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Note di rilascio 6.3

Red Hat Enterprise Linux 6

Note di rilascio per Red Hat Enterprise Linux 6.3

Edizione 3

Sommario

Le Note di rilascio forniscono informazioni dettagliate sui miglioramenti e sulle nuove funzioni implementate con Red Hat Enterprise Linux 6.3. Per una documentazione dettagliata su tutte le modifiche presenti in Red Hat Enterprise Linux versione 6.3 consultate le Note tecniche.

Prefazione

Le versioni minori di Red Hat Enterprise Linux rappresentano una raccolta di miglioramenti, security errata e correzioni. Le Note di rilascio di Red Hat Enterprise Linux 6.3 documentano le modifiche più importanti fatte al sistema operativo di Red Hat Enterprise Linux 6 ed alle applicazioni relative per questa release minore. Informazioni dettagliate sulle modifiche (miglioramenti, problematiche conosciute e correzioni) di questa release sono disponibili nelle Note tecniche. Le suddette note contengono anche un elenco completo di tutte le Anteprime di tecnologia disponibili insieme ai pecchetti necessari.

Importante

Red Hat Enterprise Linux 6.3 Release Notes, disponibili online qui, devono essere considerate versioni definitive ed aggiornate. Per gli utenti che desiderano formulare domande su questa release, consultare le Release e le Note tecniche online per le rispettive versioni di Red Hat Enterprise Linux.
Per maggiori informazioni sul ciclo di vita di Red Hat Enterprise Linux consultare https://access.redhat.com/support/policy/updates/errata/.

Capitolo 1. Kernel

Capacità Thin-provisioning e snapshot scalabile

I target dm-thinp, thin e thin-pool, forniscono un dispositivo device-mapper con capacità thin-provisioning e snapshot scalabile. Questa funzione è disponibile come Anteprima di tecnologia. Per maggiori informazioni sul thin-provisioning di LVM consultare Capitolo 9, Storage. BZ#723018

Interfaccia sysfs mbox deprecata

Con il driver lpfc l'interfaccia sysfs mbox viene deprecata poichè non è più utilizzata dagli strumenti Emulex. Alla esecuzione di operazioni di lettura e scrittura viene ritornato solo il simbolo -EPERM (Operazione non permessa). BZ#738037

Target Kdump supportati

Per un elenco completo di target Kdump supportati (cioè target utilizzabili da kdump per il dump di un vmcore), consultare il seguente articolo di Kbase: https://access.redhat.com/knowledge/articles/41534. BZ#743610

Supporto per opzioni di montaggio aggiuntive, BZ#770652

Red Hat Enterprise Linux 6.3 aggiunge il supporto per le opzioni di montaggio per limitare l'accesso alle directory /proc/<PID>/. Una delle nuove opzioni è hidepid= ed il suo valore definisce la quantità di informazioni fornita agli utenti non proprietari. L'opzione gid= definisce un gruppo che raccoglie le informazioni su tutti i processi. Gli utenti non fidati, e cioè coloro che non monitorano i compiti nel sistema, non devono essere aggiunti al gruppo.

Supporto flag O_DIRECT

È stato aggiunto il supporto per il flag O_DIRECT per i file presenti in FUSE (Filesystem in Userspace). Il flag minimizza gli effetti cache dell'I/O da e per il file. In generale, utilizzando questo flag si avranno prestazioni più basse ma al tempo stesso il suo utilizzo sarà utile in determinate situazioni se ad esempio le applicazioni eseguono operazioni di caching.

CONFIG_STRICT_DEVMEM abilitato su PowerPC

Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 l'opzione di configurazione CONFIG_STRICT_DEVMEM è abilitata per impostazione predefinita per l'architettura PowerPC. Questa opzione limita l'accesso al dispositivo /dev/mem. Se questa opzione è disabilitata sarà permesso un accesso spazio utente a tutta la memoria, inclusa la memoria spazio utente e kernel. Un accesso non previsto della memoria (scrittura) potrebbe essere molto pericoloso. BZ#655689

CONFIG_HPET_MMAP abilitato

Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 la capacità del timer ad alta definizione di rimappare i registratori HPET nella memoria di un processo dell'utente è stata abiliata.

