Red Hat Training
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Note di rilascio 6.3
Note di rilascio per Red Hat Enterprise Linux 6.3
Edizione 3
Sommario
Prefazione
Importante
Capitolo 1. Kernel
I target dm-thinp
, thin
e thin-pool
, forniscono un dispositivo device-mapper con capacità thin-provisioning e snapshot scalabile. Questa funzione è disponibile come Anteprima di tecnologia. Per maggiori informazioni sul thin-provisioning di LVM consultare Capitolo 9, Storage. BZ#723018
Con il driver lpfc
l'interfaccia sysfs
mbox
viene deprecata poichè non è più utilizzata dagli strumenti Emulex. Alla esecuzione di operazioni di lettura e scrittura viene ritornato solo il simbolo -EPERM
(Operazione non permessa). BZ#738037
Per un elenco completo di target Kdump supportati (cioè target utilizzabili da kdump per il dump di un vmcore), consultare il seguente articolo di Kbase: https://access.redhat.com/knowledge/articles/41534. BZ#743610
Red Hat Enterprise Linux 6.3 aggiunge il supporto per le opzioni di montaggio per limitare l'accesso alle directory /proc/<PID>/
. Una delle nuove opzioni è hidepid=
ed il suo valore definisce la quantità di informazioni fornita agli utenti non proprietari. L'opzione gid=
definisce un gruppo che raccoglie le informazioni su tutti i processi. Gli utenti non fidati, e cioè coloro che non monitorano i compiti nel sistema, non devono essere aggiunti al gruppo.
È stato aggiunto il supporto per il flag O_DIRECT
per i file presenti in FUSE (Filesystem in Userspace). Il flag minimizza gli effetti cache dell'I/O da e per il file. In generale, utilizzando questo flag si avranno prestazioni più basse ma al tempo stesso il suo utilizzo sarà utile in determinate situazioni se ad esempio le applicazioni eseguono operazioni di caching.
Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 l'opzione di configurazione CONFIG_STRICT_DEVMEM
è abilitata per impostazione predefinita per l'architettura PowerPC. Questa opzione limita l'accesso al dispositivo /dev/mem
. Se questa opzione è disabilitata sarà permesso un accesso spazio utente a tutta la memoria, inclusa la memoria spazio utente e kernel. Un accesso non previsto della memoria (scrittura) potrebbe essere molto pericoloso. BZ#655689
Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 la capacità del timer ad alta definizione di rimappare i registratori HPET nella memoria di un processo dell'utente è stata abiliata.
Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 sono state applicate un certo numero di patch al kernel per migliorare le prestazioni generali e ridurre il tempo d'avvio su sistemi molto grandi (le patch sono state testate su di un sistema con 2048 core e 16 TB di memoria). BZ#635817
I processori Intel Core i5 e i7 (precedentemente conosciuti come Ivy Bridge) supportano una nuova istruzione rdrand
per la generazione rapida di numeri randomici. Il kernel presente in Red Hat Enterprise Linux 6.3 utilizza questa istruzione per una generazione veloce di numeri randomici. BZ#696442
Il Persistent storage (pstore
), una interfaccia del file system per il platform dependent persistent storage ora supporta UEFI. BZ#696383
È stato aggiunto un supporto per i file del container specifici alle CPU . Iniziando con i processori 15h della famiglia AMD, un container come ad esempio microcode_amd_fam15h.bin
viene ora caricato per la famiglia di processori precedentemente indicati. BZ#787698
Red Hat Enterprise Linux 6.3 include il supporto USB 3.0. BZ#738877
Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 il meccanismo di dumping del kernel kdump/kexec è abilitato per i sistemi IBM System z, insieme al meccanismo di dumping dell'hypervisor e IBM System z stand-alone. Il limite auto-reserve viene impostato su 4 Gb; per questo motivo il meccanismo kexec/kdump sarà abilitato su qualsiasi sistema IBM System z con più di 4 Gb di memoria.
