Red Hat Training
A Red Hat training course is available for Red Hat Enterprise Linux
DM Multipath
Red Hat Enterprise Linux 6
Configurazione e amministrazione di DM Multipath
Edizione 1
Sommario
Questa guida fornisce le informazioni relative all'uso del Device-Mapper Multipath di Red Hat Enterprise Linux 6.
Prefazione
Questa guida descrive il Device Mapper Multipath (DM-Multipath) di Red Hat Enterprise Linux per la versione Red Hat Enterprise Linux 6.
1. A chi è rivolto
Questo libro è rivolto agli amministratori che utilizzano un sistema operativo Linux. A tale scopo è necessario conoscere Red Hat Enterprise Linux.
2. Documentazione correlata
Per maggiori informazioni su come utilizzare Red Hat Enterprise Linux consultate le seguenti risorse:
- Installation Guide — Fornisce le informazioni rilevanti su come installare Red Hat Enterprise Linux 6.
- Deployment Guide — Fornisce le informazioni relative su come implementare, configurare ed amministrare Red Hat Enterprise Linux 6.
- Storage Administration Guide — Fornisce le informazioni relative su come gestire efficacemente i dispositivi di storage ed i file system su Red Hat Enterprise Linux 6.
Per maggiori informazioni su Red Hat Cluster Suite per Red Hat Enterprise Linux 6, consultate le seguenti risorse:
- Panoramica di High Availability Add-On — Fornisce una panoramica dettagliata sul Red Hat High Availability Add-On.
- Cluster Administration — Fornisce le informazioni sull'installazione, configurazione e gestione di High Availability Add-On.
- Logical Volume Manager Administration — Fornisce una descrizione del Logical Volume Manager (LVM), e le informazioni necessarie su come eseguire LVM in un ambiente clusterizzato.
- Global File System 2: Configurazione e amministrazione — Fornisce informazioni sull'installazione, configurazione e gestione del Red Hat GFS2 (Red Hat Global File System 2).
- Load Balancer Administration — Fornisce informazioni sulla configurazione dei sistemi ad elevate prestazioni e sui servizi con il Load Balancer Add-On, un insieme di conponenti software integrati i quali forniscono i Linux Virtual Servers (LVS) per il bilanciamento del carico IP su tutti i real server.
- Note di rilascio — Fornisce informazioni sulla release corrente dei prodotti di Red Hat.
La documentazione relativa al Red Hat Cluster Suite ed altre documentazioni di Red Hat sono disponibili in versione HTML, PDF, e RPM sul CD di documentazione di Red Hat Enterprise Linux ed online su http://docs.redhat.com/docs/en-US/index.html.
3. Abbiamo bisogno di commenti!
Se individuate degli errori di battitura o se pensate di poter contribuire al miglioramento di questa guida, contattateci subito. Inviate un report in Bugzilla: http://bugzilla.redhat.com/ sul componente Red Hat Enterprise Linux 6 e doc-DM_Multipath. Quando inviate un bug report assicuratevi di indicare l'identificatore del manuale:
rh-DM_Multipath(EN)-6 (2013-2-15T15:15)
Se inviate un suggerimento per contribuire al miglioramento della documentazione, cercate di essere il più specifici possibile. Se avete individuato un errore, indicate il numero della sezione e alcune righe di testo in modo da agevolare la ricerca dell’errore.
Capitolo 1. Device Mapper Multipathing
Il Device Mapper Multipathing (DM-Multipath) vi permette di configurare i percorsi I/O multipli tra i nodi del server e gli storage array in un dispositivo singolo. I suddetti percorsi I/O sono collegamenti SAN fisici che possono includere cavi, interruttori e controllori separati. Multipathing aggrega i percorsi I/O, creando un nuovo dispositivo con percorsi aggregati.
Questo capitolo fornisce un sommario delle nuove funzioni di DM-Multipath per la release iniziale di Red Hat Enterprise Linux 6. A seguire verrà fornita una panoramica dettagliata di DM Multipath e dei suoi componenti insieme ad una panoramica sulla sua impostazione.
1.1. Funzioni nuove e modificate
Questa sezione elenca le funzioni nuove e quelle modificate di DM-Multipath incluse con la release iniziale e quelle seguenti di Red Hat Enterprise Linux 6.
1.1.1. Funzioni nuove e modificate per Red Hat Enterprise Linux 6.0
Red Hat Enterprise Linux 6.0 include le modifiche e gli aggiornamenti relativi alle seguenti funzioni e documentazione.
- Per la release di Red Hat Enterprise Linux 6 la procedura per l'impostazione iniziale di DM-Multipath per una configurazione di base del failover è stata modificata. È ora possibile creare il file di configurazione DM-Multipath ed abilitare DM-Multipath con l'utilità
mpathconf
la quale è in grado di caricare anche il modulodevice-mapper-multipath
, avviare il demonemultipathd
ed impostarechkconfig
per l'avvio automatico del demone durante il processo d'avvio.Per informazioni sulla nuova procedura di impostazione consultare Sezione 3.1, «Come impostare un DM-Multipath». Per ulteriori informazioni sul comandompathconf
consultare la pagina manmpathconf
(5). - Red Hat Enterprise Linux 6 rende disponibile una nuova modalità per l'impostazione dei dispositivi multipath da impostare con il parametro del file di configurazione
find_multipaths
. Nelle versioni precedenti di Red Hat Enterprise Linux, multipath cercava sempre di creare un dispositivo multipath per ogni percorso non inserito esplicitamente nella blacklist. Con Red Hat Enterprise Linux 6 se il parametrofind_multipaths
è stato impostato suyes
, multipath creerà un dispositivo solo se viene soddisfatta una delle seguenti condizioni:- Sono presenti almeno due percorsi non inseriti nella blacklist con lo stesso WWID.
- L'utente forza manualmente la creazione del dispositivo specificandolo con il comando
multipath
. - Un percoso presenta lo stesso WWID di un dispositivo multipath precedentemente creato (anche se il dispositivo multipath in questione non è più esistente). Per informazioni sulla procedura da seguire se avete creato precedentemente i dispositivi multipath senza alcuna impostazione del parametro
find_multipaths
consulare Sezione 4.2, «File di configurazione - Blacklist».
Con questa funzione la maggior parte degli utenti multipath sarà in grado di scegliere automaticamente i percorsi corretti da convertire in dispositivi multipath senza modificare la blacklist.Per informazioni sul parametro di configurazionefind_multipaths
consultare Sezione 4.3, «File di configurazione - Defaults». - La release di Red Hat Enterprise Linux 6 fornisce due nuovi algoritmi del selettore del percorso per la determinazione del percorso da usare per una operazione I/O successiva:
queue-length
eservice-time
. L'algoritmoqueue-length
controlla la quantità di I/O rimanente per i percorsi e determina il percorso da utilizzare.service-time
invece controlla la quantità di I/O rimanente ed il carico di lavoro relativo dei percorsi per determinare il percorso da usare . Per maggiori informazioni sui parametri del selettore del percorso nel file di configurazione, consultare Capitolo 4, Il file di configurazione di DM-Multipath. - Con la release di Red Hat Enterprise Linux 6 le funzioni per la priorità non sono più programmi di chiamata. Al contrario essi sono oggetti condivisi dinamicamente come le funzioni del controllore dei percorsi. Il parametro
prio_callout
è stato sostituito daprio
. Per descrizioni relative alle funzioniprio
supportate consultare Capitolo 4, Il file di configurazione di DM-Multipath. - Con Red Hat Enterprise Linux 6 l'output del comando
multipath
è stato modificato. Per informazioni sull'output del comandomultipath
consultare Sezione 5.7, «Output del comando Multipath». - Nella release Red Hat Enterprise Linux 6 la posizione del file
bindings
di multipath è/etc/multipath/bindings
. - La release di Red Hat Enterprise Linux 6 fornisce tre nuovi parametri
predefiniti
all'interno del filemultipath.conf
:checker_timeout
,fast_io_fail_tmo
, edev_loss_tmo
. Per informazioni consultare Capitolo 4, Il file di configurazione di DM-Multipath. - Se l'opzione
user_friendly_names
è stata impostata suyes
all'interno del file di configurazione, il nome di un dispositivo multipath avrà il seguente formatompath
n. Per la release Red Hat Enterprise Linux 6 n rappresenta un carattere alfabetico, così facendo il nome di un dispositivo multipath saràmpatha
ompathb
. In precedenti versioni n era un valore intero.
1.1.2. Funzioni nuove e modificate per Red Hat Enterprise Linux 6.1
Red Hat Enterprise Linux 6.1 include le modifiche e gli aggiornamenti relativi alle seguenti funzioni e documentazione.
- Questo documento contiene ora un nuovo capitolo, Sezione 5.2, «Spostare i file system root da un dispositivo a percorso singolo ad un dispositivo Multipath».
- Questo documento contiene ora un nuovo capitolo, Sezione 5.3, «Come spostare i file system swap da un dispositivo con percorso singolo ad uno multipath».
1.1.3. Funzioni nuove e modificate di Red Hat Enterprise Linux 6.2
Red Hat Enterprise Linux 6.2 include le seguenti modifiche e gli aggiornamenti relativi alla documentazione ed alle funzioni.
- La release di Red Hat Enterprise Linux 6.2 fornisce un nuovo parametro
multipath.conf
,rr_min_io_rq
, nelle sezionidefaults
,devices
emultipaths
del filemultipath.conf
. Il parametrorr_min_io
non ha più alcun effeto in Red Hat Enterprise Linux 6.2. Per informazioni surr_min_io_rq
consultare Capitolo 4, Il file di configurazione di DM-Multipath. - Il parametro del file di configurazione
dev_loss_tmo
può essere ora impostato su infinito, così facendo verrà impostata la variabilesysfs
su 2147483647 secondi, o 68 anni. Per maggiori informazioni su questo parametro consultare Capitolo 4, Il file di configurazione di DM-Multipath. - Aggiornata la procedura descritta in Sezione 5.2, «Spostare i file system root da un dispositivo a percorso singolo ad un dispositivo Multipath».
1.1.4. Funzioni nuove e modificate di Red Hat Enterprise Linux 6.3
Red Hat Enterprise Linux 6.3 include le seguenti modifiche e gli aggiornamenti relativi alla documentazione ed alle funzioni.
- Il valore predefinito del parametro del file di configurazione
queue_without_daemon
viene impostato per default suno
. - Il valore predefinito del parametro del file di configurazione
max_fds
viene impostato per default sumax
. - È possibile ora configurare il parametro del file di configurazione
user_friendly_names
nelle sezionidefaults
,multipaths
edevices
del file di configurazionemultipath.conf
. - La sezione
defaults
del file di configurazionemultipath.conf
supporta un nuovo parametrohwtable_regex_match
.
Per maggiori informazioni sui parametri del file di configurazione consultate Capitolo 4, Il file di configurazione di DM-Multipath.
1.1.5. Funzioni nuove e modificate di Red Hat Enterprise Linux 6.4
Red Hat Enterprise Linux 6.4 include le seguenti modifiche e gli aggiornamenti relativi alla documentazione ed alle funzioni.
- Le sezioni
defaults
edevices
del file di configurazionemultipath.conf
supportano oraretain_attached_hardware_handler
ed il nuovo parametrodetect_prio
. Per informazioni sui parametri del file di configurazione consultare Capitolo 4, Il file di configurazione di DM-Multipath. - Questo documento include ora una nuova sezione Sezione 3.4, «Impostazione multipath nel file system initramfs».