Prestazioni migliorate su sistemi molto grandi

Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 sono state applicate un certo numero di patch al kernel per migliorare le prestazioni generali e ridurre il tempo d'avvio su sistemi molto grandi (le patch sono state testate su di un sistema con 2048 core e 16 TB di memoria). BZ#635817

Supporto kernel rdrand

I processori Intel Core i5 e i7 (precedentemente conosciuti come Ivy Bridge) supportano una nuova istruzione rdrand per la generazione rapida di numeri randomici. Il kernel presente in Red Hat Enterprise Linux 6.3 utilizza questa istruzione per una generazione veloce di numeri randomici. BZ#696442

Supporto UEFI per storage persistenti

Il Persistent storage (pstore), una interfaccia del file system per il platform dependent persistent storage ora supporta UEFI. BZ#696383

File conteiner specifici per la famiglia della CPU

È stato aggiunto un supporto per i file del container specifici alle CPU . Iniziando con i processori 15h della famiglia AMD, un container come ad esempio microcode_amd_fam15h.bin viene ora caricato per la famiglia di processori precedentemente indicati. BZ#787698

Supporto USB 3.0

Red Hat Enterprise Linux 6.3 include il supporto USB 3.0. BZ#738877

Meccanismo per il dumping del kernel kdump/kexec per IBM System z

Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 il meccanismo di dumping del kernel kdump/kexec è abilitato per i sistemi IBM System z, insieme al meccanismo di dumping dell'hypervisor e IBM System z stand-alone. Il limite auto-reserve viene impostato su 4 Gb; per questo motivo il meccanismo kexec/kdump sarà abilitato su qualsiasi sistema IBM System z con più di 4 Gb di memoria.

È necessaria una quantità di memoria sufficiente poichè per impostazione predefinita kdump riserva circa 128 MB. Ciò è molto importante quando si esegue un aggiornamento di Red Hat Enterprise Linux 6.3. È necessario inoltre avere spazio sufficiente su disco per l'archiviazione del dump in presenza di un crash del sistema. Kdump è solo per reti DASD o QETH come dispositivo dump fino a quando kdump non è supportato sul disco SCSI.
Dopo l'inizializzazione di kdump sarà possibile visualizzare il seguente messaggio:
..no such file or directory
Questo messaggio non limita la funzionalità di dump e può essere ignorato. È possibile disabilitare o configurare kdump tramite /etc/kdump.conf, system-config-kdump, o firstboot. BZ#738862
Interfaccia pe ril modulo-accessibile per ftrace, BZ#454694

Il tracer della funzione ftrace permette ora ai moduli e a tutti gli utenti di utilizzare l'utilità di tracciamento della funzione ftrace. Per maggiori informazioni consultare le seguenti pagine man:

man trace-cmd-record
man trace-cmd-stack
Analisi di processi multi-thread

Durante l'analisi dei processi con più thread l'utilità ltrace trascurerà i thread diversi da quello principale. Poichè i thread condividono lo spazio dell'indirizzo, essi potranno essere interrotti da ltrace con il segnale SIGTRAP. Red Hat Enterprise Linux 6.3 include i meccanismi di gestione dei punti di interruzione e di thread-awareness. Il supporto per l'analisi di processi multi-thread è ora alla pari con l'analisi di processi con thread singoli. BZ#742340

Cross Memory Attach

Il Cross Memory Attach fornisce un meccanismo per la riduzione del numero di copie dei dati necessarie per una comunicazione tra processi o tra nodi. In particolare ciò permette alle librerie MPI durante una comunicazione tra nodi, di eseguire una copia singola del messaggio e non una copia doppia tramite una memoria condivisa. Questa tecnica è stata implementata nel passato attraverso implementazioni multiple uniche basate sul driver. Questa implementazione introdotta con Red Hat Enterprise Linux 6.3, fornisce una soluzione generale per questa funzionalità. In aggiunta essa fornisce un livello di astrazione per gli utenti del driver del dispositivo che desiderano utilizzare queste funzioni senza dover modificare le implementazioni corrispondenti in presenza di modifiche nel sottosistema di gestione della memoria. BZ#739136

Aggiunta la possibilità di smistarsi tra due schede grafiche

Per impostazione predefinita è stata ora abilitata l'opzione di configurazione CONFIG_VGA_SWITCHEROO in modo da permettere lo smistamento tra due schede grafiche. BZ#632635

Capitolo 2. Driver del dispositivo

Driver BFA completamente supportato

Il driver Brocade BFA Fibre Channel and FCoE non è più una Anteprima di tecnologia. Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 il driver BFA è completamente supportato. BZ#744301

