsearch \
    /etc/candlepin \
    /etc/pulp \
    /etc/gofer \
    /etc/grinder \
    /etc/pki/katello \
    /etc/pki/pulp \
    /etc/qpidd.conf \
    /etc/sysconfig/katello \
    /etc/sysconfig/elasticsearch \
    /root/ssl-build \
    /var/www/html/pub/* \ 
    
    # tar --selinux -czvf elastic_data.tar.gz /var/lib/elasticsearch
  3. Backup dei repository. I file RPM nei repository utlizzano già il programma di compressione e per questo motivo non sarà possibile eseguire una ulteriore compressione. In base alla dimensione dell'istanza l'archivio di backup risultante ( pulp_data.tar) può raggiungere dimensioni molto grandi.
    Sono disponibili due opzioni per il backup dei repository.
    Prima opzione: Backup dei repository online

    Eseguire il checksum di tutti i timestamp, eseguire il backup del repository e successivamente un nuovo checksum.

    # find /var/lib/pulp -printf '%T@\n' | md5sum
    # tar --selinux -cvf pulp_data.tar /var/lib/pulp /var/www/pub
    # find /var/lib/pulp -printf '%T@\n' | md5sum
    Se entrambi i checksum corrispondono, il backup eseguito online sarà corretto e utilizzabile. In caso contrario eseguire nuovamente il backup del repository.

    Nota

    Usare rsync per velocizzare il processo di copiatura del file in modo da far corrispondere i due checksum.
    Seconda opzione: Backup dei repository offline

    Arrestare il server Pulp ed eseguire il backup. Dopo aver completato il backup riavviare il server Pulp.

    # service pulp-server stop
    # tar --selinux -cvf pulp_data.tar /var/lib/pulp /var/www/pub
    # service pulp-server start

    Nota

    Dopo l'arresto del server Pulp, Red Hat Satellite e i client yum non saranno in grado di mantenere la connessione. Qualsiasi azione eseguita nei confronti del repository su Red Hat Satellite fallirà durante questo periodo di inattività.
  4. Backup dei database:
    Backup del database offline

    Esecuzione di un backup offline usando questi comandi:

    tar --selinux -czvf mongo_data.tar.gz /var/lib/mongodb
    tar --selinux -czvf pgsql_data.tar.gz /var/lib/pgsql/data/
    

    Avvertimento

    Per eseguire un backup offiline Red Hat Satellite deve essere completamente inattivo. Se si utilizza questa fase durante l'esecuzione di Satellite, sarà possibile corrompere i dati.
    Questo metodo rende possibile l'archiviazione di tutti i dati presenti nei database PostgreSQL e MongoDB. È consigliato eseguire il backup durante i periodi di manutenzione.
    Backup dei database PostgreSQL

    Confermate i nomi per i database PostgreSQL di Red Hat Satellite. I nomi predefiniti del database sono foremanschema e candlepin. Andate alla ricerca di tutti i valori predefiniti nella pagina del manuale di katello-configure o in /usr/share/katello/install/default-answer-file. Se l'istanza di Red Hat Satellite non utilizza i nomi predefiniti controllare katello-configure.conf, il quale presenta tutte le opzioni fornite da katello-configure, e individuate db_name.

    # grep db_name /etc/katello/katello-configure.conf
    Eseguire pg_dump per la creazione di backup del database online. Non sarà necessario arrestare PostgreSQL o Red Hat Satellite e questo processo non bloccherà gli utenti registrati. Tuttavia il processo può richiedere diversi minuti prima della sua conclusione in base alle dimensioni del database.
    # runuser - postgres -c "pg_dump -Fc foremanschema > /backup/foreman.dump"
    # runuser - postgres -c "pg_dump -Fc candlepin > /backup/candlepin.dump"

    Nota

    Per maggiori informazioni sui backup di PostgreSQL consultare la pagina del manuale di pg_dump o visitare http://www.postgresql.org/docs/8.4/static/backup.html.
    Backup del database MongoDB

    Usare gli strumenti online per il backup del databse pulp (MongoDB) durante l'esecuzione del database. Eseguire il seguente comando nella directory di backup:

    # mongodump --host localhost --out $BDIR/mongo_dump
    Questo tool crea la directory /backup/mongo_dump/pulp_database incluso i file JSON.

    Nota

    Per maggiori informazioni consultare la pagina man di mongodump o visitare http://www.mongodb.org/display/DOCS/Backups.
  5. Controllare il processo di backup. Questo processo crea una directory ed i seguenti file d'archivio:
    # ls $BDIR
    candlepin.dump    
    config_files.tar.gz    
    elastic_data.tar.gz    
    katello.dump
    mongo_dump/
    pulp_data.tar
    
    Se avete eseguito il backup offline opzionale dei database, potrete visualizzare i seguenti file:
    mongo_data.tar.gz
    pgsql_data.tar.gz
    
    Red Hat Satellite risulterà salvato. Red Hat Satellite dovrebbe essere online.
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15.2.2. Procedura di ripristino di Red Hat Satellite