1.2. Panoramica sul DM-Multipath
Il DM-Multipath può essere utilizzato per fornire:
- RidondanzaDM-Multipath permette il verificarsi di un failover in una configurazione attiva/passiva. In una configurazione attiva/passiva solo metà dei percorsi vengono usati in qualsiasi momento per I/O. Se un elemento di un percorso I/O (il cavo, l'interruttore o il controllore) fallisce, DM-Multipath si smista su di un percorso alternativo.
- Migliori prestazioniDM-Multipat può essere configurato in modalità attiva/attiva, dove I/O viene suddiviso tra i percorsi seguendo un ordine round-robin. In alcune configurazioni, DM-Multipath è in grado di rilevare il caricamento sui percorsi I/O e bilanciare dinamicamente il carico.
Figura 1.1, «Configurazione multipath attiva/passiva con un dispositivo RAID» mostra una configurazione attiva/passiva con due percorsi I/O dal server al dispositivo RAID. Sono presenti 2 HBA sul server, 2 interruttori SAN e 2 controllori RAID.
Figura 1.1. Configurazione multipath attiva/passiva con un dispositivo RAID
In questa configurazione è presente un percorso I/O che attraversa hba1, SAN1, ed il controllore 1, ed un secondo percorso I/O che attraversa hba2, SAN2, ed il controllore 2. Sono altresì presenti potenziali punti critici:
- errore HBA
- Errore cavo FC
- Errore interruttore SAN
- Errore porta controllore dell'array
Una volta configurato DM-Multipath, un errore in qualsiasi dei suddetti punti critici causerà lo smistamento di DM-Multipath su di un percorso I/O alternativo.
Figura 1.2, «Configurazione multipath attiva/passiva con due dispositivi RAID» mostra una configurazione attiva/passiva complessa con 2 HBA sul server, 2 interruttori SAN e 2 dispositivi RAID con 2 controllori RAID ciascuno.
Figura 1.2. Configurazione multipath attiva/passiva con due dispositivi RAID
Come per l'esempio mostrato in Figura 1.2, «Configurazione multipath attiva/passiva con due dispositivi RAID», sono presenti due percorsi I/O per ogni dispositivo RAID (proprio come riportato nell'esempio in Figura 1.1, «Configurazione multipath attiva/passiva con un dispositivo RAID»). Una volta configurato DM-Multipath, un errore in qualsiasi punto del percorso I/O ad uno dei dispositivi RAID causerà lo smistamento da parte di DM-Multipath su di un percorso I/O alternativo per quel dispositivo.
Figura 1.3, «Configurazione multipath attiva/attiva con un dispositivo RAID» mostra una configurazione attiva/attiva con 2 HBA sul server, 1 interruttore SAN e 2 controllori RAID. Sono presenti quattro percorsi I/O dal server al dispositivo di storage:
- da hba1 al controllere 1
- da hba1 al controllere 2
- da hba2 al controllere 1
- da hba2 al controllere 2
In questa configurazione l'I/O può essere suddiviso tra i quattro percorsi.
Figura 1.3. Configurazione multipath attiva/attiva con un dispositivo RAID
1.3. Supporto dello Storage Array
Per default DM-Multipath include il supporto per gli storage array più comuni che supportano DM-Multipath. I dispositivi supportati sono disponibili nel file
multipath.conf.defaults
. Se lo storage array supporta DM-Multipath e non è configurato per default in questo file, sarà necessario aggiungerlo al file di configurazione di DM-Multipath multipath.conf
. Per informazioni sul file di configurazione di DM-Multipath, consultate il Capitolo 4, Il file di configurazione di DM-Multipath.
Alcuni storage array richiedono una gestione speciale degli errori I/O e dello smistamento del percorso. Questi processi necessitano di moduli del kernel gestore hardware separati.
1.4. Componenti DM-Multipath
Tabella 1.1, «Componenti DM-Multipath». descrive i componenti di DM-Multipath.
Tabella 1.1. Componenti DM-Multipath
Componente | Descrizione |
---|---|
modulo del kernel dm_multipath | Instrada l'I/O e supporta il failover per i percorsi ed i gruppi del percorso. |
utilità mpathconf | Configura ed abilita il Device Mapper Multipathing. |
comando multipath | Elenca e configura i dispositivi multipath. Normalmente invocato da un programma udev ogni qualvolta viene aggiunto un dispositivo a blocchi. |
demone multipathd | Controlla i percorsi; poichè i percorsi possono fallire ma successivamente operare normalmente, esso è in grado di inizializzare gli interruttori del gruppo dei percorsi. Fornisce le modifiche interattive ai dispositivi multipath, e deve essere riavviato per qualsiasi modifica effettuata al file /etc/multipath.conf . |
comando kpartx | Crea i dispositivi del device mapper per le partizioni su di un dispositivo. È necessario utilizzare questo comando per le partizioni basate sul DOS con DM-MP. kpartx è presente col proprio pacchetto, ma il pacchetto device-mapper-multipath dipende da esso. |
1.5. Panoramica sull'impostazione di DM-Multipath
DM-Multipath include le impostazioni predefinite compilate, idonee per configurazioni multipath comuni. L'impostazione di DM-multipath è quasi sempre un processo molto semplice.
Di seguito viene riportata la procedura di base per la configurazione del sistema con DM-Multipath:
- Installare rpm
device-mapper-multipath
. - Creare il file di configurazione ed abilitare il multipathing con il comando
mpathconf
. È possibile avviare il demone di multipath con questo comando se non avete bisogno di modificare il file di configurazione. - Se necessario modificate il file di configurazione
multipath.conf
in modo da cambiare i valori predefiniti e salvare il file aggiornato. - Avviate il demone di multipath.
All'interno del Capitolo 3, Come impostare un DM-Multipath sono contenute le informazioni dettagliate per l'impostazione.
Capitolo 2. Dispositivi multipath
Senza DM-Multipath ogni percorso proveniente da un nodo del server per un controllore dello storage verrà considerato dal sistema come un dispositivo separato anche quando il percorso I/O collega il nodo del server al controllore. DM-Multipath fornisce un modo con il quale è possibile organizzare logicamente i percorsi I/O, attraverso la creazione di un dispositivo multipath singolo al di sopra dei dispositivi interessati.
2.1. Identificatori del dispositivo multipath
Ogni dispositivo multipath possiede un World Wide Identifier (WWID) unico ed immutabile. Per default il nome di un dispositivo multipath viene impostato seguendo il proprio WWID. Alternativamente potrete impostare l'opzione
user_friendly_names
nel file di configurazione di multipath, il quale imposta l'alias su di un nome unico del nodo con la seguente forma mpath
n
.
Per esempio, un nodo con due HBA collegato tramite un interrutore FC singolo ad un controllore dello storage con due porte, è in grado di visualizzare quattro dispositivi:
/dev/sda
, /dev/sdb
, dev/sdc
, e /dev/sdd
. DM-Multipath crea un dispositivo singolo con un WWID singolo il quale instrada nuovamente l'I/O ai suddetti dispositivi in base alla configurazione di multipath. Quando l'opzione di configurazione user_friendly_names
viene impostata su yes
, il nome del dispositivo multipath viene impostato su mpath
n
.
Quando nuovi dispositivi sono controllati da DM-Multipath essi saranno visibili in due posizioni diverse nella directory
/dev
directory: /dev/mapper/mpath
n
e /dev/dm-
n
.
- I dispositivi in
/dev/mapper
vengono creati durante il processo d'avvio. Usare i suddetti dispositivi per accedere ai dispositivi sui quali è stato eseguito multipath, per esempio durante la creazione dei volumi logici. - Qualsiasi dispositivo nel formato
/dev/dm-
n
sarà per un uso solo interno e non deve essere mai usato.
Per informazioni sui valori predefiniti della configurazione di multipath, incluso l'opzione di configurazione
user_friendly_names
, consultate la Sezione 4.3, «File di configurazione - Defaults».
È possibile impostare il nome di un dispositivo multipath su di un nome desiderato utilizzando l'opzione
alias
nella sezione multipaths
del file di configurazione di multipath. Per informazioni relative alla sezione multipaths
presente nel file di configurazione consultate la Sezione 4.4, «Attributi per la configurazione del dispositivo multipath».
2.2. Nomi conformi del dispositivo multipath in un cluster
Quando l'opzione di configurazione
user_friendly_names
è impostata su yes
, il nome del dispositivo multipath risulta essere unico. Tale opzione non garantisce una loro uniformità su tutti i nodi che utilizzano il dispositivo multipath. In modo simile se impostate l'opzione alias
per un dispositivo nella sezione multipaths
del file di configurazione multipath.conf
, il nome non sarà automaticamente uniforme su tutti i nodi del cluster. Ciò non dovrebbe causare alcun problema se utilizzate LVM durante la creazione dei dispositivi logici dal dispositivo multipath. Se avete la necessità di avere nomi uniformi del dispositivo multipath in ogni nodo del cluster, è consigliato non impostare l'opzione user_friendly_names
su yes
e non configurare gli alias per i dispositivi. Per impostazione predefinita se non impostate user_friendly_names
su yes
o se non configurate l'alias per un dispositivo, il nome del dispositivo sarà il WWID il quale sarà sempre lo stesso.
Se desiderate che i nomi user-friendly definiti dal sistema siano uniformi su tutti i nodi del cluster seguite la seguente procedura:
- Impostare tutti i dispositivi multipath su di una macchina.
- Disabilitare tutti i dispositivi multipath su altre macchine eseguendo i seguenti comandi:
#
service multipathd stop
#multipath -F
- Copiare il file
/etc/multipath/bindings
dalla prima macchina su tutte le altre macchine del cluster. - Abilitare nuovamente il demone
multipathd
su tutte le altre macchine nel cluster eseguendo il seguente comando:#
service mutipathd start
Se aggiungete un nuovo dispositivo sarà necessario ripetere questo processo.
In modo simile se configurate un alias per un dispositivo che desiderate uniforme su tutti i nodi nel cluster assicuratevi che il file
/etc/multipath.conf
sia lo stesso per ogni nodo presente nel cluster seguendo la procedura di seguito riportata:
- Configurare gli alias per i dispositivi multipath all'interno del file
multipath.conf
su di una macchina. - Disabilitare tutti i dispositivi multipath su altre macchine eseguendo i seguenti comandi:
#
service multipathd stop
#multipath -F
- Copiare il file
/etc/multipath.conf
dalla prima macchina su tutte le altre macchine presenti nel cluster. - Abilitare nuovamente il demone
multipathd
su tutte le altre macchine nel cluster eseguendo il seguente comando:#
service mutipathd start
Quando aggiungete un nuovo dispositivo sarà necessario ripetere questo processo.
2.3. Attributi del dispositivo multipath
In aggiunta alle opzioni
user_friendly_names
e alias
, un dispositivo multipath presenta numerosi attributi. È possibile modificare questi attributi per un dispositivio multipath specifico creando una voce per il dispositivo in questione nella sezione multipaths
del file di configurazione di multipath. Per informazioni relative alla sezione multipaths
presente nel file di configurazione consultate la Sezione 4.4, «Attributi per la configurazione del dispositivo multipath».
2.4. Dispositivi multipath nei volumi logici
Dopo la creazione dei dispositivi multipath sarà possibile utilizzare i nomi del dispositivo multipath in modo simile al nome del dispositivo fisico usato durante la creazione di un volume fisico LVM. Per esempio, se
/dev/mapper/mpatha
è il nome di un dispositivo multipath, il seguente comando contrassegna /dev/mapper/mpatha
come un volume fisico.
pvcreate /dev/mapper/mpatha
Durante la creazione di un gruppo di volumi LVM sarà possibile utilizzare il dispositivo fisico LVM risultante, in modo simile all'utilizzo di qualsiasi dispositivo fisico LVM.