Driver BNA completamente supportato

Il driver Brocade BNA per i controllori Brocade 10Gb PCIe ethernet non è più una Anteprima di tecnologia. Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 il driver BNA è completamente supportato. BZ#744302

Funzionalità SR-IOV sul driver be2net

La funzionalità SR-IOV del driver Emulex be2net è considerata una Anteprima di tecnologia con Red Hat Enterprise Linux 6.3. Per poter utilizzare l'ultimissima versione del supporto SR-IOV è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • Eseguire l'ultimissimo Emulex firmware (revision 4.1.417.0 o più recente).
  • Il BIOS del sistema server deve supportare la funzionalità SR-IOV ed avere il supporto per la virtualizzazione per il Direct I/O VT-d.
  • Usare la versione GA di Red Hat Enterprise Linux 6.3.
SR-IOV viene eseguito su tutte le varianti OEM ed Emulex di hardware basato su BE3, e tutti hanno la necessità di utilizzare il software driver be2net. BZ#602451
Driver di storage

  • Red Hat Enterprise Linux 6.3 include il driver mtip32xx il quale aggiunge supporto per le unità Micron RealSSD P320h PCIe SSD. BZ#658388
  • Il driver lpfc per gli adattatori Emulex Fibre Channel Host Bus è stato aggiornato alla versione 8.3.5.68.2p. BZ#810522
  • Il driver mptfusion è stato aggiornato alla versione 3.04.20. BZ#735895
  • bnx2fc per il Broadcom NetXtreme II 57712 è stato aggiornato alla versione 1.0.11. BZ#813065
  • Il driver qla2xxx per QLogic Fibre Channel HBA è stato aggiornato alla versione 8.04.00.02.06.3-k. Grazie all'aggiornamento del driver qla2xxx per Red Hat Enterprise Linux 6.3 ora è possibile utilizzare il codice comune nello SCSI mid-lyer che gestisce gli stati di coda piena ritornati da una porta di destinazione. In precedenza questo codice era situato all'interno del driver qla2xxx. Per avere una compatibilità API sono presenti nel driver alcuni stub per i parametri ql2xqfulltracking e ql2xqfullrampup.
    Questo aggiornamento rende disponibile il supporto per ISP82xx e ISP83xx e la funzionalità di login dinamico. BZ#722295
  • qla4xxxx è stato aggiornato alla versione 5.02.00.00.06.03-k1, e rende disponibile il supporto per la visualizzazione di port_state, port_speed, e targetalias nel file system sysfs. BZ#722297
  • Il driver megaraid è stato aggiornato alla versione 00.00.06.14-rh1. BZ#749923
  • Il driver ipr per IBM Power Linux RAID SCSI HBA è stato aggiornato per abilitare le funzioni SAS VRAID. BZ#738891
  • Il driver cciss è stato aggiornato per aggiungere i controllori più vecchi alla blacklist di kdump. BZ#738930
  • Il driver hpsa è stato aggiornato alla versione 2.0.2-4 per aggiungere i controllori più vecchi alla blacklist di kdump. BZ#785262
  • Il driver bnx2i per Broadcom NetXtreme II iSCSI è stato aggiornato alla versione 2.7.2.1. BZ#740051
  • Il driver mpt2sas è stato aggiornato alla versione 12.101.00.00, è ora possibile avere il supporto NUNA I/O il quale utilizza un supporto per la coda risposta-multipla di HBA. BZ#736229
  • Il driver mptsas è stato aggiornato per aggiungere il seguente ID del dispositivo: SAS1068_820XELP. BZ#735895
  • Il driver Brocade BFA FC SCSI (bfa driver) è stato aggiornato. BZ#737727
  • Il driver be2iscsi per i dispositivi ServerEngines BladeEngine 2 Open iSCSI è stato aggiornato. BZ#738043
  • Il driver ahci.c è stato aggiornato in modo da aggiungere AHCI-mode SATA DeviceID per Intel DH89xxCC PCH. BZ#773295
  • Il driver isci è stato aggiornato alla versione 1.1 in modo da avere le ultimissime correzioni, miglioramenti e supporto hardware di Intel. BZ#747533
  • Il driver isci sata è stato aggiornato per aggiungere il supporto T10 DIF. BZ#805530
  • I driver libfc, libfcoe, e fcoe sono stati aggiornati per la correzione di diversi bug e per ulteriori miglioramenti. BZ#789086
  • Il driver libsas è stato aggiornato. BZ#782929
  • Il driver qib per TrueScale HCA è stato aggiornato. BZ#722308
  • Il modulo libata è stato aggiornato per la correzione di alcuni bug. BZ#782929
  • Il codice dm-raid del driver md è stato aggiornato per includere il supporto flush. BZ#797967
  • I segueti driver sono stati aggiornati all'ultimissima versione: ahci, md/bitmap, raid0, raid1, raid10, e raid456. BZ#747574
  • Il driver aacraid è stato aggiornato alla versione 1.1-7[28000]. BZ#741724
Driver di rete