..no such file or directory
/etc/kdump.conf
, system-config-kdump, o firstboot. BZ#738862
Il tracer della funzione ftrace permette ora ai moduli e a tutti gli utenti di utilizzare l'utilità di tracciamento della funzione ftrace. Per maggiori informazioni consultare le seguenti pagine man:
man trace-cmd-record man trace-cmd-stack
Durante l'analisi dei processi con più thread l'utilità ltrace trascurerà i thread diversi da quello principale. Poichè i thread condividono lo spazio dell'indirizzo, essi potranno essere interrotti da ltrace con il segnale SIGTRAP
. Red Hat Enterprise Linux 6.3 include i meccanismi di gestione dei punti di interruzione e di thread-awareness. Il supporto per l'analisi di processi multi-thread è ora alla pari con l'analisi di processi con thread singoli. BZ#742340
Il Cross Memory Attach fornisce un meccanismo per la riduzione del numero di copie dei dati necessarie per una comunicazione tra processi o tra nodi. In particolare ciò permette alle librerie MPI durante una comunicazione tra nodi, di eseguire una copia singola del messaggio e non una copia doppia tramite una memoria condivisa. Questa tecnica è stata implementata nel passato attraverso implementazioni multiple uniche basate sul driver. Questa implementazione introdotta con Red Hat Enterprise Linux 6.3, fornisce una soluzione generale per questa funzionalità. In aggiunta essa fornisce un livello di astrazione per gli utenti del driver del dispositivo che desiderano utilizzare queste funzioni senza dover modificare le implementazioni corrispondenti in presenza di modifiche nel sottosistema di gestione della memoria. BZ#739136
Per impostazione predefinita è stata ora abilitata l'opzione di configurazione CONFIG_VGA_SWITCHEROO
in modo da permettere lo smistamento tra due schede grafiche. BZ#632635
Capitolo 2. Driver del dispositivo
Il driver Brocade BFA Fibre Channel and FCoE non è più una Anteprima di tecnologia. Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 il driver BFA è completamente supportato. BZ#744301
Il driver Brocade BNA per i controllori Brocade 10Gb PCIe ethernet non è più una Anteprima di tecnologia. Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 il driver BNA è completamente supportato. BZ#744302
La funzionalità SR-IOV del driver Emulex be2net
è considerata una Anteprima di tecnologia con Red Hat Enterprise Linux 6.3. Per poter utilizzare l'ultimissima versione del supporto SR-IOV è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- Eseguire l'ultimissimo Emulex firmware (revision 4.1.417.0 o più recente).
- Il BIOS del sistema server deve supportare la funzionalità SR-IOV ed avere il supporto per la virtualizzazione per il Direct I/O VT-d.
- Usare la versione GA di Red Hat Enterprise Linux 6.3.
be2net
. BZ#602451
- Red Hat Enterprise Linux 6.3 include il driver
mtip32xx
il quale aggiunge supporto per le unità Micron RealSSD P320h PCIe SSD. BZ#658388 - Il driver
lpfc
per gli adattatori Emulex Fibre Channel Host Bus è stato aggiornato alla versione 8.3.5.68.2p. BZ#810522 - Il driver
mptfusion
è stato aggiornato alla versione 3.04.20. BZ#735895 bnx2fc
per il Broadcom NetXtreme II 57712 è stato aggiornato alla versione 1.0.11. BZ#813065- Il driver
qla2xxx
per QLogic Fibre Channel HBA è stato aggiornato alla versione 8.04.00.02.06.3-k. Grazie all'aggiornamento del driverqla2xxx
per Red Hat Enterprise Linux 6.3 ora è possibile utilizzare il codice comune nello SCSI mid-lyer che gestisce gli stati di coda piena ritornati da una porta di destinazione. In precedenza questo codice era situato all'interno del driverqla2xxx
. Per avere una compatibilità API sono presenti nel driver alcuni stub per i parametriql2xqfulltracking
eql2xqfullrampup
.Questo aggiornamento rende disponibile il supporto per ISP82xx e ISP83xx e la funzionalità di login dinamico. BZ#722295 qla4xxxx
è stato aggiornato alla versione 5.02.00.00.06.03-k1, e rende disponibile il supporto per la visualizzazione diport_state
,port_speed
, etargetalias
nel file systemsysfs
. BZ#722297- Il driver
megaraid
è stato aggiornato alla versione 00.00.06.14-rh1. BZ#749923 - Il driver
ipr
per IBM Power Linux RAID SCSI HBA è stato aggiornato per abilitare le funzioni SAS VRAID. BZ#738891 - Il driver
cciss
è stato aggiornato per aggiungere i controllori più vecchi alla blacklist di kdump. BZ#738930 - Il driver
hpsa
è stato aggiornato alla versione 2.0.2-4 per aggiungere i controllori più vecchi alla blacklist di kdump. BZ#785262 - Il driver
bnx2i
per Broadcom NetXtreme II iSCSI è stato aggiornato alla versione 2.7.2.1. BZ#740051 - Il driver
mpt2sas
è stato aggiornato alla versione 12.101.00.00, è ora possibile avere il supporto NUNA I/O il quale utilizza un supporto per la coda risposta-multipla di HBA. BZ#736229 - Il driver
mptsas
è stato aggiornato per aggiungere il seguente ID del dispositivo:SAS1068_820XELP
. BZ#735895 - Il driver Brocade BFA FC SCSI (