Nota
Se desiderate creare un volume fisico LVM su di un intero dispositivo sul quale avete configurato le partizioni il comando
pvcreate
fallirà. Da notare che i programmi di installazione Anaconda e Kickstart creano tabelle di partizione vuote se non specificate il contrario per ogni dispositivo a blocchi. Se desiderate usare l'intero dispositivo e non una partizione sarà necessario rimuovere le partizioni esistenti dal dispositivo. Rimuovere le partizioni con i comandi kpartx -d
e fdisk
. Se il sistema presenta dispositivi a blocchi maggiori di 2TB, per rimuovere le partizioni sarà possibile usare il comando parted
.
Quando create un volume logico LVM il quale utilizza degli array multipath attivi/passivi come dispositivi fisici, sarà necessario includere i filtri all'interno di
lvm.conf
in modo da escludere i dischi che costituiscono i dispositivi multipath. Questo comportamento si verifica poichè se l'array modifica automaticamente il percorso attivo in passivo una volta ricevuto un segnale I/O, multipath eseguirà un failover ed un failback ogni qualvolta LVM esegue una scansione del percorso passivo se i dispositivi non sono filtrati. Per array attivi/passivi che richiedono un comando per modificare un percorso da passivo ad attivo, LVM stampa un messaggio di avvertimento al verificarsi di tale evento.
Per filtrare tutti i dispositivi SCSI nel file di configurazione LVM (
lvm.conf
), includere il seguente filtro nella sezione devices
del file.
filter = [ "r/block/", "r/disk/", "r/sd.*/", "a/.*/" ]
Capitolo 3. Come impostare un DM-Multipath
Questo capitolo riporta gli esempi passo-dopo-passo per la configurazione di DM-Multipath. Al suo interno sono contenute le seguenti procedure:
- Come impostare un DM-Multipath di base
- Ignorare i dischi locali
- Come aggiungere più dispositivi al file di configurazione
- Avvio multipath nel file system
initramfs
3.1. Come impostare un DM-Multipath
Prima d'impostare DM-Multipath sul vostro sistema, assicuratevi che il sistema stesso sia stato aggiornato ed includa il pacchetto
device-mapper-multipath
.
Impostare multipath con l'utilità
mpathconf
la quale crea il file di configurazione di multipath /etc/multipath.conf
.
- Se il file
/etc/multipath.conf
è già esistente l'utilitàmpathconf
lo modificherà. - Se il file
/etc/multipath.conf
non esiste, l'utilitàmpathconf
userà il file/usr/share/doc/device-mapper-multipath-0.4.9/multipath.conf
come file di inizio. - Se il file
/usr/share/doc/device-mapper-multipath-0.4.9/multipath.conf
non esiste l'utilitàmpathconf
creerà un nuovo file/etc/multipath.conf
.
Se non è necessario modificare il file
/etc/multipath.conf
sarà possibile impostare DM-Multipath per una configurazione di failover di base eseguendo il seguente comando. Questo comando abilita il file di configurazione di multipath ed avvia il demone multipathd
.
# mpathconf --enable --with_multipathd y
Se sarà necessario modificare il file
/etc/multipath.conf
prima di avviare il demone multipathd
usare la seguente procedura per impostare DM-Multipath per una configurazione di failover di base.
- Eseguire il comando
mpathconf
con l'opzione--enable
:#
mpathconf --enable
Per informazioni sulle opzioni aggiuntive del comandompathconf
consultare la pagina manmpathconf
o eseguire il comandompathconf
con l'opzione--help
.#
mpathconf --help
usage: /sbin/mpathconf <command> Commands: Enable: --enable Disable: --disable Set user_friendly_names (Default n): --user_friendly_names <y|n> Set find_multipaths (Default n): --find_multipaths <y|n> Load the dm-multipath modules on enable (Default y): --with_module <y|n> start/stop/reload multipathd (Default n): --with_multipathd <y|n> chkconfig on/off multipathd (Default y): --with_chkconfig <y|n> - Modificare il file
/etc/multipath.conf
se necessario. Le impostazioni predefinite per DM-Multipath sono compilate nel sistema e non necessitano di alcuna impostazione esplicita nel file/etc/multipath.conf
.Il valore predefinito dipath_grouping_policy
è impostato sufailover
, quindi in questo esempio non sarà necessario modificare il file/etc/multipath.conf
. Per informazioni su come modificare i valori all'interno del file di configurazione in valori diversi da quelli predefiniti, consultate il Capitolo 4, Il file di configurazione di DM-Multipath.La sezione predefinita iniziale del file di configurazione indica al sistema che i nomi dei dispositivi multipath devono avere il seguente formatompath
n; senza la suddetta impostazione verrà eseguito l'alias dei nomi dei dispositivi multipath con il WWID del dispositivo. - Se necessario, salvare il file di configurazione ed uscire dall'editor.
- Eseguite il seguente comando:
#
service multipathd start
Poichè il valore
user_friendly_name
è impostato all'interno del file di configurazione su yes
, i dispositivi multipath verranno creati come /dev/mapper/mpath
n. Per informazioni su come impostare il nome del dispositivo su di un alias da voi desiderato, consultate il Capitolo 4, Il file di configurazione di DM-Multipath.
Se non desiderate usare nomi user friendly eseguite il comando qui riportato:
# mpathconf --enable --user_friendly_names n
Nota
Se desiderate modificare il file di configurazione di multipath dopo aver avviato il demone multipath, eseguire il comando
service multipathd reload
per implementare le modifiche.
3.2. Ignorare i dischi locali durante la generazione dei dispositivi multipath
Alcune macchine sono dotate di schede SCSI locali per i propri dischi interni. Non è consigliato utilizzare DM-Multipath per i suddetti dispositivi. Se impostate il parametro di configurazione
find_multipaths
su yes
, non inserite nella blacklist i suddetti dispositivi. Per maggiori informazioni sul parametro di configurazione find_multipaths
consultate Sezione 4.3, «File di configurazione - Defaults».
Se il parametro di configurazione
find_multipaths
non è impostato su yes
sarà possibile utilizzare la seguente procedura per modificare il file di configurazione di multipath per ignorare i dischi locali durante la configurazione.
- Determinare quali sono i dischi interni e contrassegnateli per inserirli nella Blacklist.In questo esempio
/dev/sda
è il disco interno. Da notare che come originariamente configurato nel file di configurazione multipath, l'esecuzione dimultipath -v2
mostrerà il disco locale,/dev/sda
, all'interno della mappa di multipath.Per maggiori informazioni sull'output del comandomultipath
consultate la Sezione 5.7, «Output del comando Multipath».#
multipath -v2
create: SIBM-ESXSST336732LC____F3ET0EP0Q000072428BX1 undef WINSYS,SF2372 size=33 GB features="0" hwhandler="0" wp=undef `-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=undef |- 0:0:0:0 sda 8:0 [--------- device-mapper ioctl cmd 9 failed: Invalid argument device-mapper ioctl cmd 14 failed: No such device or address create: 3600a0b80001327d80000006d43621677 undef WINSYS,SF2372 size=12G features='0' hwhandler='0' wp=undef `-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=undef |- 2:0:0:0 sdb 8:16 undef ready running `- 3:0:0:0 sdf 8:80 undef ready running create: 3600a0b80001327510000009a436215ec undef WINSYS,SF2372 size=12G features='0' hwhandler='0' wp=undef `-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=undef |- 2:0:0:1 sdc 8:32 undef ready running `- 3:0:0:1 sdg 8:96 undef ready running create: 3600a0b80001327d800000070436216b3 undef WINSYS,SF2372 size=12G features='0' hwhandler='0' wp=undef `-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=undef |- 2:0:0:2 sdd 8:48 undef ready running `- 3:0:0:2 sdg 8:112 undef ready running create: 3600a0b80001327510000009b4362163e undef WINSYS,SF2372 size=12G features='0' hwhandler='0' wp=undef `-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=undef |- 2:0:0:3 sdd 8:64 undef ready running `- 3:0:0:3 sdg 8:128 undef ready running - Per evitare che il device mapper esegua la mappatura di
/dev/sda
nelle proprie mappe multipath, modificate la sezione della Blacklist del file/etc/multipath.conf
in modo da includere questo dispositivo. Anche se è possibile inserire nella blacklist il dispositivosda
utilizzando un tipo didevnode
, tale procedura non risulterà sicura poichè/dev/sda
potrebbe non essere uguale al momento del riavvio. Per inserire nella blacklist singoli dispositivi utilizzate il WWID del dispositivo in questione.Da notare che all'interno dell'output per il comandomultipath -v2
, il WWID del dispositivo/dev/sda
è SIBM-ESXSST336732LC____F3ET0EP0Q000072428BX1. Per inserire nella blacklist questo dispositivo includere quanto segue nel file/etc/multipath.conf
.blacklist { wwid SIBM-ESXSST336732LC____F3ET0EP0Q000072428BX1 }
- Dopo aver aggiornato il file
/etc/multipath.conf
è necessario indicare manualmente al demonemultipathd
di ricaricare il file. Il seguente comando ricarica il file/etc/multipath.conf
aggiornato.#
service multipathd reload
- Eseguire il seguente comando per rimuovere il dispositivo multipath:
#
multipath -f SIBM-ESXSST336732LC____F3ET0EP0Q000072428BX1
- Per controllare l'effetiva rimozione eseguire
multipath -ll
per mostrare la configurazione multipath corrente. Per informazioni sul comandomultipath -ll
consultare Sezione 5.8, «Interrogazioni multipath con il comando multipath».Per controllare che il dispositivo precedentemente inserito nella blacklist non sia stato inserito nuovamente nell'elenco eseguire il comandomultipath
come riportato nel seguente esempio. Il comandomultipath
viene impostato su di un livello di verbositàv2
se non specificate l'opzione-v
.#
multipath
create: 3600a0b80001327d80000006d43621677 undef WINSYS,SF2372 size=12G features='0' hwhandler='0' wp=undef `-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=undef |- 2:0:0:0 sdb 8:16 undef ready running `- 3:0:0:0 sdf 8:80 undef ready running create: 3600a0b80001327510000009a436215ec undef WINSYS,SF2372 size=12G features='0' hwhandler='0' wp=undef `-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=undef |- 2:0:0:1 sdc 8:32 undef ready running `- 3:0:0:1 sdg 8:96 undef ready running create: 3600a0b80001327d800000070436216b3 undef WINSYS,SF2372 size=12G features='0' hwhandler='0' wp=undef `-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=undef |- 2:0:0:2 sdd 8:48 undef ready running `- 3:0:0:2 sdg 8:112 undef ready running create: 3600a0b80001327510000009b4362163e undef WINSYS,SF2372 size=12G features='0' hwhandler='0' wp=undef `-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=undef |- 2:0:0:3 sdd 8:64 undef ready running `- 3:0:0:3 sdg 8:128 undef ready running
3.3. Configurazione dei dispositivi di storage
Per default DM-Multipath include il supporto per gli storage array più comuni che supportano DM-Multipath. I valori predefiniti di configurazione, incluso i dispositivi supportati, sono disponibili nel file
multipath.conf.defaults
.
Se è necessario aggiungere un dispositivo di storage non supportato per default come dispositivo multipath conosciuto, modificate il file
/etc/multipath.conf
ed inserite le informazioni del dispositivo appropriate.
Per esempio, per aggiungere informazioni sulle serie HP Open-V la voce somiglierà alla seguente, dove %n è il nome del dispositivo:
devices { device { vendor "HP" product "OPEN-V." getuid_callout "/lib/udev/scsi_id --whitelisted --device=/dev/%n" } }
Per maggiori informazioni sulla sezione
devices
del file di configurazione consultate la Sezione 4.5, «File di configurazione - Devices».