  • Il driver netxen per i dispositivi di rete NetXen Multi port (1/10) Gigabit è stato aggiornato alla versione 4.0.77 o maggiore. BZ#722304
  • Il driver bnx2x è stato aggiornato alla versione 7.2.16 in modo da includere il supporto per la famiglia 578xx di chips. BZ#741676
  • Il driver be2net per i dispositivi ServerEngines BladeEngine2 10Gbps è stato aggiornato alla versione 4.2.5.0r. BZ#773160
  • Il driver ixgbevf è stato aggiornato alla versione 2.2.0-k in modo da includere le ultimissime correzioni, miglioramenti e supporto hardware. BZ#737717
  • Il driver cxgb4 per i controllori Chelsio Terminator4 10G Unified Wire Network è stato aggiornato. BZ#747141
  • Il driver cxgb3 per i dispositivi di rete della famiglia Chelsio T3 è stato aggiornato. BZ#747139
  • Il driver ixgbe per i dispositivi di rete Intel 10 Gigabit PCI Express è stato aggiornato alla versione 3.6.7-k in modo da includere l'ultimissimo supporto hardware, miglioramenti e correzioni. BZ#737715
  • Il driver e1000e per i dispositivi di rete Intel PRO/1000 è stato aggiornato. BZ#737713
  • Il driver e1000e per i dispositivi di rete Intel PRO/1000 è stato aggiornato. BZ#737719
  • Il driver e100 è stato aggiornato. BZ#737718
  • Il driver enic per i dispositivi ethernet Cisco 10G è stato aggiornato alla versione 2.1.1.35, con l'aggiunta del supporto SR-IOV. BZ#747384
  • Il driver igbvf (Intel Gigabit Virtual Function Network driver) è stato aggiornato alla versione 2.0.1-k. BZ#737716
  • Il driver igb per gli adattatori ethernet Intel Gigabit è stato aggiornato alla versione 3.2.10-k, e fornisce ora le correzioni, i miglioramenti ed il supporto hardware aggiornato. BZ#737714
  • Il driver bnx2 per i controllori ethernet NetXtreme II 1 Gigabit è stato aggiornato alla versione 1.0.11. BZ#813065
  • Il driver tg3 per i dispositivi ethernet Broadcom Tigon3 è stato aggiornato alla versione 3.120+. BZ#740052
  • Il driver qlcnic per gli adattatori HP NC-Series QLogic 10 Gigabit Server è stato aggiornato alla versione 5.0.26. BZ#722299
  • Il driver bna è stato aggiornato. BZ#737724
  • Il driver r8169 è stato aggiornato in modo da aggiungere un supporto per gli ultimissimi Realtek NIC (8168D/8168DP/8168E/8168EV) ed aumentare l'affidabilità dei NIC più vecchi. BZ#772565
  • Il driver qlge è stato aggiornato alla versione 1.00.00.30. BZ#722307
  • Il driver cnic è stato aggiornato alla versione 2.5.9, e permette di avere un miglior processo di ripristino dall'errore su dispositivi bnx2x, aggiunge un ripristino dall'errore di parità FCoE, migliora la quantità massima di sessioni FCoE, ed apporta altri miglioramenti. BZ#740048
  • I driver iwl6000 e iwlwifi sono stati aggiornati in modo da aggiungere un supporto per la serie Intel Centrino Wireless-N 6235 di adattatori WiFi. iwlwifi permette altresì di disabilitare la banda 5GHz.BZ#785997
  • Il sottosistema wireless LAN è stato aggiornato. È stato introdotto ora l'API dello stato dma_unmap ed un nuovo file per l'intestazione del kernel: include/linux/pci-dma.h. BZ#766952
Driver vari