Procedura 15.3. Procedura di ripristino di Red Hat Satellite

Importante

La seguente procedura descrive il ripristino completo di Red Hat Satellite. Questo processo rimuove tutti i dati da una istanza corrente di Red Hat Satellite. Assicuratevi di:
  • Ripristinare l'istanza corretta. L'istanza di Red Hat Satellite deve avere la stessa configurazione, versione dei pacchetti ed errata del sistema originale.
  • Tutti i comandi vengono eseguiti come utenti root nella directory con archivi creati durante il processo di backup.
  • Tutti i contesti di SELinux sono corretti. Eseguire il comando:
    restorecon -Rnv /
    
  1. Preparare l'host di Red Hat Satellite al ripristino. Questo processo ripristina il backup sullo stesso server usato per generare il backup. Se il sistema originale non è disponibile fornire la stessa configurazione con le stesse impostazioni, (hostname, indirizzo IP, ecc) ed eseguire katello-configure con le stesse opzioni usando il file per il backup della configurazione:
    # tar --selinux -xzvf config_files.tar.gz -C /tmp
    # katello-configure --answer-file=/tmp/etc/katello/katello-configure.conf
  2. Andare sulla directory di backup.
    # export BDIR=/backup
    # chgrp postgres -R $BDIR
    # cd $BDIR
  3. Confermate i nomi per i database PostgreSQL di Red Hat Satellite. I nomi predefiniti del database sono foremanschema e candlepin. Andate alla ricerca di tutti i valori predefiniti nella pagina del manuale di katello-configure o in /usr/share/katello/install/default-answer-file. Se l'istanza di Red Hat Satellite non utilizza i nomi predefiniti controllare katello-configure.conf, il quale presenta tutte le opzioni fornite da katello-configure, e individuate db_name.
    # grep db_name /etc/katello/katello-configure.conf
  4. Arrestare tutti i servizi prima di ripristinare i database:
    # katello-service stop
    # service postgresql stop
    
  5. Ripristinare i file del sistema. Assicuratevi di usare i file dell'host corretto. Ripristinare tutti i file del sistema con i seguenti comandi eseguiti dalla directory di backup:
    # tar --selinux -xzvf config_files.tar.gz -C /
    # tar --selinux -xzvf elastic_data.tar.gz -C /
    # tar --selinux -xvf pulp_data.tar -C /
  6. Se presenti eliminate i database PostgreSQL di Red Hat Satellite esistenti:
    # service postgresql start
    # runuser - postgres -c "dropdb foremanschema"
    # runuser - postgres -c "dropdb candlepin"

    Nota

    Durante questa procedura è possibile visualizzare il seguente errore:
    altri utenti hanno avuto accesso al database xxx
    Assicuratevi che tutti i processi siano stati arrestati.
  7. Ripristinare i database PostgreSQL Red Hat Satellite con i seguenti comandi:
    # runuser - postgres -c "pg_restore -C -d postgres /backup/katello.dump"
    # runuser - postgres -c "pg_restore -C -d postgres /backup/candlepin.dump"

    Nota

    Per maggiori informazioni sui backup di PostgreSQL consultare la pagina del manuale di pg_dump o visitare http://www.postgresql.org/docs/8.4/static/backup.html.
  8. Assicurarsi che MongoDB sia in esecuzione, successivamente cancellare i dati più vecchi:
    # service mongod start
    # echo 'db.dropDatabase();' | mongo pulp_database
  9. Eseguire il seguente comando quando specificate --username e --password nella directory degli archivi di backup.
    # mongorestore --host localhost mongo_dump/pulp_database/

    Nota

    Per maggiori informazioni consultare la pagina man di mongorestore o visitare http://www.mongodb.org/display/DOCS/Backups.
  10. Riavviare tutti i processi di Red Hat Satellite:
    # service postgresql start
    # katello-service start
    
  11. Controllare la presenza di errori nei file di log, andare alla ricerca in audit.log di eventuali negazioni e tentativi di ping dell'istanza di Red Hat Satellite:
    # hammer -u admin -p admin ping
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Capitolo 16. Configurazione dell'Identity Management in Red Hat Satellite

Identity Management (IDM) affronta la gestione delle identità individuali, dei privilegi e delle credenziali relative usate in un ambiente di rete. IDM aiuta ad aumentare il livello di sicurezza del sistema e permette l'accesso alle informazioni corrette solo agli utenti desiderati.
Red Hat Satellite presenta una funzione realm in grado di gestire automaticamente il ciclo di vita di qualsiasi sistema registrato con un provider del dominio o realm. Questa sezione riporta le fasi necessarie per la configurazione del Satellite Server o Capsule Server per l'IDM, e le procedure usate per aggiungere automaticamente i sistemi client al gruppo di host per il Satellite 6 Identity Management.
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16.1. Configurazione del Red Hat Satellite Server o Capsule Server per il supporto IDM Realm

La fase iniziale per l'Identity Management (IDM) in Red Hat Satellite è quella di configurare Red Hat Satellite Server o Red Hat Satellite Capsule Server.
Prerequisiti

Prima di configurare IDM assicuratevi di aver impostato quanto di seguito indicato:

  1. Un Satellite Server registrato con la rete di distribuzione dei contenuti o un Capsule Server indipendente registrato al Satellite Server
  2. Un provider del dominio o realm come ad esempio Red Hat Identity Management configurato e impostato
Per configurare Satellite Server o Capsule Server per il supporto IDM Realm:
  1. Installare i seguenti pacchetti sul Satellite Server o Capsule Server:
    # yum install ipa-client foreman-proxy ipa-admintools
    
  2. Configurare Satellite Server (o Capsule Server) come client IPA:
    # ipa-client-install
    
  3. Creare un utente realm-capsule e i ruoli rilevanti in Red Hat Identity Management sul Satellite Server o Capsule Server:
    # foreman-prepare-realm admin realm-capsule
    
    L'esecuzione di foreman-prepare-realm preparerà il server Red Hat Identity Management o FreeIPA ad un utilizzo con Foreman Smart Proxy. Così facendo verrà creato un ruolo apposito con i permessi necessari a Foreman, un utente con il ruolo in questione, e verrà ripristinato il file keytab. Per questa fase sono necessarie le informazioni sulla configurazione del server dell'Identity Management.
    Se il comando viene eseguito con successo allora sarà possibile visualizzare il seguente output:
    Keytab successfully retrieved and stored in: freeipa.keytab
    Realm Proxy User:    realm-capsule
    Realm Proxy Keytab:  /root/freeipa.keytab
    
  4. Spostare /root/freeipa.keytab su /etc/foreman-proxy e impostare il proprietario su foreman-proxy:
    # mv /root/freeipa.keytab /etc/foreman-proxy
    # chown foreman-proxy:foreman-proxy /etc/foreman-proxy/freeipa.keytab
    
  5. Configurare il realm a seconda se si utilizza Satellite Server o Capsule Server:
    • Se utilizzate un capsule integrato nel Satellite Server, usare katello-installer per configurare il realm:
      # katello-installer --capsule-realm true \
        --capsule-realm-keytab /etc/foreman-proxy/freeipa.keytab \
        --capsule-realm-principal 'realm-proxy@EXAMPLE.COM' \
        --capsule-realm-provider freeipa
      

      Nota

      Le seguenti opzioni possono essere eseguite durante la configurazione iniziale di Red Hat Satellite Server.
    • Se utilizzate un Capsule Server indipendente, usare capsule-installer per configurare il realm:
      # capsule-installer --realm true \
        --realm-keytab /etc/foreman-proxy/freeipa.keytab \
        --realm-principal 'realm-capsule@EXAMPLE.COM' \
        --realm-provider freeipa
      
  6. (Opzionale) Se configurate IDM su un Satellite Server o Capsule Server esistente, eseguire anche le seguenti fasi per implementare le modifiche sulla configurazione:
    1. Riavviare il servizio foreman-proxy:
      # service foreman-proxy restart
      
    2. Accedere nel Satellite Server e selezionare InfrastrutturaCapsule.
    3. Selezionare il menu a tendina sulla destra del Capsule Server configurato per l'IDM e fare clic su Aggiorna funzioni.
  7. Per finire creare una nuova voce del realm nell'interfaccia utente di Satellite Server:
    1. Fare clic su InfrastrutturaRealm e nell'angolo sulla destra della pagina principale fare clic su Nuovo Realm.
    2. Inserire le informazioni necessarie nelle seguenti schede:
      1. Realm - inserire il nome, il tipo di realm e il proxy del realm.
      2. Posizioni - selezionare le posizioni dove utilizzare il nuovo realm.
      3. Organizzazioni - selezionare le organizzazioni dove utilizzare il nuovo realm.
    3. Selezionare Invia.
Il Satellite Server o il Capsule Server saranno ora pronti per il provisioning degli host che eseguono una registrazione automatica con l'IDM. La sezione successiva riporta le informazioni necessarie su come aggiungere automaticamente gli host ad un gruppo per l'IDM.
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16.2. Aggiungere gli host ad un gruppo per l'IDM.

Identity Management (IDM) supporta la possibilità di impostare le regole di appartenenza automatiche in base agli attributi di un sistema. La funzione del realm di Red Hat Satellite fornisce agli amministratori la possibilità di mappare i gruppi di host di Red Hat Satellite con il parametro "userclass" di IDM, il quale permette agli amministratori di configurare automembership.
Quando si utilizzano i gruppi nidificati essi verranno inviati al server di IDM come riportato nell'interfaccia utente di Red Hat Satellite. Per esempio, "Parent/Child/Child".