3.4. Impostazione multipath nel file system initramfs
È possibile eseguire l'impostazione di multipath nel file system
initramfs
. Dopo la sua configurazione ricompilare il file system initramfs
con i file di configurazione di multipath eseguendo il comando dracut
con le seguenti opzioni:
# dracut --force --add multipath --include /etc/multipath /etc/multipath
Se eseguite multipath dal file system
initramfs
ed apportate alcune modifiche ai file di configurazione sarà necessario ricompilare il file system initramfs
per poter implementare le modifiche.
Capitolo 4. Il file di configurazione di DM-Multipath
Per default DM-Multipath fornisce i valori di configurazione per gli utilizzi più comuni di multipath. In aggiunta, DM-Multipath include il supporto per gli storage array più comuni che supportano DM-Multipath. I valori di configurazione predefiniti ed i dispositivi supportati sono disponibili all'interno del file
/usr/share/doc/device-mapper-multipath-0.4.9/multipath.conf.defaults
.
Per annullare i valori di configurazione predefiniti di DM-Multipath modificare il file di configurazione
/etc/multipath.conf
. Se necessario aggiungere un array di storage al file di configurazione non supportato per impostazione predefinita.
Nota
È possibile eseguire l'impostazione di multipath nel file system
initramfs
. Se eseguite multipath dal file system initramfs
ed apportate qualsiasi modifica ai file di configurazione, per implementare le suddette modifiche sarà necessario ricompilare il file system initramfs
. Per informazioni sulla compilazione di initramfs
con multipath consultare Sezione 3.4, «Impostazione multipath nel file system initramfs».
Questo capitolo fornisce le informazioni sul processo di analisi e modifica del file
multipath.conf
. Esso include alcune sezioni sui seguenti argomenti:
- File di configurazione - Panoramica
- File di configurazione - Blacklist
- File di configurazione - Default
- File di configurazione - multipath
- File di configurazione - Dispositivi
Nel file di configurazione di multipath dovrete specificare solo le sezioni necessarie per la vostra configurazione, o se desiderate modificare i valori predefiniti specificati nel file
multipath.conf.defaults
. Se sono presenti alcune sezioni del file non rilevanti al vostro ambiente, o per i quali non desiderate sovrascrivere i valori predefiniti, lasciateli decommentati, come riportato nel file iniziale.
Il file di configurazione permette una sintassi regolare della descrizione.
Una versione del file di configurazione è disponibile in
/usr/share/doc/device-mapper-multipath-0.4.9/multipath.conf.annotated
.
4.1. Panoramica sul file di configurazione
Il file di configurazione di multipath è suddiviso nelle seguenti sezioni:
- blacklist
- Elenco di dispositivi specifici che non verranno considerati per multipath.
- blacklist_exceptions
- Elenca i candidati di multipath che altrimenti verrebbero inseriti all'interno della blacklist in base ai parametri della sezione relativa.
- defaults
- Impostazioni predefinite generali per DM-Multipath.
- multipaths
- Impostazioni per le caratteristiche dei dispositivi multipath individuali. Questi valori sovrascrivono i valori specificati nelle sezioni
defaults
edispositivi
del file di configurazione. - devices
- Impostazioni per i controllori dello storage individuali. Questi valori sovrascrivono i valori specificati nella sezione
defaults
del file di configurazione. Se state usando uno storage array non supportato per default, sarà necessario creare una sottosezionedevices
per il vostro array.
Quando il sistema determina gli attributi di un dispositivo multipath, esso controlla prima le impostazioni di multipath, successivamente le impostazioni di ogni dispositivo, e poi i valori predefiniti del sistema multipath.
4.2. File di configurazione - Blacklist
La sezione
blacklist
del file di configurazione di multipath specifica i dispositivi che non verranno utilizzati quando il sistema configura i dispositivi multipath. I dispositivi presenti all'interno della blacklist non verranno raggruppati all'interno di un dispositivo multipath.
Nelle versioni precedenti di Red Hat Enterprise Linux multipath cercava sempre di creare un dispositivo multipath per ogni percorso non inserito esplicitamente nella blacklist. Con Red Hat Enterprise Linux 6 se il parametro
find_multipaths
è stato impostato su yes
, multipath creerà un dispositivo solo se viene soddisfatta una delle seguenti condizioni:
- Sono presenti almeno due percorsi non inseriti nella blacklist con lo stesso WWID.
- L'utente forza manualmente la creazione del dispositivo specificando un dispositivo con il comando
multipath
. - Un percoso presenta lo stesso WWID di un dispositivo multipath precedentemente creato (anche se il dispositivo multipath in questione non è più esistente). Ogni qualvolta si crea un dispositivo multipath, multipath è in grado di ricordare il WWID del dispositivo in modo da creare automaticamente il dispositivo se rileva un percorso con quel WWID. Tale comportamento permette la scelta automatica da parte di multipath del percorso corretto da creare nei dispositivi multipath, senza modificarne la blacklist.Se in precedenza è stato creato un dispositivo mutipath senza usare il parametro
find_multipaths
e in un secondo momento avete impostato lo stesso parametro suyes
, allora sarà necessario rimuovere i WWID di qualsiasi dispositivo che non desiderate creare come multipath dal file/etc/multipath/wwids
. Di seguito è possibile visualizzare un esempio di file/etc/multipath/wwids
. I WWID sono delimitati da alcune barre (/):# Multipath wwids, Version : 1.0 # NOTE: This file is automatically maintained by multipath and multipathd. # You should not need to edit this file in normal circumstances. # # Valid WWIDs: /3600d0230000000000e13955cc3757802/ /3600d0230000000000e13955cc3757801/ /3600d0230000000000e13955cc3757800/ /3600d02300069c9ce09d41c31f29d4c00/ /SWINSYS SF2372 0E13955CC3757802/ /3600d0230000000000e13955cc3757803/
Con il parametro
find_multipaths
impostato su yes
sarà necessario inserire nella blacklist solo i dispositivi con percorsi multipli sui quali non desiderate avere multipath. Per questo motivo generalmente non sarà necessario inserire i dispositivi nella blacklist.
Se sarà necessario inserire i dispositivi all'interno della blacklist seguite il seguente criterio:
- In base al WWID, come descritto in Sezione 4.2.1, «Inserimento nella blacklist in base al WWID»
- In base al nome del dispositivo, come descritto in Sezione 4.2.2, «Inserimento nella blacklist in base al nome del dispositivo»
- Per tipologia, come descritto in Sezione 4.2.3, «Inserimento nella blacklist in base al tipo di dispositivo»
Per default una varietà di dispositivi vengono inseriti all'interno della blacklist. Per informazioni consultate la Sezione 4.2.2, «Inserimento nella blacklist in base al nome del dispositivo».
4.2.1. Inserimento nella blacklist in base al WWID
È possibile specificare i dispositivi individuali da inserire nella blacklist tramite il loro World-Wide IDentification, attraverso una voce
wwid
nella sezione blacklist
del file di configurazione.
Il seguente esempio mostra le righe all'interno del file di configurazione, in grado di inserire un dispositivo con un WWID di 26353900f02796769.
blacklist { wwid 26353900f02796769 }
4.2.2. Inserimento nella blacklist in base al nome del dispositivo
È possibile inserire nella blacklist i tipi di dispositivi in base al nome, così facendo essi non verranno raggruppati all'interno di un dispositivo multipath. Per fare questo specificare una voce
devnode
nella sezione blacklist
del file di configurazione.
Il seguente esempio mostra le righe all'interno del file di configurazione usate per inserire tutti i dispositivi SCSI nella blacklist, poichè prendono in considerazione tutti i dispositivi sd*.
blacklist { devnode "^sd[a-z]" }
Usare
devnode
nella sezione blacklist
del file di configurazione per specificare i dispositivi individuali da inserire nella blacklist, così facendo non sarà necessario specificare tutti i dispositivi con una tipologia ben precisa; tuttavia questa procedura non è consigliata. Se non mappato staticamente dalle regole udev
, non vi è alcuna garanzia che un dispositivo specifico avrà lo stesso nome al momento del riavvio. Per esempio, un nome del dispositivo potrebbe cambiare da /dev/sda
a /dev/sdb
.
Per default le seguenti voci
devnode
vengono compilate nella blacklist predefinita; i dispositivi inseriti nella blacklist dalle suddette voci non supportano generalmente DM-Multipath. Per abilitare il multipathing su qualsiasi di questi dispositivi, specificateli nella sezione blacklist_exceptions
del file di configurazione come descritto in Sezione 4.2.4, «Eccezioni della blacklist».
blacklist { devnode "^(ram|raw|loop|fd|md|dm-|sr|scd|st)[0-9]*" devnode "^hd[a-z]" }
4.2.3. Inserimento nella blacklist in base al tipo di dispositivo
È possibile specificare i dispositivi nella sezione
blacklist
del file di configurazione con una sezione device
. Nel seguente esempio vengono inseriti nella blacklist tutti i dispositivi IBM DS4200 HP.
blacklist { device { vendor "IBM" product "3S42" #DS4200 Product 10 } device { vendor "HP" product "*" } }
4.2.4. Eccezioni della blacklist
Usare la sezione
blacklist_exceptions
del file di configurazione per abilitare multipathing sui dispositivi inseriti nella blacklist per default.
Per esempio, se siete in possesso di un numero esteso di dispositivi e desiderate assegnare multipath ad un solo dispositivo (con un WWID di 3600d0230000000000e13955cc3757803), invece di inserire nella blacklist ogni singolo dispositivo ad eccezione di quello desiderato sarà possibile inserirli tutti e successivamente abilitare solo il dispositivo desiderato aggiungendo le seguenti righe sul file
/etc/multipath.conf
.
blacklist { wwid "*" } blacklist_exceptions { wwid "3600d0230000000000e13955cc3757803" }
Quando specificate i dispositivi all'interno della sezione
blacklist_exceptions
del file di configurazione, è necessario specificare le estensioni allo stesso modo con il quale sono state specificate all'interno della blacklist. Per esempio, una eccezione WWID non sarà applicata ai dispositivi specificati con una voce della blacklist devnode
, anche se il dispositivo è associato con il WWID. Similmente, le eccezioni devnode
sono applicate solo per le voci devnode
, e le eccezioni device
sono applicate solo alle voci device.
4.3. File di configurazione - Defaults
Il file di configurazione
/etc/multipath.conf
presenta una sezione defaults
la quale imposta il parametro user_friendly_names
su yes
nel modo seguente.
defaults { user_friendly_names yes }
Ciò sovrascrive il valore predefinito del parametro
user_friendly_names
.
Il file di configurazione include un template dei default della configurazione. Questa sezione è decommentata nel modo seguente.
#defaults { # udev_dir /dev # polling_interval 5 # path_selector "round-robin 0" # path_grouping_policy failover # getuid_callout "/lib/dev/scsi_id --whitelisted --device=/dev/%n" # prio const # path_checker directio # rr_min_io 1000 # rr_weight uniform # failback manual # no_path_retry fail # user_friendly_names no #}
Per sovrascrivere il valore predefintio per qualsiasi parametro di configurazione, è possibile copiare la riga rilevante da questo template all'interno della sezione
defaults
decommentandola. Per esempio, per sovrascrivere il parametro path_grouping_policy
in modo da avere multibus
invece del valore predefinito di failover
, copiare la riga appropriata dal template nella sezione iniziale defaults
del file di configurazione, e successivamente decommentatela nel modo seguente.
defaults { user_friendly_names yes path_grouping_policy multibus }
Tabella 4.1, «Default della configurazione multipath» descrive gli attributi impostati nella sezione
defaults
del file di configurazione multipath.conf
. Questi valori sono usati da DM-Multipath se non sovrascritti dagli attributi specificati all'interno delle sezioni devices
e multipaths
del file multipath.conf
.