  • Il driver i915 è stato aggiornato.
  • Diversi driver grafici sono stati aggiornati ed ora presentano il supporto DRM con versione 3.3-rc2. BZ#797142
  • Il driver Wacom è stato aggiornato, il pacchetto wacompl è ora deprecato ed il pacchetto wdaemon è obsoleto. BZ#752642
  • Il driver audio ALSA HDA è stato aggiornato per abilitare o migliorare il supporto per i nuovi chipset e HDA audio codec. BZ#760490
  • Il driver btusb è stato aggiornato in modo da includere il supporto per il processore Broadcom BCM20702A0 single-chip bluetooth. BZ#746041
  • Il driver k10temp del sistema hwmon è stato aggiornato in modo da aggiungere il supporto per la famiglia AMD 12h/14h/15h di CPU. BZ#798209
  • Il driver ALPS Touchpad è stato aggiornato per aggiungere il supporto per le versioni 3 e 4 del protocollo ALPS Touchpad, e per aggiungere il supporto per i touchpad con pulsanti a 4 direzioni. BZ#637229
  • Il driver jsm è stato aggiornato in modo da aggiungere un Enhanced Error Handling (EEH). BZ#742551
  • Il driver mlx4_en è stato aggiornato alla versione 2.0. 737661 738491 739139 749059 755741 756147 756392
  • Il driver mlx4_core è stato aggiornato alla versione 1.1. 737661 738491 739139 749059 755741 756147 756392

Capitolo 3. Networking

Disciplina per la messa in coda QFQ

Con Red Hat Enterprise Linux 6.3, l'utilità tc è stata aggiornata in modo da operare con le funzioni del kernel Quick Fair Scheduler (QFQ). Gli utenti posso ora trarre vantaggio dal nuovo metodo di messa in coda del traffico QFQ dello spazio utente. Questa funzione viene considerata una Anteprima di tecnologia. BZ#787637

Utilità rdma_bw e rdma_last deprecate

Le utilità rdma_bw e rdma_lat (fornite dal pacchetto perftest) ora sono deprecate e verranno rimosse dal pacchetto perftest in un aggiornamento futuro. Gli utenti possono utilizzare le seguenti utilità: ib_write_bw, ib_write_lat, ib_read_bw, e ib_read_lat. BZ#814845

Capitolo 4. Gestione delle risorse

Controllore risorse cgroup per la priorità della rete

Red Hat Enterprise Linux 6.3 introduce il controllore delle risorse per la priorità della rete (net_prio), il quale fornisce un metodo per l'impostazione dinamica della priorità del traffico di rete per ogni interfaccia di rete delle applicazioni all'interno dei vari cgroups. Per maggiori informazioni consultare la Guida alla gestione delle risorse. BZ#772974

API di notifica e controllo OOM per cgroups

Il controllore di risorse della memoria implementa un notificatore Out-of-Memory (OOM) il quale utilizza la nuova API di notifica. Quando abilitata (eseguendo echo 1 > memory.oom_control), verrà eseguita una notificata tramite eventfd al verificarsi di un evento OOM. Da notare che la notifica OOM non funziona per cgroups root. BZ#739615

Nuovo pacchetto numad

Il pacchetto numad fornisce un demone per i sistemi NUMA (Non-Uniform Memory Architecture) che controllano le caratteristiche NUMA associate. Come alternativa all'assegnazione statica manuale (pinning) della CPU e per l'assegnazione della memoria, numad fornisce una regolazione dinamica per minimizzare la latenza della memoria. Il pacchetto fornisce altresì una interfaccia in grado di essere utilizzata per l'interrogazione del demone numad per il miglior posizionamento manuale di una applicazione. Il pacchetto numad è stato introdotto come Anteprima di tecnologia. BZ#758416

Capitolo 5. Autenticazione ed interoperatibilità

Supporto per una gestione centrale delle chiavi SSH

Precedentemente non era possibile gestire centralmente le chiavi pubbliche SSH sia per l'utente che per l'host. Red Hat Enterprise Linux 6.3 include una gestione della chiave pubblica SSH per i server di Gestione dell'identità come Anteprima di tecnologia. OpenSSH sui client di Gestione dell'identità viene configurato automaticamente in modo da usare le chiavi pubbliche archiviate sul server per la Gestione dell'identità. Le identità utente ed host SSH possono ora essere gestite centralmente utilizzando la Gestione dell'identità. BZ#803822n