Nota

Satellite Server o Capsule Server inviano gli aggiornamenti al server IDM, tuttavia le regole per l'automembership venongo applicate solo durante la registrazione iniziale.
  1. Creare un gruppo di host sul server IDM:
    # ipa hostgroup-add hostgroup_name
    Description: hostgroup_description
    ----------------------------
    Added hostgroup "hostgroup_name" 
    ----------------------------
      Host-group: hostgroup_name
      Description: hostgroup_description
    Dove:
    1. hostgroup_name è il nome dell'hostgroup.
    2. hostgroup_description è la descrizione di hostgroup.
  2. Creare una regole per l'automembership:
    # ipa automember-add --type=hostgroup automember_rule
    ----------------------------------
    Added automember rule "automember_rule" 
    ----------------------------------
    Automember Rule: automember_rule
    Dove:
    1. automember-add indica il gruppo come automember.
    2. --type=hostgroup identifica il gruppo target come gruppo host, non come un gruppo di utenti.
    3. automember_rule è il nome da usare per identificare la regola per l'automember.
  3. Definire una condizione di automembership in base all'attributo userclass:
    # ipa automember-add-condition --key=userclass --type=hostgroup --inclusive-regex=^webserver hostgroup_name
    ----------------------------------
    Added condition(s) to "hostgroup_name" 
    ----------------------------------
      Automember Rule: automember_rule
      Inclusive Regex: userclass=^webserver
    ----------------------------
    Number of conditions added 1
    ----------------------------
    
    Dove:
    1. automember-add-condition permette all'utente di aggiungere le condizioni di espressioni regolari per identificare i membri di un gruppo.
    2. --key=userclass specifica l'attributto come userclass.
    3. --type=hostgroup identifica il gruppo target come gruppo host, non come un gruppo di utenti.
    4. --inclusive-regex=^webserver è un pattern per l'espressione regolare per identificare i valori corrispondenti.
    5. hostgroup_name è il nome dell'hostgroup di destinazione.
Quando un sistema viene aggiunto al gruppo di host hostgroup_name di Satellite Server, esso verrà aggiunto automaticamente anche al gruppo "hostgroup_name" del server dell'Identity Management. I gruppi di host per l'IDM permettono l'uso dell'Host-Based Access Controls (HBAC), delle politiche sudo e altre funzioni IDM.
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Capitolo 17. Plugin interfaccia utente di Red Hat Satellite

17.1. Red Hat Access Plugin

Il Red Hat Access Plugin permette di utilizzare una gamma limitata di servizi del portale clienti di Red Hat dell'interfaccia web di Red Hat Satellite.
Red Hat Access plugin rende disponibili i seguenti servizi:
  • Cerca, permette di eseguire una ricerca delle soluzioni presenti nel Portale clienti dell'interfaccia di Red Hat Satellite.
  • Log, permette agli utenti di inviare parti specifiche dei file di log per la risoluzione dei problemi. I suddetti log possono essere inviati alla catena degli strumenti diagnistici del Portale clienti di Red Hat.
  • Il Supporto permette agli utenti di accedere ai propri casi, modificandoli in caso di necessità oppure aprendone uno nuovo dall'interfaccia di Red Hat Satellite.

Nota

Per accedere alle risorse del Portale clienti di Red Hat è necessario accedere al Portale clienti usando le credenziali necessarie.
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17.1.1. Ricerca delle soluzioni nel Red Hat Access Plugin

Red Hat Access plugin dispone di capacità di ricerca delle soluzioni per il database disponibili nel Portale clienti di Red Hat, senza la necessità di eseguire l'accesso all'interfaccia.
Per la ricerca di soluzioni del Red Hat Satellite Server:
  1. Nell'angolo in alto sulla destra, selezionare Red Hat AccessCerca.
  2. Selezionare Log In nell'angolo sulla destra del pannello principale per eseguire l'accesso al Portale clienti di Red Hat.

    Nota

    Per accedere alle risorse del Portale clienti di Red Hat è necessario accedere al Portale clienti usando le credenziali necessarie.
  3. Inserire il criterio di ricerca nel campo Ricerca di Red Hat:. Nell'elenco Consigliati sulla sinistra, verranno riportati i risultati della ricerca.
  4. Per visualizzare l'articolo desiderato fare clic sulla soluzione corrispondente riportata in Consigliati. La soluzione sarà visibile nel pannello principale.
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17.1.2. Come utilizzare i log nel Red Hat Access Plugin

Il visualizzatore dei file di log permette agli utenti di Red Hat Satellite di visualizzare i file di log e isolare gli snippet. Gli snippet possono essere inviati alla catena di strumenti diagnistici del Portale clienti per velocizzare la risoluzione dei problemi
Per utilizzare gli strumenti diagnostici dei log del Red Hat Satellite Server:
  1. Nell'angolo in alto sulla destra, selezionare Red Hat AccessLog.
  2. Selezionare Log In nell'angolo sulla destra del pannello principale per eseguire l'accesso al Portale clienti di Red Hat. Se avete già eseguito l'accesso saltate questa fase.

    Nota

    Per accedere alle risorse del Portale clienti di Red Hat è necessario accedere al Portale clienti usando le credenziali necessarie.
  3. Sull'albero del file sulla sinistra, selezionare file di log e successivamente fare clic sul nome del file.
  4. Fare clic su Seleziona file per selezionare il file e visualizzarlo. Ora sarà possibile visualizzare il contenuto del file di log in una finestra separata.
  5. Evidenziare le sezioni di testo del file di log. Questa operazione attiverà il pulsante Diagnostica Red Hat.
  6. Selezionare Diagnostica Red Hat. Così facendo verranno inviate le informazioni rilevanti al Portale clienti di Red Hat. Questo processo fornirà le soluzioni che corrispondono il più possibile alle informazioni fornite del log interessato.
  7. Se una delle soluzioni disponibili:
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17.1.3. Visualizzazione dei casi esistenti con il supporto tramite il Red Hat Access Plugin

Per visualizzare i casi esistenti con il supporto dal Red Hat Satellite Server:
  1. Nell'angolo in alto sulla destra, selezionare Red Hat AccessSupportoI miei casi.
  2. Selezionare Log In nell'angolo sulla destra del pannello principale per eseguire l'accesso al Portale clienti di Red Hat. Se avete già eseguito l'accesso saltate questa fase.