Nota
Con la release Red Hat Enterprise Linux 6.0 i parametri
mode
, uid
, e gid
sono stati deprecati. I permessi per i dispositivi device-mapper (incluso le mappature mulitpath) vengono impostati seguendo regole udev
. A tale scopo è disponibile un modello di file in /usr/share/doc/device-mapper-version
chiamato 12-dm-permissions.rules
da posizionare in /etc/udev/rules.d
per implementare le modifiche.
Tabella 4.1. Default della configurazione multipath
Attributo | Descrizione | ||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
polling_interval | Specifica l'intervallo tra due controlli del percorso ed è espresso in secondi. Per percorsi che operano correttamente l'intervallo tra i controlli aumenterà progressivamente a (4 * polling_interval ). Il valore predefinito è 5. | ||||||||||
udev_dir | Specifica la directory dove vengono creati i nodi del dispositivo udev . Il valore predefinito è /udev . | ||||||||||
multipath_dir | Specifica la directory dove gli oggetti condivisi dinamici vengono archiviati. Il valore predefinito dipende dal sistema, in genere /lib/multipath . | ||||||||||
find_multipaths |
| ||||||||||
verbosity | La verbosità predefinita. I valori più alti aumentano il livello di verbosità. Livelli validi sono tra 0 e 6. Il valore predefinito è 2 . | ||||||||||
path_selector |
| ||||||||||
path_grouping_policy |
| ||||||||||
getuid_callout |
| ||||||||||
prio |
| ||||||||||
features | Le funzioni aggiuntive predefinite dei dispositivi multipath. La sola funzione esistente è queue_if_no_path , la quale risulta equivalente all'impostazione no_path_retry su queue . Per informazioni sulle possibili problematiche durante l'utilizzo consultare Sezione 5.6, «Problematiche con queue_if_no_path». | ||||||||||
path_checker |
| ||||||||||
failback |
| ||||||||||
rr_min_io | Specifica il numero delle richieste I/O per l'instradamento per un percorso, prima di smistarsi sul percorso successivo nel gruppo corrente. Questa impostazione è relativa solo ai sistemi con un kernel con una versione precedente a 2.6.31. I sistemi più recenti dovranno utilizzare rr_min_io_rq . Il valore predefinito è 1000. | ||||||||||
rr_min_io_rq | Specifica il numero delle richieste I/O per l'instradamento per un percorso, prima di smistarsi sul percorso successivo nel gruppo corrente, usando un device-mapper-multipath basato sulle richieste. Questa impostazione è relativa solo ai sistemi con un kernel corrente. Su sistemi con una versione precedente a 2.6.31 usare rr_min_io . Il valore predefinito è 1. | ||||||||||
rr_weight | Se impostato su priorities , invece di eseguire l'invio delle richieste rr_min_io ad un percorso, prima di indicare a path_selector di selezionare il percorso successivo, il numero di richieste da inviare viene determinato da rr_min_io moltiplicato la priorità del percorso, come determinato dalla funzione prio . Se impostato su uniform , tutti i pesi del percorso sono uguali. Il valore predefinito è uniform . | ||||||||||
no_path_retry |
| ||||||||||
user_friendly_names | Se impostato su yes il sistema dovrà utilizzare il file /etc/multipath/bindings per assegnare un alias unico e persistente al multipath, con un formato mpath n . Se impostato su no , il sistema deve utilizzare il WWID come alias per il multipath. In entrambi i casi qualsiasi cosa specificherete verrà sovrascritta da qualsiasi alias specifico al dispositivo specificato nella sezione multipaths del file di configurazione. Il valore predefinito è no . | ||||||||||
queue_without_daemon | Se impostato su no , il demone multipathd disabiliterà la messa in coda per tutti i dispositivi al momento dell'arresto. Il valore predefinito è no . | ||||||||||
flush_on_last_del | Se impostato su yes , il demone multipathd disabiliterà la messa in coda quando l'ultimo percorso per un dispositivo è stato cancellato. Il valore predefinito è no . | ||||||||||
max_fds | Imposta il numero massimo di descrittori di file che un dispositivo multipath o demone multipathd possono aprire. Ciò è equivalente al comando ulimit -n . Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 il valore predefinito è max il quale imposta un valore del limite del sistema usando /proc/sys/fs/nr_open . Per versioni precedenti se il suddetto valore non viene impostato, il numero massimo di descrittori dei file aperti verrà implementato usando il processo che esegue la chiamata; generalmente 1024. Per essere sicuri impostate il suddetto valore sul numero massimo di percorsi più 32, se quel valore è maggiore di 1024. | ||||||||||
checker_timeout | Il timeout da usare per i controllori del percorso che emettono i comandi SCSI con un timeout esplicito, in secondi. Il valore predefinito viene preso da sys/block/sdx/device/timeout . | ||||||||||
fast_io_fail_tmo | Il numero di secondi in attesa da parte di un livello SCSI dopo il rilevamento di un problema sulla porta remota FC, prima del fallimento dell'I/O dei dispositivi presenti sulla porta remota stessa. Questo valore dovrebbe essere più piccolo rispetto al valore di dev_loss_tmo . La sua impostazione su off disabilita il timeout. Il valore predefinito viene determinato dal sistema operativo. | ||||||||||
dev_loss_tmo | Il numero di secondi in attesa da parte di un livello SCSI dopo il rilevamento di un problema sulla porta remota FC, prima della sua rimozione dal sistema. La sua impostazione su infinito imposterà il suddetto valore su 2147483647 secondi o 68 anni. Il valore predefinito viene determinato dal sistema operativo. | ||||||||||
hwtable_regex_match |
| ||||||||||
retain_attached_hw_handler | (Red Hat Enterprise Linux Release 6.4 e versioni più recenti) Se questo parametro è stato impostato su yes e se il livello scsi presenta un gestore hardware sul dispositivo del percorso, multipath non forzerà il dispositivo ad usare l'hardware_handler specificato dal file mutipath.conf . Se il livello scsi non presenta alcun gestore hardware, multipath continuerà ad usare normalmente il proprio gestore. Il valore predefinito è no . | ||||||||||
detect_prio | (Red Hat Enterprise Linux Release 6.4 e versioni più recenti) Se questo parametro è stato impostato su yes multipath controllerà prima se il dispositivo supporta ALUA, se lo supporta, assegnerà automaticamente al dispositivo il prioritizer alua . Se al contrario il dispositivo non supporta AULA, esso determinerà il prioritizer normalmente. Il valore predefinito è no . |
4.4. Attributi per la configurazione del dispositivo multipath
Tabella 4.2, «Attributi di multipath» mostra gli attributi che potrete impostare nella sezione
multipaths
del file di configurazione multipath.conf
per ogni dispositivo multipath specifico. I suddetti attributi vengono applicati solo ad un multipath in particolare. I valori predefiniti vengono utilizzati da DM-Multipath e annullano gli attributi impostati nelle sezioni defaults
e devices
del file multipath.conf
.
Tabella 4.2. Attributi di multipath
Attributo | Descrizione | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
wwid | Spacifica il WWID del dispositivo multipath al quale sono applicabili gli attributi multipath . Questo parametro è abbligatorio per la sezione del file multipath.conf . | |||||||||
alias | Specifica il nome simbolico per il dispositivo multipath al quale sono applicabili gli attributi multipath . Se usate user_friendly_names non impostate questo valore su mpathn ; tale impostazione potrà entrare in conflitto con un nome 'user friendly' assegnato automaticamente, generando così nomi del nodo del dispositivo incorretti. | |||||||||
path_grouping_policy |
| |||||||||
path_selector |
| |||||||||
failback |
| |||||||||
prio |
| |||||||||
no_path_retry |
| |||||||||
rr_min_io | Specifica il numero delle richieste I/O per l'instradamento per un percorso, prima di smistarsi sul percorso successivo nel gruppo corrente. Questa impostazione è relativa solo ai sistemi con un kernel con una versione precedente a 2.6.31. I sistemi più recenti dovranno utilizzare rr_min_io_rq . Il valore predefinito è 1000. | |||||||||
rr_min_io_rq | Specifica il numero delle richieste I/O per l'instradamento per un percorso, prima di smistarsi sul percorso successivo nel gruppo corrente, usando un device-mapper-multipath basato sulle richieste. Questa impostazione è relativa solo ai sistemi con un kernel corrente. Su sistemi con una versione precedente a 2.6.31 usare rr_min_io . Il valore predefinito è 1. | |||||||||
rr_weight | Se impostato su priorities , invece di eseguire l'invio delle richieste rr_min_io ad un percorso, prima di indicare a path_selector di selezionare il percorso successivo, il numero di richieste da inviare viene determinato da rr_min_io moltiplicato la priorità del percorso, come determinato dalla funzione prio . Se impostato su uniform , tutti i pesi del percorso sono uguali. | |||||||||
flush_on_last_del | Se impostato su yes , multipathd disabiliterà la messa in coda quando l'ultimo percorso per un dispositivo è stato cancellato. | |||||||||
user_friendly_names | Se impostato su yes il sistema dovrà utilizzare il file /etc/multipath/bindings per assegnare un alias unico e persistente al multipath, con un formato mpath n . Se impostato su no , il sistema deve utilizzare il WWID come alias per il multipath. In entrambi i casi qualsiasi cosa specificherete verrà sovrascritta da qualsiasi alias specifico al dispositivo specificato nella sezione multipaths del file di configurazione. |
Il seguente esempio mostra gli attributi multipath specificati nel file di configurazione per due dispositivi multipath. Il primo dispositivo presenta un WWID di
3600508b4000156d70001200000b0000
ed un nome simbolico yellow
.
Il secondo dispositivo multipath nell'esempio presenta un WWID di
1DEC_____321816758474
ed un nome simbolico red
. In questo esempio gli attributi rr_weight
sono impostati su priorities
.
multipaths { multipath { wwid 3600508b4000156d70001200000b0000 alias yellow path_grouping_policy multibus path_selector "round-robin 0" failback manual rr_weight priorities no_path_retry 5 } multipath { wwid 1DEC_____321816758474 alias red rr_weight priorities } }
4.5. File di configurazione - Devices
Tabella 4.3, «Attributi del dispositivo» mostra gli attributi da impostare per ogni dispositivo di storage, nella sezione
devices
del file di configurazione multipath.conf
. I suddetti attributi vengono usati da DM-Multipath se non sono stati sovrascritti dagli attributi specificati nella sezione multipaths
del file multipath.conf
, per i percorsi che contengono il dispositivo. Essi sovrascrivono gli attributi impostati nella sezione defaults
del file multipath.conf
.
Numerosi dispositivi che supportano il multipathing sono inclusi per default in una configurazione multipath. I valori per i dispositivi supportati per default sono elencati nel file
multipath.conf.defaults
. Molto probabilmente non sarà necessario modificare i valori per questi dispositivi, ma se desiderate farlo sarà possibile sovrascrivere i valori predefiniti includendo una voce nel file di configurazione per il dispositivo che sovrascrive questi valori. È possibile copiare per il dispositivo i default di configurazione del dispositivo dal file multipath.conf.defaults
, e annullare i valori che desiderate modificare.