Mappatura utente SELinux

Red Hat Enterprise Linux 6.3 introduce la possibilità di controllare il contesto di SELinux di un utente su di un sistema remoto. Le regole di mappatura utente di SELinux possono essere definite e, facoltativamente, associate con regole HBAC. Le suddette mappature definiscono il contesto ricevuto dall'utente in base all'host utilizzato per il login e l'appartenenza del gruppo. Quando un utente esegue un login in un host remoto configurato in modo da utilizzare SSSD con il beckend di Gestione dell'identità, il contesto SELinux dell'utente viene automaticamente impostato sulle regole di mappatura definite per l'utente in questione. Per maggiori informazioni consultare http://freeipa.org/page/SELinux_user_mapping. Questa funzione viene considerata una Anteprima di tecnologia. BZ#803821

Metodi multipli necessari di autenticazione per sshd

È ora possibile impostare SSH in modo da richiedere metodi multipli di autenticazione (anche se in precedenza SSH abilitava metodi multipli di autenticazione solo un metodo era necessario per il login); per esempio, la registrazione in una macchina abilitata a SSH richiede l'utilizzo sia di una frase d'accesso che di una chiave pubblica. Le opzioni RequiredAuthentications1 e RequiredAuthentications2 possono essere configurate nel file /etc/ssh/sshd_config in modo da specificare le autenticazioni necessarie per un corretto login. Per esempio:

~]# echo "RequiredAuthentications2 publickey,password" >> /etc/ssh/sshd_config
Per maggiori informazioni sulle opzioni /etc/ssh/sshd_config, consultate la pagina man di sshd_config. BZ#657378
Supporto SSSD per la memorizzazione in cache della mappa di automount

Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 SSSD include una nuova funzione come Anteprima di tecnologia: il supporto per la memorizzazione in cache delle mappe di automount. Questa funzione fornisce nuovi vantaggi per gli ambienti che utilizzano autofs:

  • Le mappe di automount memorizzate in cache facilitano le operazioni di montaggio da parte delle macchine client anche quando il server LDAP non è raggiungibile ma il server NFS risulta ancora raggiungibile.
  • Quando il demone autofs viene configurato in modo da eseguire una ricerca delle mappe automount tramite SSSD, è possibile configurare un solo file: /etc/sssd/sssd.conf. In precedenza era necessario eseguire la configurazione del file /etc/sysconfig/autofs per il ripristino dei dati di autofs.
  • La memorizzazione in cache delle mappe automount migliora le prestazioni dei client e diminuisce il traffico sul server LDAP. BZ#761570
Modifica del comportamento di SSSD debug_level

È stato ora modificato il comportamento in SSSD dell'opzione debug_level nel file /etc/sssd/sssd.conf. In precedenza era possibile impostare l'opzione debug_level nella sezione di configurazione [sssd] avendo come risultato la sua impostazione predefinita per altre sezioni di configurazione, a meno che non veniva sovrascritta arbitrariamente da una nuova impostazione.

Diverse modifiche alle funzioni di debug logging interne hanno bisogno di una impostazione indipendente dell'opzione debug_level in ogni sezione del file di configurazione, al posto di acquisire la propria impostazione predefinita dalla sezione [sssd].
Come risultato, dopo l'aggiornamento alla ultimissima versione di SSSD gli utenti dovranno aggiornare le proprie configurazioni per poter continuare a ricevere il debug logging allo stesso livello. Gli utenti che continuano a configurare SSSD in base ad ogni macchina potranno usare una semplice utilità Python in grado di aggiornare le rispettive configurazioni esistenti in modo compatibile. Per fare questo eseguire il seguente comando come utente root:
~]# python /usr/lib/python2.6/site-packages/sssd_update_debug_levels.py
L'utilità apporta le seguenti modifiche al file di configurazione: controlla se l'opzione debug_level è stata specificata nella sezione [sssd]. Se presente verrà aggiunto lo stesso valore del livello ad ogni altra sezione presente nel file sssd.conf per il quale l'opzione debug_level non è stata specificata. Al contrario, se l'opzione debug_level è stata specificata in un'altra sezione, essa non verrà modificata.
Gli utenti che utilizzano i tool centralizzati di gestione della configurazione dovranno apportare le suddette modifiche manualmente nel tool appropriato. BZ#753763
Nuova opzione ldap_chpass_update_last_change