    Nota

    Per accedere alle risorse del Portale clienti di Red Hat è necessario accedere al Portale clienti usando le credenziali necessarie.
  3. Andare alla ricerca del caso specifico selezionandolo dai casi esistenti:
    1. Fornendo una parola chiave o frase nel campo Cerca.
    2. Selezionando un Gruppo di casi specifico dall'elenco a tendina. I Gruppi di casi sono definiti all'interno del Portale clienti di Red Hat dalla organizzazione di appartenenza.
    3. Selezionando lo stato di un caso.
  4. Dai risultati disponibili, selezionare il caso specifico con il supporto e successivamente fare clic su ID caso.
Risultato:

Il caso sarà pronto alla visualizzazione.

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17.1.4. Modifica dei casi esistenti con il supporto tramite il Red Hat Access Plugin

Prerequisiti

Completare le istruzioni della sezione precedente.

È possibile aggiornare i casi tramite l'interfaccia web di Red Hat Satellite Server. Durante la visualizzazione del caso, individuare le sezioni contrassegnate come:
  • Allegati - per allegare un file locale del sistema. Per facilitarne l'identificazione aggiungere il nome del file.

    Nota

    I nomi dei file sono limitati a 80 caratteri. La dimensione massima del file per allegati caricati tramite web è di 250MB. Per file più grandi usare FTP.
  • Discussione caso - per aggiungere qualsiasi informazione rilevante da discutere con il Global Support Service. Fare clic su Aggiungi commento dopo aver aggiunto le informazioni nel campo.
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17.1.5. Creazione nuovi casi con il supporto tramite il Red Hat Access Plugin

  1. Nell'angolo in alto sulla destra, selezionare Red Hat AccessSupportoNuovo caso.
  2. Selezionare Log In nell'angolo sulla destra del pannello principale per eseguire l'accesso al Portale clienti di Red Hat. Se avete già eseguito l'accesso saltate questa fase.

    Nota

    Per accedere alle risorse del Portale clienti di Red Hat è necessario accedere al Portale clienti usando le credenziali necessarie.
  3. I campi Prodotto e Versione prodotto vengono popolati automaticamente. Inserire le informazioni nei campi richiesti:
    • Sommario - un breve sommario sul problema
    • Descrizione - una descrizione dettagliata del problema.

      Nota

      I consigli per possibili soluzioni saranno disponibili nel riquadro principale del sommario.
  4. Fate clic su Successivo.
  5. Sulla seconda schermata selezionare:
    • Severity - In base all'importanza del ticket può essere impostata su 4 (bassa), 3 (normale), 2 (alta> e 1 (urgente).
    • Gruppo del caso - In base a chi inviare la notifica sarà possibile associare i gruppi al caso. I gruppi possono essere selezionati in Red Hat Satellite. Usare il Portale clienti per la creazione dei Gruppi di casi.
  6. Allegare qualsiasi file necessario. Aggiungere una descrizione del file e selezionare Allega.
    Per controllare se le informazioni fornite siano rilevanti allegare l'utput dei seguenti comandi:
    # sosreport
    # foreman-debug
    

    Importante

    foreman-debug rimuove tutte le informazioni sulla sicurezza come password, token e chiavi durante la raccolta delle informazioni. Tuttavia il tarball può ancora contenere informazioni sensibili sul Red Hat Satellite Server. È consigliato inviare queste informazioni direttamente solo al destinatario desiderato.

    Nota

    I nomi dei file sono limitati a 80 caratteri. La dimensione massima del file per allegati caricati tramite web è di 250MB. Per file più grandi usare FTP.
  7. Selezionare il pulsante Invia.
Risultato:

Le informazioni verranno caricate sul Portale clienti insieme a un numero di riferimento del caso.

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Appendice A. Glossario dei termini