bfa
driver) è stato aggiornato. BZ#737727 - Il driver
be2iscsi
per i dispositivi ServerEngines BladeEngine 2 Open iSCSI è stato aggiornato. BZ#738043 - Il driver
ahci.c
è stato aggiornato in modo da aggiungere AHCI-mode SATA DeviceID per Intel DH89xxCC PCH. BZ#773295 - Il driver
isci
è stato aggiornato alla versione 1.1 in modo da avere le ultimissime correzioni, miglioramenti e supporto hardware di Intel. BZ#747533 - Il driver
isci sata
è stato aggiornato per aggiungere il supporto T10 DIF. BZ#805530 - I driver
libfc
,libfcoe
, efcoe
sono stati aggiornati per la correzione di diversi bug e per ulteriori miglioramenti. BZ#789086 - Il driver
libsas
è stato aggiornato. BZ#782929 - Il driver
qib
per TrueScale HCA è stato aggiornato. BZ#722308 - Il modulo
libata
è stato aggiornato per la correzione di alcuni bug. BZ#782929 - I segueti driver sono stati aggiornati all'ultimissima versione:
ahci
,md
/bitmap
,raid0
,raid1
,raid10
, eraid456
. BZ#747574 - Il driver
aacraid
è stato aggiornato alla versione 1.1-7[28000]. BZ#741724
- Il driver
netxen
per i dispositivi di rete NetXen Multi port (1/10) Gigabit è stato aggiornato alla versione 4.0.77 o maggiore. BZ#722304 - Il driver
bnx2x
è stato aggiornato alla versione 7.2.16 in modo da includere il supporto per la famiglia 578xx di chips. BZ#741676 - Il driver
be2net
per i dispositivi ServerEngines BladeEngine2 10Gbps è stato aggiornato alla versione 4.2.5.0r. BZ#773160 - Il driver
ixgbevf
è stato aggiornato alla versione 2.2.0-k in modo da includere le ultimissime correzioni, miglioramenti e supporto hardware. BZ#737717 - Il driver
cxgb4
per i controllori Chelsio Terminator4 10G Unified Wire Network è stato aggiornato. BZ#747141 - Il driver
cxgb3
per i dispositivi di rete della famiglia Chelsio T3 è stato aggiornato. BZ#747139 - Il driver
ixgbe
per i dispositivi di rete Intel 10 Gigabit PCI Express è stato aggiornato alla versione 3.6.7-k in modo da includere l'ultimissimo supporto hardware, miglioramenti e correzioni. BZ#737715 - Il driver
e1000e
per i dispositivi di rete Intel PRO/1000 è stato aggiornato. BZ#737713 - Il driver
e1000e
per i dispositivi di rete Intel PRO/1000 è stato aggiornato. BZ#737719 - Il driver
e100
è stato aggiornato. BZ#737718 - Il driver
enic
per i dispositivi ethernet Cisco 10G è stato aggiornato alla versione 2.1.1.35, con l'aggiunta del supporto SR-IOV. BZ#747384 - Il driver
igbvf
(Intel Gigabit Virtual Function Network driver) è stato aggiornato alla versione 2.0.1-k. BZ#737716 - Il driver
igb
per gli adattatori ethernet Intel Gigabit è stato aggiornato alla versione 3.2.10-k, e fornisce ora le correzioni, i miglioramenti ed il supporto hardware aggiornato. BZ#737714 - Il driver
bnx2
per i controllori ethernet NetXtreme II 1 Gigabit è stato aggiornato alla versione 1.0.11. BZ#813065 - Il driver
tg3
per i dispositivi ethernet Broadcom Tigon3 è stato aggiornato alla versione 3.120+. BZ#740052 - Il driver
qlcnic
per gli adattatori HP NC-Series QLogic 10 Gigabit Server è stato aggiornato alla versione 5.0.26. BZ#722299 - Il driver
bna
è stato aggiornato. BZ#737724 - Il driver
r8169
è stato aggiornato in modo da aggiungere un supporto per gli ultimissimi Realtek NIC (8168D/8168DP/8168E/8168EV) ed aumentare l'affidabilità dei NIC più vecchi. BZ#772565 - Il driver
qlge
è stato aggiornato alla versione 1.00.00.30. BZ#722307 - Il driver
cnic
è stato aggiornato alla versione 2.5.9, e permette di avere un miglior processo di ripristino dall'errore su dispositivi bnx2x, aggiunge un ripristino dall'errore di parità FCoE, migliora la quantità massima di sessioni FCoE, ed apporta altri miglioramenti. BZ#740048 - I driver
iwl6000
eiwlwifi
sono stati aggiornati in modo da aggiungere un supporto per la serie Intel Centrino Wireless-N 6235 di adattatori WiFi.iwlwifi
permette altresì di disabilitare la banda 5GHz.BZ#785997 - Il sottosistema wireless LAN è stato aggiornato. È stato introdotto ora l'API dello stato
dma_unmap
ed un nuovo file per l'intestazione del kernel:include/linux/pci-dma.h
. BZ#766952
- Il driver
i915
è stato aggiornato. - Diversi driver grafici sono stati aggiornati ed ora presentano il supporto DRM con versione 3.3-rc2. BZ#797142
- Il driver
Wacom
è stato aggiornato, il pacchetto wacompl è ora deprecato ed il pacchetto wdaemon è obsoleto. BZ#752642 - Il driver audio ALSA HDA è stato aggiornato per abilitare o migliorare il supporto per i nuovi chipset e HDA audio codec. BZ#760490
- Il driver btusb è stato aggiornato in modo da includere il supporto per il processore Broadcom BCM20702A0 single-chip bluetooth. BZ#746041
- Il driver
k10temp
del sistemahwmon
è stato aggiornato in modo da aggiungere il supporto per la famiglia AMD 12h/14h/15h di CPU. BZ#798209 - Il driver ALPS Touchpad è stato aggiornato per aggiungere il supporto per le versioni 3 e 4 del protocollo ALPS Touchpad, e per aggiungere il supporto per i touchpad con pulsanti a 4 direzioni. BZ#637229