È stata aggiunta una nuova opzione, ldap_chpass_update_last_change,alla configurazione di SSSD. Se questa opzione è stata abilitata, SSSD cercherà di modificare l'attributo LDAP shadowLastChange all'ora corrente. Da notare che ciò si riferisce solo nel caso in cui viene utilizzata la politica relativa alla password LDAP (generalmente gestita dal server LDAP), e cioè, la funzione estesa di LDAP viene utilizzata per modificare la password. Da notare altresì che l'utente che modifica la password deve essere in grado di modificare l'attributo. BZ#739312

Capitolo 6. Entitlement

Migrazione da RHN Classic a RHN basato sul certificato

Red Hat Enterprise Linux 6.3 include un nuovo tool per la migrazione degli utenti di RHN Classic al RHN basato sul certificato. Per maggiori informazioni consultare la Red Hat Enterprise Linux 6 Deployment Guide. BZ#749950

Comportamento del Gestore delle sottoscrizioni gpgcheck

Il Gestore delle sottoscrizioni ora è in grado di disabilitare gpgcheck per qualsiasi repositorio gestito con un gpgkey vuoto. Per abilitare nuovamente il repositorio caricare le chiavi GPG ed assicurarsi che l'URL corretto sia aggiunto alla definizione del contenuto personalizzato. BZ#811771

Capitolo 7. Virtualizzazione

7.1. KVM

Miglioramenti scalabilità di KVM

I miglioramenti della scalabilità di KVM in Red Hat Enterprise Linux 6.3 includono:

  • Dimensione massima supportata del guest virtuale aumentata da 64 a 160 CPU virtuali (vCPU).
  • Aumentata la memoria massima supportata in un guest KVM da 512 GB a 2 TB. BZ#748946
Supporto KVM per i nuovi processori AMD e Intel

Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 KVM include il supporto per:

  • Intel Core i3, i5, i7 ed altri processori precedentemente conosciuti come «Sandy Bridge»,
  • e per la nuova famiglia AMD di processori 15h (chiamati «Bulldozer»).
Le nuove definizioni del modello di CPU in KVM forniscono le capacità necessarie del nuovo processore all'host KVM e guest virtualizzati. Così facendo la virtualizzazione KVM potrà trarre vantaggio dalle prestazioni offerte dai nuovi processori e dalle nuove istruzioni presenti nelle ultimissime CPU. BZ#760953, BZ#767302
Supporto KVM «Steal Time»

Steal time è la quantità di tempo che una CPU virtuale risulta essere in attesa per una CPU reale mentre l'hypervisor serve un altro processore virtuale. Le macchine virtuali KVM sono ora in grado di calcolare e riportare lo steal time, visibile attraverso strumenti top e vmstat, il quale fornisce al guest informazioni accurate sull'utilizzo dei dati della CPU.

La funzione steal time di KVM fornisce dati accurati ad un guest relativi all'utilizzo della CPU ed alle prestazioni della macchina virtuale. Periodi molto lunghi di steal time indicano una riduzione delle prestazioni della macchina virtuale causate dal tempo della CPU assegnato dall'hypervisor al guest. Per ovviare a questa problematica l'utente potrà eseguire un numero minore di guest sull'host o aumentare la priorità della CPU del guest. Il valore di steal time di KVM fornisce all'utente i dati utili per migliorare l'esecuzione delle applicazioni. BZ#612320
Accesso migliorato alle immagini del disco qcow2

Con Red Hat Enterprise Linux 6.3, KVM migliora l'accesso alle immagini del disco qcow2 (qcow2 è il formato predefinito) rendendolo più asincrono ed evitando così la sospensione delle vCPU ed aumentandone le prestazioni generali durante l'I/O del disco. BZ#783950

Nuovo pacchetto qemu-guest-agent

qemu-kvm presenta un nuovo pacchetto chiamato qemu-guest-agent. Se il suddetto pacchetto è installato, durante l'esecuzione dei guest Red Hat Enterprise Linux 6.3 gli host Red Hat Enterprise Linux 6.3 configurati correttamente sono in grado di inviare i nuovi comandi al guest, ad esempio: guest-sync, guest-ping, guest-info, guest-shutdown, e guest-suspend-*.