Per aggiungere un dispositivo in questa sezione del file di configurazione non configurata automaticamente per default, sarà necessario impostare i parametri
vendor
e product
. Questi valori sono disponibili su /sys/block/device_name>/device/vendor
e /sys/block/device_name>/device/model
, dove device_name è il dispositivo sul quale eseguire il multipath, come riportato nel seguente esempio:
#cat /sys/block/sda/device/vendor
WINSYS #cat /sys/block/sda/device/model
SF2372
I parametri aggiuntivi da specificare dipendono dal vostro dispositivo. Se il dispositivo è attivo/attivo, allora avrete bisogno d'impostare alcuni parametri aggiuntivi. A tal proposito potreste impostare
path_grouping_policy
su multibus
. Altri parametri da impostare potrebbero essere no_path_retry
e rr_min_io
, come descritto in Tabella 4.3, «Attributi del dispositivo».
Se il dispositivo è attivo/passivo, ma automaticamente smista il percorso con I/O sul percorso passivo, allora sarà necessario smistare la funzione del controllore, su una funzione non in grado d'inviare alcun segnale I/O al percorso per controllarne il suo funzionamento (in caso contrario il vostro dispositivo continuerà ad eseguire un failover). Ciò quasi sempre significa impostare
path_checker
su tur
; questo processo funziona per i dispositivi SCSI che supportano il comando Test Unit Ready.
Se il dispositivo necessita di un comando speciale per smistarsi da un percorso ad un altro, allora la configurazione di questo dispositivo per multipath richiederà un modulo del kernel gestore hardware. Il gestore hardware attuale è
emc
. Se non è sufficiente per il dispositivo, allora non sarà possibile configurare il dispositivo per multipath.
Tabella 4.3. Attributi del dispositivo
Attributo | Descrizione | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
rivenditore | Specifica il nome del rivenditore del dispositivo storage sul quale sono applicabili gli attributi device , per esempio COMPAQ . | |||||||||
prodotto | Specifica il nome del prodotto del dispositivo di storage sul quale sono applicabili gli attributi device , per esempio HSV110 (C)COMPAQ . | |||||||||
revisione | Specifica l'identificatore della revisione del prodotto del dispositivo di storage. | |||||||||
product_blacklist | Specifica l'espressione regolare usata per inserire i dispositivi nella blacklist in base al prodotto. | |||||||||
hardware_handler |
| |||||||||
path_grouping_policy |
| |||||||||
getuid_callout | Specifica il programma predefinito e gli argomenti da invocare per ottenere un identificatore del percorso unico. È necessario un percorso assoluto. | |||||||||
path_selector |
| |||||||||
path_checker |
| |||||||||
features | Funzioni aggiuntive dei dispositivi multipath. La sola funzione esistente è queue_if_no_path , la quale risulta equivalente all'impostazione no_path_retry su queue . Per informazioni sulle possibili problematiche durante l'utilizzo, consultare Sezione 5.6, «Problematiche con queue_if_no_path». | |||||||||
prio |
| |||||||||
failback |
| |||||||||
rr_weight | Se impostato su priorities , invece di eseguire l'invio delle richieste rr_min_io ad un percorso, prima di indicare a path_selector di selezionare il percorso successivo, il numero di richieste da inviare viene determinato da rr_min_io moltiplicato la priorità del percorso, come determinato dalla funzione prio . Se impostato su uniform , tutti i pesi del percorso sono uguali. | |||||||||
no_path_retry |
| |||||||||
rr_min_io | Specifica il numero delle richieste I/O per l'instradamento per un percorso, prima di smistarsi sul percorso successivo nel gruppo corrente. Questa impostazione è relativa solo ai sistemi con un kernel con una versione precedente a 2.6.31. I sistemi più recenti dovranno utilizzare rr_min_io_rq . Il valore predefinito è 1000. | |||||||||
rr_min_io_rq | Specifica il numero delle richieste I/O per l'instradamento per un percorso, prima di smistarsi sul percorso successivo nel gruppo corrente, usando un device-mapper-multipath basato sulle richieste. Questa impostazione è relativa solo ai sistemi con un kernel corrente. Su sistemi con una versione precedente a 2.6.31 usare rr_min_io . Il valore predefinito è 1. | |||||||||
fast_io_fail_tmo | Il numero di secondi in attesa da parte di un livello SCSI dopo il rilevamento di un problema sulla porta remota FC, prima del fallimento dell'I/O dei dispositivi presenti sulla porta remota stessa. Questo valore dovrebbe essere più piccolo rispetto al valore di dev_loss_tmo . La sua impostazione su off disabilita il timeout. | |||||||||
dev_loss_tmo | Il numero di secondi in attesa da parte di un livello SCSI dopo il rilevamento di un problema sulla porta remota FC, prima della sua rimozione dal sistema. La sua impostazione su infinito imposterà il suddetto valore su 2147483647 secondi o 68 anni. | |||||||||
flush_on_last_del | Se impostato su yes , il demone multipathd disabiliterà la messa in coda quando l'ultimo percorso per un dispositivo è stato cancellato. | |||||||||
user_friendly_names | Se impostato su yes il sistema dovrà utilizzare il file /etc/multipath/bindings per assegnare un alias unico e persistente al multipath, con un formato mpath n . Se impostato su no , il sistema deve utilizzare il WWID come alias per il multipath. In entrambi i casi qualsiasi cosa specificherete verrà sovrascritta da qualsiasi alias specifico al dispositivo specificato nella sezione multipaths del file di configurazione. Il valore predefinito è no . | |||||||||
retain_attached_hw_handler | (Red Hat Enterprise Linux Release 6.4 e versioni più recenti) Se questo parametro è stato impostato su yes e se il livello scsi presenta un gestore hardware sul dispositivo del percorso, multipath non forzerà il dispositivo ad usare l'hardware_handler specificato dal file mutipath.conf . Se il livello scsi non presenta alcun gestore hardware, multipath continuerà ad usare normalmente il proprio gestore. | |||||||||
detect_prio | (Red Hat Enterprise Linux Release 6.4 e versioni più recenti) Se questo parametro è stato impostato su yes multipath controllerà prima se il dispositivo supporta ALUA, se lo supporta, assegnerà automaticamente al dispositivo il prioritizer alua . Se al contrario il dispositivo non supporta AULA, esso determinerà il prioritizer normalmente. |
Il seguente esempio mostra una voce
device
nel file di configurazione di multipath.
# } # device { # vendor "COMPAQ " # product "MSA1000 " # path_grouping_policy multibus # path_checker tur # rr_weight priorities # } #}
Capitolo 5. Amministrazione e troubleshooting di DM-Multipath
Questo capitolo fornisce le informazioni su come amministrare il DM-Multipath su di un sistema in esecuzione. Esso include alcune sezioni sui seguenti argomenti:
- Ridimensionamento di un dispositivo online multipath
- Spostare il dispositivo root da un dispositivo a percorso singolo su un dispositivo multipath
- Spostare un dispositivo di swap da un dispositivo a percorso singolo su un dispositivo multipath
- Il demone multipath
- Problematiche con un numero molto grande di LUN
- Problematiche con queue_if_no_path
- output del comando
multipath
- Interrogazioni multipath con il comando
multipath
- opzioni del comando
multipath
- Interrogazioni multipath con il comando
dmsetup
- Troubleshooting con la console interattiva
multipathd
5.1. Ridimensionamento di un dispositivo multipath online
Per modificare la dimensione di un dispositivo multipath online usare la seguente procedura.
- Ridimensionare il dispositivo fisico.
- Utilizzare il seguente comando per trovare i percorsi per il LUN:
#
multipath -l
- Ridimensionare i percorsi. Per i dispositivi SCSI l'inserimento di 1 sul file
rescan
per il dispositivo causa una nuova scansione da parte del driver SCSI come nel seguente comando:#
echo 1 > /sys/block/device_name/device/rescan
- Ridimensionare il dispositivo di multipath eseguendo il comando multipathd resize:
#
multipathd -k'resize map mpatha'
- Ridimensionare il filesystem (assumendo che non si utilizzino partizioni LVM o DOS):
#
resize2fs /dev/mapper/mpatha
5.2. Spostare i file system root da un dispositivo a percorso singolo ad un dispositivo Multipath
Se avete installato il sistema su un dispositivo con percorso singolo e successivamente avete aggiunto un altro percorso al file system root, allora sarà necessario spostare il file system root su un dispositivo con percorsi multipli. Questa sezione documenta la procedura necessaria per spostare il file system su un dispositivo con percorsi multipli.
Dopo aver installato il pacchetto
device-mapper-multipath
eseguire la procedura di seguito riportata:
- Eseguire il seguente comando per creare il file di configurazione
/etc/multipath.conf
, caricare il modulo multipath ed impostarechkconfig
permultipathd
suon
:#
mpathconf --enable
Per maggiori informazioni sull'uso del comandompathconf
consultate la Sezione 3.1, «Come impostare un DM-Multipath». - Modificare le sezioni
blacklist
eblacklist_exceptions
del file/etc/multipath.conf
come descritto in Sezione 4.2, «File di configurazione - Blacklist». - Per confermare l'impostazione corretta del file di configurazione eseguire il comando
/sbin/multipath
con l'opzione-v3
per controllare se il demone multipath ha cercato di creare un dispositivo multipath sul dispositivo root. Questo comando fallirà poichè il dispositivo root è in esecuzione, ma l'output del comando dovrebbe mostrare il dispositivo root nell'elenco dei percorsi.Controllare la presenza all'interno dell'output del comando della riga con il seguente formato:WWID H:B:T:L devname MAJOR:MINOR
Per esempio, se il file system root è impostato susda
o su una delle sue partizioni, allora sarà possibile visualizzare una riga simile alla seguente:===== paths list ===== ... 1ATA WDC WD800JD-75MSA3 WD-WMAM9F 1:0:0:0 sda 8:0 ...
Più avanti nell'output sarà possibile visualizzare il dispositivo root assegnato ad un dispositivo multipath:time | devname: ownership set to mpathdev
Per esempio, l'output potrebbe apparire nel modo seguente:Jun 14 06:48:21 | sda: ownership set to mpatha
È possibile visualizzare un avviso relativo al fallimento del comando durante la creazione del dispositivo multipath, con una riga avente un formato simile:time | mpathdev: domap (0) failure for create/reload map
Nell'esempio sopra riportato sarà presente all'interno dell'output del comando la seguente riga:Jun 14 06:48:21 | mpatha: domap (0) failure for create/reload map
- Per compilare nuovamente il file system
initramfs
conmultipath
, eseguiredracut
con le seguenti opzioni:#
dracut --force --add multipath --include /etc/multipath /etc/multipath
- Se il dispositivo root non è un volume LVM ed è stato montato in base al nome del dispositivo, per smistarsi sul nome del dispositivo multipath appropriato sarà necessario modificare il file
fstab
. Se il dispositivo root è un dispositivo LVM o è stato montato in base all'UUID o altro, allora questa fase non sarà necessaria.- Usare la procedura descritta nella Fase 3 relativa all'esecuzione del comando
/sbin/multipath
con-v3
per determinare il WWID del dispositivo root. - Impostare un alias per il dispositivo root nel file
/etc/multipath.conf
:multipaths { multipath { wwid WWID_of_root_device alias rootdev } }
- Modificare
/etc/fstab
e sostituite il percorso del dispositivo vecchio per il dispositivo root con il dispositivo multipath.Per esempio se in possesso della seguente voce nel file/etc/fstab
:/dev/sda1 / ext4 defaults 1 1
Modificare la voce in questione nel modo seguente:/dev/mapper/rootdev / ext4 defaults 1 1
Sarà necessario modificare il file/etc/fstab
, il file/etc/grub/grub.conf
ed il parametro root daroot=/dev/sda1
aroot=/dev/mapper/rootdev
.Il seguente esempio mostra la voce del filegrub.conf
prima del modifica.title Red Hat Enterprise Linux FoundationServer (2.6.32-71.24.1.el6.x86_64) root (hd0,0) kernel /vmlinuz-2.6.32-71.24.1.el6.x86_64 ro root=/dev/sda1 rd_NO_LUKS rd_NO_MD rd_NO_DM LANG=en_US.UTF-8 SYSFONT=latarcyrheb-sun16 KEYTABLE=us console=ttyS0,115200n8 crashkernel=auto initrd /initramfs-2.6.32-71.24.1.el6.x86_64.img
Il seguente esempio mostra la voce del filegrub.conf
dopo la modifica.title Red Hat Enterprise Linux FoundationServer (2.6.32-71.24.1.el6.x86_64) root (hd0,0) kernel /vmlinuz-2.6.32-71.24.1.el6.x86_64 ro root=/dev/mapper/rootdev rd_NO_LUKS rd_NO_MD rd_NO_DM LANG=en_US.UTF-8 SYSFONT=latarcyrheb-sun16 KEYTABLE=us console=ttyS0,115200n8 crashkernel=auto initrd /initramfs-2.6.32-71.24.1.el6.x86_64.img
- Arrestate la macchina.