- Il driver
jsm
è stato aggiornato in modo da aggiungere un Enhanced Error Handling (EEH). BZ#742551 - Il driver
mlx4_en
è stato aggiornato alla versione 2.0. 737661 738491 739139 749059 755741 756147 756392 - Il driver
mlx4_core
è stato aggiornato alla versione 1.1. 737661 738491 739139 749059 755741 756147 756392
Capitolo 3. Networking
Con Red Hat Enterprise Linux 6.3, l'utilità tc è stata aggiornata in modo da operare con le funzioni del kernel Quick Fair Scheduler (QFQ). Gli utenti posso ora trarre vantaggio dal nuovo metodo di messa in coda del traffico QFQ dello spazio utente. Questa funzione viene considerata una Anteprima di tecnologia. BZ#787637
Le utilità rdma_bw e rdma_lat (fornite dal pacchetto perftest) ora sono deprecate e verranno rimosse dal pacchetto perftest in un aggiornamento futuro. Gli utenti possono utilizzare le seguenti utilità: ib_write_bw, ib_write_lat, ib_read_bw, e ib_read_lat. BZ#814845
Capitolo 4. Gestione delle risorse
Red Hat Enterprise Linux 6.3 introduce il controllore delle risorse per la priorità della rete (net_prio
), il quale fornisce un metodo per l'impostazione dinamica della priorità del traffico di rete per ogni interfaccia di rete delle applicazioni all'interno dei vari cgroups. Per maggiori informazioni consultare la Guida alla gestione delle risorse. BZ#772974
Il controllore di risorse della memoria implementa un notificatore Out-of-Memory (OOM) il quale utilizza la nuova API di notifica. Quando abilitata (eseguendo echo 1 > memory.oom_control
), verrà eseguita una notificata tramite eventfd al verificarsi di un evento OOM. Da notare che la notifica OOM non funziona per cgroups root. BZ#739615
Il pacchetto numad fornisce un demone per i sistemi NUMA (Non-Uniform Memory Architecture) che controllano le caratteristiche NUMA associate. Come alternativa all'assegnazione statica manuale (pinning) della CPU e per l'assegnazione della memoria, numad fornisce una regolazione dinamica per minimizzare la latenza della memoria. Il pacchetto fornisce altresì una interfaccia in grado di essere utilizzata per l'interrogazione del demone numad
per il miglior posizionamento manuale di una applicazione. Il pacchetto numad è stato introdotto come Anteprima di tecnologia. BZ#758416
Capitolo 5. Autenticazione ed interoperatibilità
Precedentemente non era possibile gestire centralmente le chiavi pubbliche SSH sia per l'utente che per l'host. Red Hat Enterprise Linux 6.3 include una gestione della chiave pubblica SSH per i server di Gestione dell'identità come Anteprima di tecnologia. OpenSSH sui client di Gestione dell'identità viene configurato automaticamente in modo da usare le chiavi pubbliche archiviate sul server per la Gestione dell'identità. Le identità utente ed host SSH possono ora essere gestite centralmente utilizzando la Gestione dell'identità. BZ#803822n
Red Hat Enterprise Linux 6.3 introduce la possibilità di controllare il contesto di SELinux di un utente su di un sistema remoto. Le regole di mappatura utente di SELinux possono essere definite e, facoltativamente, associate con regole HBAC. Le suddette mappature definiscono il contesto ricevuto dall'utente in base all'host utilizzato per il login e l'appartenenza del gruppo. Quando un utente esegue un login in un host remoto configurato in modo da utilizzare SSSD con il beckend di Gestione dell'identità, il contesto SELinux dell'utente viene automaticamente impostato sulle regole di mappatura definite per l'utente in questione. Per maggiori informazioni consultare http://freeipa.org/page/SELinux_user_mapping. Questa funzione viene considerata una Anteprima di tecnologia. BZ#803821
È ora possibile impostare SSH in modo da richiedere metodi multipli di autenticazione (anche se in precedenza SSH abilitava metodi multipli di autenticazione solo un metodo era necessario per il login); per esempio, la registrazione in una macchina abilitata a SSH richiede l'utilizzo sia di una frase d'accesso che di una chiave pubblica. Le opzioni RequiredAuthentications1
e RequiredAuthentications2
possono essere configurate nel file /etc/ssh/sshd_config
in modo da specificare le autenticazioni necessarie per un corretto login. Per esempio:
~]# echo "RequiredAuthentications2 publickey,password" >> /etc/ssh/sshd_config
/etc/ssh/sshd_config
, consultate la pagina man di sshd_config
. BZ#657378
Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 SSSD include una nuova funzione come Anteprima di tecnologia: il supporto per la memorizzazione in cache delle mappe di automount. Questa funzione fornisce nuovi vantaggi per gli ambienti che utilizzano autofs
:
- Le mappe di automount memorizzate in cache facilitano le operazioni di montaggio da parte delle macchine client anche quando il server LDAP non è raggiungibile ma il server NFS risulta ancora raggiungibile.