In questa documentazione vengono utilizzati i seguenti termini. La comprensione dei suddetti termini vi aiuterà a capire meglio il Red Hat Satellite 6.
Chiave di attivazione
Un token di registrazione usato in un file di kickstart per il controllo delle azioni durante la registrazione. Simili alle chiavi di attivazione in Red Hat Satellite 5, ma forniscono un insieme di funzioni poichè Puppet è in grado di controllare la gestione della configurazione e dei pacchetti dopo la registrazione.
Ambiente ciclo di vita dell'applicazione
Un Ambiente ciclo di vita dell'applicazione rappresenta una fase nel percorso di avanzamento del Software Development Life Cycle (SDLC). I percorsi di avanzamento sono anche conosciuti come percorsi di sviluppo. I contenuti come i pacchetti e moduli Puppet vengono spostati attraverso gli ambienti del ciclo di vita, attraverso la pubblicazione e l'avanzamento delle visualizzazioni del contenuto. Tutte le visualizzazioni avranno delle versioni, ciò significa che sarà possibile promuovere una versione specifica attraverso il percorso tipico di avanzamento, da un ambiente di sviluppo ad uno di prova fino ad arrivare a quello di produzione. La clonazione del canale implementa questo tipo di concetto in Red Hat Satellite 5.
Allega
Il processo di associazione di una sottoscrizione ad un host il quale permette di accedere al contenuto di un RPM.
Capsule
Un Capsule è un server aggiuntivo utilizzabile con Red Hat Satellite 6 il quale facilita la raccolta e distribuzione del contenuto, e offre al tempo stesso altri servizi localizzati (Puppet Master, DHCP, DNS, TFTP e altro).
Profilo di calcolo
I Profili di calcolo specificano gli attributi predefiniti per le nuove macchine virtuali su una risorsa.
Risorsa di calcolo
Una Risorsa di calcolo è una infrastruttura virtuale o cloud usata da Red Hat Satellite 6 per l'impiego di host e di sistemi. Esempi includono Red Hat Enterprise Virtualization Manager, OpenStack, EC2 e VMWare.
Contenuto
Il Contenuto include i pacchetti software (file RPM) e i moduli Puppet. Essi sono sincronizzati nella Libreria e promossi negli ambienti Ciclo di vita usando le Visualizzazioni del contenuto, rendendoli così disponibili agli host.
Content Delivery Network (CDN)
Il Content Delivery Network (CDN) è il meccanismo usato per rendere disponibile il contenuto di Red Hat in base alla posizione geografica. Per esempio, il contenuto sincronizzato da un Satellite in Europa, acquisisce il contenuto da un sorgente basato in Europa.
Visualizzazione del contenuto
Una Visualizzazione del contenuto rappresenta una definizione di contenuto in grado di combinare i prodotti, pacchetti e moduli Puppet con capacità di filtraggio intelligente e di creazione delle istantanee. Le visualizzazioni rappresentano un miglioramento della combinazione tra canali e clonazione di Red Hat Satellite 5.
External Node Classifier
Un External Node Classifier è un Puppet in grado di fornire dati aggiuntivi per un Puppet Master, da usare durante la configurazione degli host. Red Hat Satellite 6 si comporta come un External Node Classifier per un Puppet Master, in una implementazione Satellite.
Facter
Facter è un programma in grado di fornire le informazioni (eventi) sul sistema sul quale viene eseguito; per esempio, Facter è in grado di riportare la memoria totale, la versione del sistema operativo, l'architettura e altre informazioni. I moduli Puppet permettono di usare configurazioni specifiche in base ai dati dell'host resi disponibili da Facter.
Hammer
Hammer è uno strumento a linea di comando per Red Hat Satellite 6. Utilizzare Hammer per gestire Red Hat Satellite 6 come un CLI standard, per gli scirpt, anche attraverso una shell interattiva.
Hiera
Hiera è uno strumento di ricerca chiave/valore per i dati usati per la configurazione, il quale permette di mantenere i dati specifici al sito fuori dai manifesti puppet.
Host
Un Host indica qualsiasi sistema, fisico o virtuale, gestito da Red Hat Satellite 6.
Insieme di host
Un Insieme di host è equivalente ad un Gruppo di sistemi in Satellite 5, cioè, un gruppo definito dall'utente di uno o più host.
Gruppo host