- Configurare l'interruttore FC in modo tale che altri percorsi siano visibili alla macchina.
- Avviare la macchina.
- Controllate se il file system root ('/') è sul dispositivo multipath.
5.3. Come spostare i file system swap da un dispositivo con percorso singolo ad uno multipath
Per impostazione predefinita i dispositivi di swap sono impostati come volumi logici e non necessitano di alcuna configurazione speciale se li configurate come dispositivi multipath. Per fare questo è necessario impostare multipathing sui volumi fisici che costituiscono il gruppo di volumi logici. Se il dispositivo di swap non è un volume LVM ed è montato in base al nome del dispositivo, allora sarà necessario modificare il file
fstab
per smistarsi sul nome del dispositivo multipath appropriato.
- Determinare il numero WWID del dispositivo swap eseguendo il comando
/sbin/multipath
con l'opzione-v3
. L'output del comando dovrebbe mostrare il dispositivo swap all'interno dell'elenco dei percorsi.Andate alla ricerca all'interno dell'output del comando della riga avente il seguente formato la quale mostrerà il dispositivo di swap:WWID H:B:T:L devname MAJOR:MINOR
Per esempio, se il file system swap è stato impostato susda
o su una delle sue partizioni, allorà potrete visualizzare una riga simile alla seguente:===== paths list ===== ... 1ATA WDC WD800JD-75MSA3 WD-WMAM9F 1:0:0:0 sda 8:0 ...
- Impostate un alias per il dispositivo swap nel file
/etc/multipath.conf
:multipaths { multipath { wwid WWID_of_swap_device alias swapdev } }
- Modificare
/etc/fstab
e sostituite il percorso del dispositivo vecchio per il dispositivo root con il dispositivo multipath.Per esempio se in possesso della seguente voce nel file/etc/fstab
:/dev/sda2 swap ext4 defaults 0 0
Modificare la voce in questione nel modo seguente:/dev/mapper/swapdev swap ext4 defaults 0 0
5.4. Il demone di Multipath
Se si verifica un problema durante l'implementazione di una configurazione di multipath, assicuratevi che il demone di multipath sia in esecuzione come descritto in Capitolo 3, Come impostare un DM-Multipath. Il demone
multipathd
deve essere in esecuzione per poter utilizzare i dispositivi con percorsi multipli.
5.5. Problematiche con un numero molto grande di LUN
Con l'aggiunta di un gran numero di LUN in un nodo e con l'utilizzo di dispositivi con percorsi multipli, è possibile aumentare in modo significativo il tempo necessario per la creazione dei nodi del dispositivo da parte del device manager
udev
. Se si verifica il suddetto problema sarà possibile apportare una correzione cancellando la seguente riga in /etc/udev/rules.d/40-multipath.rules
:
KERNEL!="dm-[0-9]*", ACTION=="add", PROGRAM=="/bin/bash -c '/sbin/lsmod | /bin/grep ^dm_multipath'", RUN+="/sbin/multipath -v0 %M:%m"
Questa riga causa l'esecuzione da parte del device manager
udev
di multipath
ogni qualvolta si aggiunge il dispositivo a blocchi in un nodo. Anche rimuovendo la suddetta riga, il demone multipathd
continuerà a creare automaticamente i dispositivi con percorsi multipli, e multipath
verrà ancora invocato durante il processo d'avvio per i nodi con file system root multipathed. Così facendo i dispositivi con percorsi multipli non verranno creati automaticamente quando il demone multipathd
non è in esecuzione, ciò non dovrebbe rappresentare alcun problema per la maggioranza di utenti multipath.
5.6. Problematiche con queue_if_no_path
Se
features "1 queue_if_no_path"
è stato specificato all'interno del file /etc/multipath.conf
, qualsiasi processo che emette I/O si arresterà fino a quando non verranno ripristinati uno o più percorsi. Per evitare questo problema impostare il parametro no_path_retry
N
all'interno del file /etc/multipath.conf
(dove N
rappresenta il numero di volte il sistema deve riprovare un percorso).
Quando impostate il parametro
no_path_retry
rimuovete l'opzione features "1 queue_if_no_path"
dal file /etc/multipath.conf
. Se tuttavia state usando un dispositivo multipath per il quale è stata impostata l'opzione features "1 queue_if_no_path"
come default, come nel caso di numerosi dispositivi SAN, sarà necessario aggiungere esplicitamente features "0"
per sovrascrivere questa impostazione predefinita. Per tale operazione copiare la sezione dei dispositivi esistenti per il dispositivo da /usr/share/doc/device-mapper-multipath-0.4.9/multipath.conf.defaults
in /etc/multipath.conf
modificandolo in base alle esigenze.
Se è necessario utilizzare l'opzione
features "1 queue_if_no_path"
ma avete riscontrato il problema di seguito riportato, utilizzate il comando dmsetup
per modificare la politica al momento dell'esecuzione per un LUN specifico (cioè, per il quale tutti i percorsi risultano non disponibili). Per esempio se si desidera modificare la politica sul dispositivo multipath mpathc
da "queue_if_no_path"
a "fail_if_no_path"
, eseguire il seguente comando.
dmsetup message mpathc 0 "fail_if_no_path"
È necessario specificare l'alias
mpath
n
e non il percorso.
5.7. Output del comando Multipath
Quando create, modificate o elencate un dispositivo multipath riceverete una stampa sull'impostazione corrente del dispositivo. Il formato è il seguente.
Per ogni dispositivo multipath:
action_if_any: alias (wwid_if_different_from_alias) dm_device_name_if_known vendor,product size=size features='features' hwhandler='hardware_handler' wp=write_permission_if_known
Per ogni gruppo del percorso;
-+- policy='scheduling_policy' prio=prio_if_known status=path_group_status_if_known
Per ogni percorso:
`- host:channel:id:lun devnode major:minor dm_status_if_known path_status online_status
Per esempio, l'output di un comando multipath potrebbe apparire nel modo seguente:
3600d0230000000000e13955cc3757800 dm-1 WINSYS,SF2372 size=269G features='0' hwhandler='0' wp=rw |-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=active | `- 6:0:0:0 sdb 8:16 active ready running `-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=enabled `- 7:0:0:0 sdf 8:80 active ready running
Se il percorso è attivo ed è pronto per l'I/O, lo stato del percorso è
ready
o ghost
. Se il percorso non è attivo, lo stato è faulty
o shaky
. Lo stato del percorso viene aggiornato periodicamente dal demone multipathd
in base all'intervallo definito nel file /etc/multipath.conf
.
Dal punto di vista del kernel lo stato relativo a dm è simile allo stato del percorso, esso presenta due opzioni:
failed
, analogo a faulty
, e active
il quale interessa tutti gli altri stati del percorso. Talvolta lo stato del percorso e quello relativo a dm di un dispositivo non corrispondono.
I possibili valori per
online_status
sono running
e offline
. Uno stato offline
significa che questo dispositivo SCSI è stato disabilitato.
Nota
Quando un dispositivo multipath è stato creato o modificato, lo stato del gruppo del percorso, il nome del dispositivo, i permessi di scrittura e lo stato dm non sono conosciuti. In aggiunta, le funzioni non sono sempre corrette.
5.8. Interrogazioni multipath con il comando multipath
Potrete utilizzare le opzioni
-l
e -ll
del comando multipath
per visualizzare la configurazione corrente di multipath. L'opzione -l
visualizza la tipologia di multipath in base alle informazioni in sysfs
e del device mapper. L'opzione -ll
visualizza le informazioni mostrate da -l
insieme ad altri componenti disponibili del sistema.
Quando visualizzate la configurazione di multipath sarà possibile specificare con l'opzione
-v
tre livelli verbosi del comando multipath
. Specificando -v0
non verrà riprodotto alcun output. Specificando -v1
verranno visualizzati solo i nomi multipath creati o modificati utilizzabili per altri tool, come ad esempio kpartx
. Specificando -v2
verranno visualizzati tutti i percorsi rilevati, i multipath e le mappe del dispositivo.
Il seguente esempio mostra l'output di un comando
multipath -l
.
# multipath -l
3600d0230000000000e13955cc3757800 dm-1 WINSYS,SF2372
size=269G features='0' hwhandler='0' wp=rw
|-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=active
| `- 6:0:0:0 sdb 8:16 active ready running
`-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=enabled
`- 7:0:0:0 sdf 8:80 active ready running
Il seguente esempio mostra l'output di un comando
multipath -ll
.
# multipath -ll
3600d0230000000000e13955cc3757801 dm-10 WINSYS,SF2372
size=269G features='0' hwhandler='0' wp=rw
|-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=enabled
| `- 19:0:0:1 sdc 8:32 active ready running
`-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=enabled
`- 18:0:0:1 sdh 8:112 active ready running
3600d0230000000000e13955cc3757803 dm-2 WINSYS,SF2372
size=125G features='0' hwhandler='0' wp=rw
`-+- policy='round-robin 0' prio=1 status=active
|- 19:0:0:3 sde 8:64 active ready running
`- 18:0:0:3 sdj 8:144 active ready running
5.9. Opzioni del comando Multipath
Tabella 5.1, «Opzioni utili del comando
multipath
» descrive alcune opzioni utili del comando multipath
.
Tabella 5.1. Opzioni utili del comando multipath
Opzione | Descrizione |
---|---|
-l | Visualizza la configurazione multipath corrente proveniente da sysfs ed il device mapper. |
-ll | Mostra la configurazione multipath corrente proveniente da sysfs , il device mapper, e tutti gli altri componenti disponibili sul sistema. |
-f device | Rimuove il dispositivo multipath indicato. |
-F | Rimuove tutti i dispositivi multipath non usati. |
5.10. Come determinare le voci del Device Mapper con il comando dmsetup
Potrete utilizzare il comando
dmsetup
per sapere quale voce del device mapper corrisponde ai dispositivi con percorsi multipli.
Il seguente comando visualizza tutti i dispositivi del device mapper insieme ai rispettivi numeri maggiori e minori. I numeri maggiori determinano il nome del dispositivo dm. Per esempio, un numero minore di 3 corrisponde al dispositivo multipathed
/dev/dm-3
.