- Quando il demone
autofs
viene configurato in modo da eseguire una ricerca delle mappe automount tramite SSSD, è possibile configurare un solo file:/etc/sssd/sssd.conf
. In precedenza era necessario eseguire la configurazione del file/etc/sysconfig/autofs
per il ripristino dei dati di autofs. - La memorizzazione in cache delle mappe automount migliora le prestazioni dei client e diminuisce il traffico sul server LDAP. BZ#761570
È stato ora modificato il comportamento in SSSD dell'opzione debug_level
nel file /etc/sssd/sssd.conf
. In precedenza era possibile impostare l'opzione debug_level
nella sezione di configurazione [sssd]
avendo come risultato la sua impostazione predefinita per altre sezioni di configurazione, a meno che non veniva sovrascritta arbitrariamente da una nuova impostazione.
debug_level
in ogni sezione del file di configurazione, al posto di acquisire la propria impostazione predefinita dalla sezione [sssd]
.
~]# python /usr/lib/python2.6/site-packages/sssd_update_debug_levels.py
debug_level
è stata specificata nella sezione [sssd]
. Se presente verrà aggiunto lo stesso valore del livello ad ogni altra sezione presente nel file sssd.conf
per il quale l'opzione debug_level
non è stata specificata. Al contrario, se l'opzione debug_level
è stata specificata in un'altra sezione, essa non verrà modificata.
È stata aggiunta una nuova opzione, ldap_chpass_update_last_change
,alla configurazione di SSSD. Se questa opzione è stata abilitata, SSSD cercherà di modificare l'attributo LDAP shadowLastChange
all'ora corrente. Da notare che ciò si riferisce solo nel caso in cui viene utilizzata la politica relativa alla password LDAP (generalmente gestita dal server LDAP), e cioè, la funzione estesa di LDAP viene utilizzata per modificare la password. Da notare altresì che l'utente che modifica la password deve essere in grado di modificare l'attributo. BZ#739312
Capitolo 6. Entitlement
Red Hat Enterprise Linux 6.3 include un nuovo tool per la migrazione degli utenti di RHN Classic al RHN basato sul certificato. Per maggiori informazioni consultare la Red Hat Enterprise Linux 6 Deployment Guide. BZ#749950
Il Gestore delle sottoscrizioni ora è in grado di disabilitare gpgcheck per qualsiasi repositorio gestito con un gpgkey
vuoto. Per abilitare nuovamente il repositorio caricare le chiavi GPG ed assicurarsi che l'URL corretto sia aggiunto alla definizione del contenuto personalizzato. BZ#811771
Capitolo 7. Virtualizzazione
7.1. KVM
I miglioramenti della scalabilità di KVM in Red Hat Enterprise Linux 6.3 includono:
- Dimensione massima supportata del guest virtuale aumentata da 64 a 160 CPU virtuali (vCPU).
- Aumentata la memoria massima supportata in un guest KVM da 512 GB a 2 TB. BZ#748946
Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 KVM include il supporto per:
- Intel Core i3, i5, i7 ed altri processori precedentemente conosciuti come «Sandy Bridge»,
- e per la nuova famiglia AMD di processori 15h (chiamati «Bulldozer»).
Steal time è la quantità di tempo che una CPU virtuale risulta essere in attesa per una CPU reale mentre l'hypervisor serve un altro processore virtuale. Le macchine virtuali KVM sono ora in grado di calcolare e riportare lo steal time, visibile attraverso strumenti top e vmstat, il quale fornisce al guest informazioni accurate sull'utilizzo dei dati della CPU.