Un Gruppo host è un modello per la compilazione di un host. Ciò include la visualizzazione del contenuto (il quale definisce i file RPM disponibili e i moduli Puppet), e le classi del Puppet da applicare (le quali determinano il software e la configurazione).
Posizione
Una Posizione è una raccolta di impostazioni predefinite e rappresenta una posizione fisica. Può essere nidificata per poter impostare una raccolta gerarchica di posizioni. Per esempio, è possibile impostare valori predefiniti per "Medio Oriente", e in modo più dettagliato "Tel Aviv", e può essere più specifico usando "Centro dati Est" e per finire "Rack 22".
Libreria
Una Libreria contiene ogni versione, inclusa l'ultimissima versione sincronizzata, del software implementato dall'utente. Per una Information Technology Infrastructure Library (ITIL) [1], ciò rappresenta una libreria multimediale definitiva [2] (precedentemente conosciuta come Libreria software definitiva).
Manifesto
Un Manifesto trasferisce le sottoscrizioni dal Portale clienti a Red Hat Satellite 6. Simile ai certificati usati con Red Hat Satellite 5.
Organizzazione
Una Organizzazione rappresenta un insieme di sistemi, contenuto e altre funzioni all'interno di una implementazione di Satellite 6.
Permesso
La possibilità di eseguire un'azione.
Prodotto
Un insieme di repository del contenuto. Possono essere prodotti di Red Hat o prodotti creati con un contenuto per la configurazione e software.
Avanzamento
L'atto di spostare una visualizzazione che comprende un contenuto software o per la configurazione, da un Ambiente Ciclo di vita dell'applicazione ad un altro, ad esempio da un ambiente di sviluppo a uno di QA e successivamente a quello di produzione.
Template di provisioning
Un Template di Provisioning è un modello definito dall'utente per i file di kickstart, snippet e altre azioni relative al provisioning. In Satellite 6 essi forniscono una funzione simile ai Profili kickstart e cobbler Snippet in Red Hat Satellite 5.
Pulp Node
Un Pulp Node è un componente del Capsule Server che esegue il mirror del contenuto. Simile al Red Hat Satellite 5 Proxy. La differenza sostanziale è che il contenuto può essere disponibile su Pulp Node prima di essere usato da un host.
Puppet Agent
Il Puppet Agent è un agent eseguito su un host in grado di applicare le modifiche sull'host stesso.
Puppet Master
Un Puppet Master è un componente del Capsule Server usato per rendere disponibili agli host i manifesti del Puppet, necessari per eseguire il Puppet Agent.
Repository
Un Repository fornisce lo storage per un insieme di contenuti. Per esempio, un repository YUM o Puppet.
Ruolo
Un Ruolo specifica un insieme di permessi applicabili ad un set di risorse, come ad esempio gli host.
Smart Proxy
Uno Smart Proxy è un componente del Capsule Server integrabile con i servizi esterni, come ad esempio DNS o DHCP.
Variabile smart
Una Variabile Smart è un valore della configurazione che controlla il comportamento della Classe del Puppet. Questo valore può essere impostato su un Host, Gruppo host, una Organizzazione o una Posizione.
Standard Operating Environment (SOE)
Uno Standard Operating Environment (SOE) è una versione controllata del sistema operativo sul quale vengono implementate le applicazioni.
Sottoscrizione
Le Sottoscrizioni rappresentano il mezzo attraverso il quale è possibile ricevere il contenuto e i servizi di Red Hat.
Sincronizzazione
La Sincronizzazione rappresenta quel processo di riproduzione del contenuto dalle risorse esterne alla Libreria di Red Hat Satellite 6.
Programmazione sincronizzazione
La Programmazione della sincronizzazione fornisce una esecuzione programata della sincronizzazione del contenuto.
Gruppo di utenti
Un Gruppo di utenti rappresenta un insieme di ruoli assegnabili ad un gruppo di utenti. Simile ad un Ruolo in Red Hat Satellite 5.
Utente
Rappresenta qualsiasi utente registrato e in grado di poter utilizzare Red Hat Satellite. L'autenticazione e l'autorizzazione sono resi possibili grazie a una logica interna, attraverso risorse LDAP esterne o utilizzando Kerberos.
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Appendice B. Diario delle Revisioni