# dmsetup ls
mpathd (253:4)
mpathep1 (253:12)
mpathfp1 (253:11)
mpathb (253:3)
mpathgp1 (253:14)
mpathhp1 (253:13)
mpatha (253:2)
mpathh (253:9)
mpathg (253:8)
VolGroup00-LogVol01 (253:1)
mpathf (253:7)
VolGroup00-LogVol00 (253:0)
mpathe (253:6)
mpathbp1 (253:10)
mpathd (253:5)
5.11. Troubleshooting con la console interattiva multipathd
Il comando
multipathd -k
è una interfaccia interattiva per il demone di multipathd
. Inserendo questo comando visualizzerete una console di multipath interattiva. Dopo aver inserito questo comando potrete inserire help
per ottenere un elenco dei comandi disponibili, mentre inserendo un comando interattivo o CTRL-D
potrete uscire.
La console interattiva di
multipathd
può essere usata per risolvere i problemi che potreste incontrare con il vostro sistema. Per esempio, la sequenza del comando di seguito riportato visualizza una configurazione multipath e le impostazioni predefinite prima di abbandonare la console.
#multipathd -k
> >show config
> >CTRL-D
La sequenza di seguito riportata assicura che multipath abbia implementato qualsiasi modifica nei confronti di
multipath.conf
,
#multipathd -k
> >reconfigure
> >CTRL-D
Utilizzate questa sequenza per esseri sicuri che il controllore delle patch funzioni correttamente.
#multipathd -k
> >show paths
> >CTRL-D
Appendice A. Diario delle Revisioni
Diario delle Revisioni | |||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Revisione 5.0-9.2.400 | 2013-10-31 | Rüdiger Landmann | |||||||||
| |||||||||||
Revisione 5.0-9.2 | Tue May 7 2013 | Francesco Valente | |||||||||
| |||||||||||
Revisione 5.0-9.1 | Wed Apr 17 2013 | Chester Cheng | |||||||||
| |||||||||||
Revisione 5.0-9 | Mon Feb 18 2013 | Steven Levine | |||||||||
| |||||||||||
Revisione 5.0-7 | Mon Nov 26 2012 | Steven Levine | |||||||||
| |||||||||||
Revisione 5.0-6 | Tue Nov 13 2012 | Steven Levine | |||||||||
| |||||||||||
Revisione 4.0-3 | Fri Jun 15 2012 | Steven Levine | |||||||||
| |||||||||||
Revisione 4.0-2 | Wed Apr 25 2012 | Steven Levine | |||||||||
| |||||||||||
Revisione 4.0-1 | Wed Mar 28 2012 | Steven Levine | |||||||||
| |||||||||||
Revisione 3.0-3 | Thu Dec 1 2011 | Steven Levine | |||||||||
| |||||||||||
Revisione 3.0-2 | Fri Oct 7 2011 | Steven Levine | |||||||||
| |||||||||||
Revisione 3.0-1 | Mon Sep 19 2011 | Steven Levine | |||||||||
| |||||||||||
Revisione 2.0-1 | Thu May 19 2011 | Steven Levine | |||||||||
| |||||||||||
Revisione 1.0-1 | Wed Nov 10 2010 | Steven Levine | |||||||||
|
Indice analitico
B
- blacklist
- dispositivi predefiniti, Inserimento nella blacklist in base al nome del dispositivo
- file di configurazione, File di configurazione - Blacklist
- nome del dispositivo, Inserimento nella blacklist in base al nome del dispositivo
- tipo di dispositivo, Inserimento nella blacklist in base al tipo di dispositivo
- WWID, Inserimento nella blacklist in base al WWID
C
- comando dmsetup, come determinare le voci del device mapper, Come determinare le voci del Device Mapper con il comando dmsetup
- comando kpartx , Componenti DM-Multipath
- comando mpathconf , Componenti DM-Multipath
- comando multipath , Componenti DM-Multipath
- interrogazioni, Interrogazioni multipath con il comando multipath
- opzioni, Opzioni del comando Multipath
- output, Output del comando Multipath
- comando multipathd start , Come impostare un DM-Multipath
- configurazione
- DM-Multipath, Come impostare un DM-Multipath
- configurazione attiva/attiva
- illustrazione, Panoramica sul DM-Multipath
- configurazione attiva/passiva
- definizione, Panoramica sul DM-Multipath
- illustrazione, Panoramica sul DM-Multipath
D
- demone di multipath (multipathd), Il demone di Multipath
- demone multipathd , Componenti DM-Multipath
- directory dev/mapper, Identificatori del dispositivo multipath
- dischi locali, ignora, Ignorare i dischi locali durante la generazione dei dispositivi multipath
- dispositivi
- dispositivi dm-n, Identificatori del dispositivo multipath
- dispositivi multipath, Dispositivi multipath
- volume fisico LVM, Dispositivi multipath nei volumi logici
- volumi logici, Dispositivi multipath nei volumi logici
- DM-Multipath
- componenti, Componenti DM-Multipath
- configurazione, Come impostare un DM-Multipath
- definizione, Device Mapper Multipathing
- dispositivi, Dispositivi multipath
- e LVM, Dispositivi multipath nei volumi logici
- failover, Panoramica sul DM-Multipath
- file di configurazione, Il file di configurazione di DM-Multipath
- impostazione, Come impostare un DM-Multipath
- impostazione, panoramica, Panoramica sull'impostazione di DM-Multipath
- nome del dispositivo, Identificatori del dispositivo multipath
- panoramica, Panoramica sul DM-Multipath
- ridondanza, Panoramica sul DM-Multipath
F
- failover, Panoramica sul DM-Multipath
- feedback
- informazioni sui contatti di questo manuale, Abbiamo bisogno di commenti!
- file di configurazione
- blacklist, File di configurazione - Blacklist
- panoramica, Panoramica sul file di configurazione
- parametro alias , Attributi per la configurazione del dispositivo multipath
- parametro checker_timeout , File di configurazione - Defaults
- parametro detect_prio , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath
- parametro dev_loss_tmo , File di configurazione - Defaults, File di configurazione - Devices
- parametro failback , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath, File di configurazione - Devices
- parametro fast_io_fail_tmo , File di configurazione - Defaults, File di configurazione - Devices
- parametro features , File di configurazione - Defaults, File di configurazione - Devices
- parametro flush_on_last_del , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath, File di configurazione - Devices
- parametro getuid_callout , File di configurazione - Defaults, File di configurazione - Devices
- parametro hardware_handler , File di configurazione - Devices
- parametro hwtable_regex_match , File di configurazione - Defaults
- parametro max_fds , File di configurazione - Defaults
- parametro no_path_retry , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath, File di configurazione - Devices
- parametro path_checker , File di configurazione - Defaults, File di configurazione - Devices
- parametro path_grouping_policy , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath, File di configurazione - Devices
- parametro path_selector , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath, File di configurazione - Devices
- parametro polling-interval , File di configurazione - Defaults
- parametro prio , File di configurazione - Defaults, File di configurazione - Devices
- parametro product , File di configurazione - Devices
- parametro product_blacklist , File di configurazione - Devices
- parametro queue_without_daemon , File di configurazione - Defaults
- parametro retain_attached_hw_handler , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath
- parametro revision , File di configurazione - Devices
- parametro rr_min_io , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath
- parametro rr_weight , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath, File di configurazione - Devices
- parametro udev_dir , File di configurazione - Defaults
- parametro user_friendly_names , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath, File di configurazione - Devices
- parametro vendor , File di configurazione - Devices
- parametro verbosity , File di configurazione - Defaults
- parametro wwid , Attributi per la configurazione del dispositivo multipath
- file lvm.conf , Dispositivi multipath nei volumi logici
- file multipath.conf, Supporto dello Storage Array, Il file di configurazione di DM-Multipath
- sezione blacklist_exceptions , Eccezioni della blacklist
- sezione defaults , File di configurazione - Defaults
- sezione dispositivi , File di configurazione - Devices
- sezione multipaths , Attributi per la configurazione del dispositivo multipath
- file multipath.conf.annotated , Il file di configurazione di DM-Multipath
- file multipath.conf.defaults , Supporto dello Storage Array, Il file di configurazione di DM-Multipath
- file system root, Spostare i file system root da un dispositivo a percorso singolo ad un dispositivo Multipath
- file system swap, Come spostare i file system swap da un dispositivo con percorso singolo ad uno multipath
- file system swap con percorsi multipli, Come spostare i file system swap da un dispositivo con percorso singolo ad uno multipath
- filesystem root con percorsi multipli, Spostare i file system root da un dispositivo a percorso singolo ad un dispositivo Multipath
- funzioni, nuove e modificate, Funzioni nuove e modificate
I
- impostazione
- DM-Multipath, Come impostare un DM-Multipath
- initramfs
- inizio multipath, Impostazione multipath nel file system initramfs
M
- modulo del kernel dm_multipath , Componenti DM-Multipath
- multipathd
- comando, Troubleshooting con la console interattiva multipathd
- console interattiva, Troubleshooting con la console interattiva multipathd
N
- nome del dispositivo, Identificatori del dispositivo multipath
P
- pacchetto /etc/multipath.conf , Come impostare un DM-Multipath
- pacchetto device-mapper-multipath , Come impostare un DM-Multipath
- panoramica
- funzioni, nuove e modificate, Funzioni nuove e modificate
- parametro alias , Attributi per la configurazione del dispositivo multipath
- file di configurazione, Identificatori del dispositivo multipath
- parametro checker_timeout , File di configurazione - Defaults
- parametro detect_prio , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath
- parametro dev_loss_tmo , File di configurazione - Defaults, File di configurazione - Devices
- parametro failback , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath, File di configurazione - Devices
- parametro fast_io_fail_tmo , File di configurazione - Defaults, File di configurazione - Devices
- parametro features , File di configurazione - Defaults, File di configurazione - Devices
- parametro flush_on_last_del, File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath, File di configurazione - Devices
- parametro getuid_callout , File di configurazione - Defaults, File di configurazione - Devices
- parametro hardware_handler , File di configurazione - Devices
- parametro hwtable_regex_match , File di configurazione - Defaults
- parametro max_fds, File di configurazione - Defaults
- parametro no_path_retry , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath, File di configurazione - Devices
- parametro path_checker , File di configurazione - Defaults, File di configurazione - Devices
- parametro path_grouping_policy , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath, File di configurazione - Devices
- parametro path_selector , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath, File di configurazione - Devices
- parametro polling_interval , File di configurazione - Defaults
- parametro prio , File di configurazione - Defaults, File di configurazione - Devices
- parametro product , File di configurazione - Devices
- parametro product_blacklist , File di configurazione - Devices
- parametro queue_without_daemon, File di configurazione - Defaults
- parametro retain_attached_hw_handler , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath
- parametro revision , File di configurazione - Devices
- parametro rr_min_io , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath
- parametro rr_weight , File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath, File di configurazione - Devices
- parametro udev_dir , File di configurazione - Defaults
- parametro user_friendly_names , Identificatori del dispositivo multipath, File di configurazione - Defaults, Attributi per la configurazione del dispositivo multipath, File di configurazione - Devices
- parametro vendor , File di configurazione - Devices
- parametro verbosity , File di configurazione - Defaults
- parametro wwid , Attributi per la configurazione del dispositivo multipath
R
- ridimensionamento di un dispositivo Multipath, Ridimensionamento di un dispositivo multipath online
S
- sezione blacklist_exceptions
- file multipath.conf , Eccezioni della blacklist
- sezione defaults
- file multipath.conf , File di configurazione - Defaults
- sezione dispositivi
- file multipath.conf , File di configurazione - Devices
- sezione multipaths
- file multipath.conf , Attributi per la configurazione del dispositivo multipath
- storage array
- supporto storage array, Supporto dello Storage Array
V
- volumi fisici LVM
- dispositivi multipath, Dispositivi multipath nei volumi logici
W
- World Wide Identifier (WWID), Identificatori del dispositivo multipath
Nota Legale
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