Con Red Hat Enterprise Linux 6.3, KVM migliora l'accesso alle immagini del disco qcow2
(qcow2
è il formato predefinito) rendendolo più asincrono ed evitando così la sospensione delle vCPU ed aumentandone le prestazioni generali durante l'I/O del disco. BZ#783950
qemu-kvm presenta un nuovo pacchetto chiamato qemu-guest-agent. Se il suddetto pacchetto è installato, durante l'esecuzione dei guest Red Hat Enterprise Linux 6.3 gli host Red Hat Enterprise Linux 6.3 configurati correttamente sono in grado di inviare i nuovi comandi al guest, ad esempio: guest-sync
, guest-ping
, guest-info
, guest-shutdown
, e guest-suspend-*
.
KVM è ora in grado di virtualizzare un performance monitoring unit (vPMU) permettendo così alle macchine virtuali di utilizzare il monitoraggio delle prestazioni. Esso supporta altresì l'«architectural PMU» di Intel il quale può essere migrato "live" su diverse versioni della CPU dell'host utilizzando il flag -cpu
.
In Red Hat Enterprise Linux 6.3, KVM ora supporta l'assegnazione della CPU virtuale dinamica anche chiamata vCPU hot plug, per la capacità di gestione dinamica e la reazione ad un aumento inaspettato del carico sulle piattaforme durante periodi di utilizzo meno elevato.
Lo storage stack di KVM Virtualization è stato migliorato con l'aggiunta di capacità virtio-SCSI (una architettura storage per KVM basato sullo SCSI). Contrariamente a virtio-blk, virtio-SCSI permette di collegarsi direttamente alle SCSI LUN e migliorare significativamente la scalabilità. A differenza di virtio-blk, il quale è in grado di gestire 28 dispositivi ed esaurisce gli slot PCI, il vantaggio offerto da virtio-SCSI è quello di saper gestire centinaia di dispositivi.
- collegare un disco fisso virtuale o CD attraverso il controllore di virtio-scsi,
- passare attraverso un dispositivo SCSI fisico dall'host al guest tramite il dispositivo blocchi-scsi QEMU,
- permettere l'uso di centinaia di dispositivi per il guest; un miglioramento rispetto al limite di 28 dispositivi offerto da virtio-blk.
Le funzioni di gestione dell'alimentazione di KVM sono state estese in modo da includere il supporto nativo per gli stati S4 (sospendi su disco) e S3 (sospendi su RAM) all'interno della macchina virtuale, velocizzando così il ripristino del guest da uno dei suddetti stati di alimentazione bassa. Nelle implementazioni precedenti i guest venivano salvati o ripristinati su o da un disco o memoria esterni al guest, introducendo così livelli di latenza.
/usr/share/seabios/bios-pm.bin
per il bios della VM al posto del file /usr/share/seabios/bios.bin
predefinito.
Red Hat Enterprise Linux 6.3 introduce il supporto SR-IOV per i controllori dell'interfaccia di rete. Questa funzione permette ad un NIC presente su un host KVM di essere condiviso dai guest KVM. Per maggiori informazioni su SR-IOV, consultare il Capitolo 13. SR-IOV nella Guida di Installazione del guest ed alla Configurazione dell'host di virtualizzazione. Per maggiori informazioni su SR-IOV sul driver be2net
, consultare Capitolo 2, Driver del dispositivo.
Red Hat Enterprise Linux 6.3 aggiunge il supporto per lo scaling Time Stamp Counter (TSC) di KVM per AMD Virtualization (AMD-V). Questa funzione è in grado di emulare una freuenza TSC data su un guest KVM. BZ#634293
È stato aggiunto il supporto per perf-kvm il quale è in grado di fornire la possibilità di monitorare le prestazioni del guest da un host. Per maggiori informazioni consultare le pagine man di perf-kvm. BZ#632768
7.2. SPICE
Spice estende il supporto per l'emulazione dell'adattatore KVM USB 2.0 e permette di avere un supporto per il ridirezionamento USB remoto il quale permette alle macchine remote in esecuzione sui server di utilizzare dispositivi USB collegati in modo remoto. BZ#758104
7.3. libvirt
libvirt è ora in grado di controllare lo stato (up o down) di un link delle interfacce di rete del guest virtuale. Ciò permette agli utenti di eseguire prove e simulazioni come ad esempio collegare o scollegare il cavo di rete da una interfaccia. Questa funzione permette altresì di isolare i guest in presenza di problematiche. BZ#643373