Diario delle Revisioni
Revisione 1-12.1Wed Nov 26 2014Francesco Valente
Translation files synchronised with XML sources 1-12
Revisione 1-12Wed Nov 12 2014David O'Brien
Correto un errore in "Installazione e configurazione del Puppet Agent".
Revisione 1-11Mon Nov 10 2014Athene Chan
BZ#1161254 Aggiunta una nuova regola del firewall all'elenco delle regole, ora katello-installer può essere eseguito dopo l'installazione iniziale. Per impedire il verificarsi di errori le regole del firewall sono state spostate nelle sezioni "Configurazione di Red Hat Satellite".
BZ#1110837 Implementate le modifiche QE.
BZ#1152630 Aggiunti gli esempi sui comandi firewall-cmd di RHEL7 per i requisiti del firewall.
Revisione 1-10Fri Nov 7 2014Megan Lewis
BZ#1149145 Definita correttamente la differenza tra Tutti gli host e Host di contenuto, ora tutte le procedure indicano la sezione coretta.
Rimosse tutte le istanze senza spazi nei titoli.
Revisione 1-9Thu Nov 6 2014Athene Chan
BZ#1110837 Aggiunto un capitolo "Configurazione Identity Management" nella Guida per gli utenti (User Guide).
Revisione 1-8Thu Nov 6 2014Megan Lewis
BZ#1149144 Corrette alcune fasi per il rilevamento dei sistemi registrati utilizzando subscription-manager.
Revisione 1-7Thu Oct 30 2014Megan Lewis
Rimosso l'output del file d'aiuto.
Revisione 1-6Thu Oct 23 2014Megan Lewis
Implementate le modifiche suggerite dalla traduzione.
Revisione 1-5Fri Oct 3 2014Athene Chan
BZ#1140520 Modificate tutte le voci "ACME_Corporation" con la voce corretta per l'organizzazione predefinita "Organizzazione predefinita".
BZ#1141954 Aggiunti alcuni repository d'esempio alla sezione "Come abilitare i repository di Red Hat" e una nota su come abilitare i repository comuni di RH per i sistemi client.
BZ#1140722 Aggiunta una nota per evidenziare la necessità di cambiare il comando se il repository è diverso da quello del comando d'esempio.
Revisione 1-4Thu Oct 2 2014Megan Lewis
Implementate alcune modifiche sul brand.
Aggiunto il glossario dei termini nell'Appendice.
Revisione 1-3Wed Oct 1 2014Megan Lewis
Piccole modifiche in base ai commenti del processo di traduzione.
Revisione 1-2.01Fri Sep 12 2014Athene Chan
BZ#1140875 Aggiunte le regole del firewall dopo l'installazione di Satellite Server e Capsule Server.
Revisione 1-2Fri Sep 12 2014David O'Brien
Patch emesse per le voci "Red Hat" per soddisfare gli standard.
Revisione 1-1Thu Sep 11 2014Athene Chan
BZ#1140422 Modificati i nomi dei repository per Red Hat Satellite Server e Red Hat Satellite Capsule Server.
Revisione 1-0Tue 9 Sep 2014Megan Lewis
Versione Red Hat Satellite 6.0 GA.
Revisione 0-23Thu 21 Aug 2014Megan Lewis
BZ#1131654 - Rimosse informazioni opzionali dalla Fase 4 in 15.2.1. nella Procedura di backup di Red Hat Satellite.
BZ#1120722 - Corrette le informazioni relative alla nota nella Fase 2 in ⁠10.4.1. Registrazione di un host.
BZ#1131655 - Corretto il nome del database nelle sezioni 15.2.1. Procedura di backup di Red Hat Satellite e 15.2.2. Procedura di ripristino di Red Hat Satellite.
BZ#1131613 - Aggiunta la Sezione per la creazione di un backup in 1.3. Flusso di lavoro di Red Hat Satellite 6.
BZ#1131604 - Sezione 15.2.1 - Rimosso "/var/lib/katello" dall'elenco per il backup.
Revisione 0-22Fri 15 Aug 2014Megan Lewis
BZ#1120722 - Nota in ⁠10.4.1. Registrazione di un host corretta. Ora la nota si riferisce ad un host e non a un sistema.
BZ#1129841 - Aggiunta sezione 10.4.2. Installazione del Katello Agent.
BZ#1127285 - Aggiunto il prefisso all'url di base usato durante la registrazione dei client con i capsule.
BZ#1129578 - Rimosse le sezioni 3.3.3 e 3.3.4.
BZ#1104431 - Implementato il feedback per il Capitolo 1-3.
Informazioni aggiornate sulla gestione degli utenti e ruoli.
Informazioni aggiornate sull'utilizzo degli insiemi di host.
Revisione 0-21Tue 12 Aug 2014Athene Chan
BZ#1128872 - Rimosso carattere ; (punto e virgola) nella Tabella 9.1.
Revisione 0-20Fri 18 July 2014Athene Chan
BZ#1120713 - Corretta la sezione xml per impedire la presenza di errori di convalida.
Revisione 0-19Fri 11 July 2014Megan Lewis
BZ#1109747 - Aggiunte le informazioni relative ai manifesti delle sottoscrizioni e organizzazioni.
Revisione 0-18Thu 10 July 2014Athene Chan
BZ# 1117861 - Sezione 10.3.1 Corretto l'URL del certificato CA.
BZ#1104914 - Sezione 5 Implementazione parziale del feedback.
Revisione 0-17Wed 9 July 2014Megan Lewis
BZ#1116888 - Sezione 4.2.2.3 Riferimenti a Katello CLI corretti in Hammer CLI.
BZ#1116543 - Sezione 10.3.1 Corretto il nome dell'RPM.
BZ#1117503 - Sezione 5.3.1 Rimossa fase aggiuntiva.
Revisione 0-16Wed 25 Jun 2014Athene Chan
Preparazione del manuale alla versione Beta
Revisione 0-15Mon 11 Nov 2013Dan Macpherson
Correzione di piccoli errori.
Revisione 0-14Mon 11 Nov 2013Dan Macpherson
Preparazione per MDP2.
Revisione 0-13Wed 09 Oct 2013Dan Macpherson
Aggiunta tabella per la sincronizzazione delle directory del contenuto.
Revisione 0-12Wed 09 Oct 2013Dan Macpherson
Finalizzata l'implementazione della revisione per il QE
Revisione 0-11Tue 1 Oct 2013Athene Chan
BZ#887680 Piccole correzioni di battitura.
Revisione 0-10Mon 30 Sep 2013Dan Macpherson
Ricompilazione dopo la verifica degli errori.
Revisione 0-09Wed 18 Sep 2013Athene Chan
Corretti alcuni piccoli errori di tag
Revisione 0-08Tue 17 Sep 2013Athene Chan
BZ#956256, 969922, 864115 Implementati alcuni consigli alle informazioni presenti sulla User Guide.
Revisione 0-07Fri 13 Sep 2013Athene Chan
Aggiornata la versione del prodotto presente nel manuale.
Revisione 0-06Thu 12 Sep 2013Athene Chan
Piccole correzioni grammaticali.
Aggiunto il componente del manuale al file ent.
Revisione 0-05Thu 12 Sep 2013Athene Chan
BZ#1004566, 1004567, 1004568, 1004570, 1004571, 1004581, 1004586, 1004588, 1004590, 1004595, 1004597, 1004598, 1004600 Implementate nel manuale le modfiche relative al Controllo di qualità.
Revisione 0-04Mon 12 Aug 2013Dan Macpherson
Rimozione filigrana bozza.
Revisione 0-03Mon 12 Aug 2013Dan Macpherson
Creazione versione per la revisione tecnica.
Revisione 0-02Tue 28 May 2013Athene Chan
Creazione libro iniziale

Nota Legale

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