Con Red Hat Enterprise Linux 6.3, libvirt è stato aggiornato per il supporto degli ultimissimi processori Intel Core i3, i5, i7 ed altri processori Intel, e per i processori 15h microarchitecture AMD. Ora libvirt è in grado di utilizzare le nuove funzioni incluse con i suddetti processori. BZ#767364, BZ#761005
Capitolo 8. Clustering e High Availability
Luci, l'UI amministrativa basata sul web per la configurazione dei cluster, è stata aggiornata in modo da includere quanto di seguito riportato:
- Durante la rimozione di un servizio clusterizzato verrà visualizzata una casella di dialogo per la conferma. BZ#744048
- La UI include una icona di riavvio migliorata. BZ#740835
- Il pulsante Aggiungi una risorsa figlio è stato semplificato. BZ#704978
- È stata aggiunta una opzione per abilitare il debugging dalla UI. BZ#690621
Con Red Hat Enterprise Linux 6.3, le sessioni autenticate di luci scadono automaticamente dopo 15 minuti di inattività. Questo periodo può essere configurato nel file /etc/sysconfig/luci
cambiando il parametro who.auth_tkt_timeout
. BZ#733753
Il pacchetto libqb rende disponibile una libreria con lo scopo primario di fornire funzioni riutilizzabili del server client ad elevate prestazioni, come ad esempio registrazioni ad elevate prestazioni, tracciamento, comunicazioni tra processi e processi di verifica "polling". Questo pacchetto è stato introdotto come dipendenza per il pacchetto pacemaker, ed è considerato una Anteprima di teconlogia in Red Hat Enterprise Linux 6.3. BZ#782240
A causa della nuova dipendenza libqb, pacemaker utilizza ora la propria funzionalità di login per un livello di verbosità minore, conservando l'abilità di eseguire il debug e di supporto di pacemaker. BZ#782255
Rgmanager include ora una funzione che permette l'uso del Closed Process Group (CPG) API di Corosync per il blocco inter-nodo. Questa funzione viene abiliatata automaticamente quando la funzione Redundant Ring Protocol (RRP) di Corosync è abilitata. La funzione RRP di Corosync è considerata completamente supportata. Tuttavia se usata con il resto di High-Availability Add-Ons, essa viene considerata una Anteprima di tecnologia.
Capitolo 9. Storage
È ora disponibile una nuova implementazione di LVM copy-on-write (cow) snapshot con Red Hat Enterprise Linux 6.3 come Anteprima di tecnologia. Il vantaggio principale rispetto alle implementazioni precedenti di snapshot, è quello di permettere ad un numero elevato di dispositivi virtuali di essere archiviati sullo stesso volume dati. Questa implementazione fornisce anche un supporto per la profondità arbitraria di snapshot ricorsive (snapshots di snapshots di snapshots …).
-s/--snapshot
nella pagina man di lvcreate
. BZ#773482
È ora possibile eseguire il thin provisioning dei Volumi logici (LV) per la gestione di un pool di storage di spazio disponibile da assegnare ad un numero arbitrario di dispositivi in caso di necessità da parte delle applicazioni. Ciò permette di creare dispositivi associabili ad un pool "thinly provisioned" per una assegnazione ritardata quando una applicazione esegue l'effettiva scrittura sul pool. Il pool thinly-provisioned può essere esteso dinamicamente se necessario per una assegnazione efficiente dello spazio di storage. Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 questa funzione è stata introdotta come Anteprima di tecnologia. Per utilizzare questa funzione è necessario aver installato il pacchetto device-mapper-persistent-data. Per maggiori informazioni consultare la pagina man di lvcreate
. BZ#773507
Numerosi comandi LVM necessitano di una visuale accurata dei metadati LVM archiviati sui dispositivi a disco presenti sul sistema. Con il design LVM corrente se le suddette informazioni non sono disponibili, LVM dovrà eseguire una scansione di tutti i dispositivi a disco fisici presenti nel sistema. Ciò richiederà una quantità significativa di operazioni I/O nei sistemi con un numero molto elevato di dischi.
lvmetad
è quello di eliminare la necessità di questa scansione aggregando dinamicamente le informazioni dei metadati ogni qualvolta lo stato di un dispositivo cambia. Questi eventi vengono segnalati a lvmetad
tramite regole udev
. Se lvmetad
non è in esecuzione, LVM esegue una normale scansione.
use_lvmetad
nel file /etc/lvm/lvm.conf
, ed abilitare il demone lvmetad
attraverso la configurazione di lvm2-lvmetad
. BZ#464877
Red Hat Enterprise Linux 6.3 include il supporto per la modalità target Fiber Channel over Ethernet (FCoE). Questa funzione è configurabile attraverso targetcli, fornito dal pacchetto fcoe-target-utils. FCoE è stato ideato per l'uso con una rete di supporto per il Data Center Bridging (DCB). Ulteriori informazioni sono disponibili nelle pagine man di dcbtool(8)
e targetcli(8)
(resi disponibili rispettivamente dai pacchetti lldpad e fcoe-target-utils). BZ#750277
Il supporto RAID esteso in LVM è ora completamente supportato con Red Hat Enterprise Linux 6.3. LVM è ora in grado di creare i volumi logici RAID 4/5/6 e supportare il mirroring dei suddetti volumi. I moduli MD (software RAID) forniscono il supporto backend per queste nuove funzioni. BZ#593119
Un nuovo parametro del file di configurazione di LVM, activation/read_only_volume_list
, rende possibile l'attivazione di volumi particolari in modalità sola-lettura senza tenere in considerazione i permessi presenti sui volumi interessati. Questo parametro sovrascrive l'opzione --permission rw
archiviata nei metadati. BZ#769293
Capitolo 10. Aggiornamenti generali
Red Hat Enterprise Linux 6.3 include un pacchetto scl-utils il quale fornisce una utilità per il runtime e packaging macro per il packaging della Raccolta software. Queste raccolte software permettono all'utente di installare simultaneamente versioni multiple degli stessi pacchetti RPM sul sistema. Utilizzando l'utilità scl gli utenti saranno in grado di abilitare versioni specifiche di RPM installati nella directory /opt
. Per maggiori informazioni sulle Raccolte software consultare la Guida alle Raccolte software. BZ#713147
Red Hat Enterprise Linux 6.3 fornisce il MySQL InnoDB storage engine come plug-in per architetture AMD64 e Intel 64. Il plugin offre funzioni aggiuntive ed una migliore prestazione rispetto a InnoDB storage engine interno. BZ#740224
Red Hat Enterprise Linux 6.3 introduce OpenJDK 7 come Anteprima di tecnologia, come alternativa a OpenJDK 6 completamente supportato. BZ#803726
I pacchetti java-1.7.0-oracle e java-1.7.0-ibm sono ora disponibili con Red Hat Enterprise Linux 6.3. BZ#693783, 693783
Il pacchetto initscripts è stato aggiornato e permette ora agli utenti di impostare il nome del dominio NIS. Tale operazione viene eseguita configurando il parametro NISDOMAIN
nel file /etc/sysconfig/network
, o altri file di configurazione rilevanti. BZ#704919
In precedenza quando alcuni gruppi erano in grado di accedere ai log tramite ACL, i suddetti ACL venivano rimossi alla rotazione dei log. Con Red Hat Enterprise Linux 6.3, l'utilità logrotate supporta ACL, ed i log ruotati sono in grado di conservare le impostazioni ACL. BZ#683622
Il pacchetto wacomcpl è stato deprecato e rimosso dal set di pacchetti. Il pacchetto wacomcpl forniva una configurazione grafica delle impostazioni per il tablet Wacom. Questa funzionalità è ora integrata nel GNOME Control Center. BZ#769466
Il pacchetto NumPy creato per manipolare array multi-dimensionali molto grandi di record arbitrari è stato aggiornato alla versione 1.4.1. Questa versione aggiornata include le seguenti modifiche:
- Durante operazioni su array
0-d
,numpy.max
ed altre funzioni accettano solo i seguenti parametri:axis=0
,axis=-1
, eaxis=None
. Valori di Axis al di fuori di quanto sopra riportato indicheranno la presenza di un bug, nei confronti del quale NumPy genererà un errore. - Non è più possibile specificare il parametro
axis > MAX_DIMS
; NumPy ora genera un errore e non si comporta più in modo simile se il parametroaxis=None
è stato specificato. BZ#692959
Il pacchetto rsyslog è stato aggiornato alla versione 5. Questo aggiornamento introduce diversi miglioramenti e correzioni. Di seguito sono riportate le modifiche più importanti:
- La direttiva
$HUPisRestart
è stata rimossa e non è più supportata. Per questo motivo la processazione HUP di tipo Riavvia non è più disponibile. Ora alla ricezione del segnale SIGHUP, gli output (in molti casi i file di log) vengono riaperti solo per supportare la rotazione del log. - Il formato dei file di spool (per esempio, le code asistite dal disco) è stato modificato. Per usare il nuovo formato svuotare i file di spool arrestando
rsyslogd
. Successivamente procedere con l'aggiornamento di Rsyslog e riavviarersyslogd
. Una volta terminato l'aggiornamento il nuovo formato verrà automaticamente implementato. - Quando il demone
rsyslogd
veniva eseguito in modalità debug (usando l'opzione-d
), esso veniva eseguito in primo piano. Tale comportamento è stato corretto ed il demone ora viene eseguito nel background come previsto.
Appendice A. Cronologia di revisione
Diario delle Revisioni | |||
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Revisione 3-12.400 | 2013-10-31 | Rüdiger Landmann | |
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Revisione 3-12 | 2012-07-18 | Anthony Towns | |
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Revisione 1-0 | Wed Jun 20 2012 | Martin Prpič | |
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Revisione 0-0 | Tue Apr 24 2012 | Martin Prpič | |
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