Per un esempio su come configurare l'host in modo da comunicare con l'agente del guest consultare http://lists.nongnu.org/archive/html/qemu-devel/2011-07/msg00370.html.
Monitoraggio delle prestazioni nei guest KVM

KVM è ora in grado di virtualizzare un performance monitoring unit (vPMU) permettendo così alle macchine virtuali di utilizzare il monitoraggio delle prestazioni. Esso supporta altresì l'«architectural PMU» di Intel il quale può essere migrato "live" su diverse versioni della CPU dell'host utilizzando il flag -cpu.

Con questa funzione gli utenti di Red Hat Virtualization sono ora in grado di utilizzare il monitoraggio delle prestazioni in modo continuo nei guest KVM. La funzione di monitoraggio delle prestazioni virtuali permette agli utenti delle macchine virtuali di identificare le cause dei problemi relativi alle prestazioni nei rispettivi guest, usando gli strumenti di profiling preferiti pre-esistenti in grado di operare sia sugli host che sui guest. Ciò risulta essere una funzione aggiuntiva a quella esistente per identificare un guest KVM dell'host.
Questa funzione è una Anteprima di tecnologia in Red Hat Enterprise Linux 6.3. BZ#645365
Assegnazione CPU virtuale dinamica

In Red Hat Enterprise Linux 6.3, KVM ora supporta l'assegnazione della CPU virtuale dinamica anche chiamata vCPU hot plug, per la capacità di gestione dinamica e la reazione ad un aumento inaspettato del carico sulle piattaforme durante periodi di utilizzo meno elevato.

La funzione virtual CPU hot-plug conferisce agli amministratori di sistema la possibilità di regolare dinamicamente le risorse della CPU in un guest. Poichè non è più necessario mettere offline un guest per la modifica delle risorse della CPU, la disponibilità del guest risulta essere aumentata.
Questa funzione è una Anteprima di tecnologia in Red Hat Enterprise Linux 6.3. Attualmente solo la funzione vCPU hot-add opera correttamente. La funzione vCPU hot unplug non è stata ancora implementata. BZ#562886
Capacità Virtio-SCSI

Lo storage stack di KVM Virtualization è stato migliorato con l'aggiunta di capacità virtio-SCSI (una architettura storage per KVM basato sullo SCSI). Contrariamente a virtio-blk, virtio-SCSI permette di collegarsi direttamente alle SCSI LUN e migliorare significativamente la scalabilità. A differenza di virtio-blk, il quale è in grado di gestire 28 dispositivi ed esaurisce gli slot PCI, il vantaggio offerto da virtio-SCSI è quello di saper gestire centinaia di dispositivi.

Virtio-SCSI è in grado di ereditare il set di capacità del dispositivo di destinazione con la possibilità di:
  • collegare un disco fisso virtuale o CD attraverso il controllore di virtio-scsi,
  • passare attraverso un dispositivo SCSI fisico dall'host al guest tramite il dispositivo blocchi-scsi QEMU,
  • permettere l'uso di centinaia di dispositivi per il guest; un miglioramento rispetto al limite di 28 dispositivi offerto da virtio-blk.
Questa funzione è una Anteprima di tecnologia in Red Hat Enterprise Linux 6.3. BZ#782029
Supporto per gli stati in-guest S4/S3

Le funzioni di gestione dell'alimentazione di KVM sono state estese in modo da includere il supporto nativo per gli stati S4 (sospendi su disco) e S3 (sospendi su RAM) all'interno della macchina virtuale, velocizzando così il ripristino del guest da uno dei suddetti stati di alimentazione bassa. Nelle implementazioni precedenti i guest venivano salvati o ripristinati su o da un disco o memoria esterni al guest, introducendo così livelli di latenza.

In aggiunta i guest possono essere "svegliati" da uno stato S3 con eventi da una tastiera remota attraverso SPICE.
Questa funzione è una Anteprima di tecnologia ed è disabilitata per default con Red Hat Enterprise Linux 6.3. Per abilitarla selezionare il file /usr/share/seabios/bios-pm.bin per il bios della VM al posto del file /usr/share/seabios/bios.bin predefinito.
Le funzioni di gestione dell'alimentazione native in-guest S4 (sospendi su disco) e S3 (sospendi su RAM) supportano la possibilità di eseguire le funzioni sospendi su disco e sospendi su RAM nel guest (al contrario dell'host), riducendo così il tempo necessario per il ripristino di un guest tramite un semplice input di tastiera. Ciò elimina la necessità di avere un file esterno sullo stato della memoria. Questa capacità viene supportata sui guest Red Hat Enterprise Linux 6.3 e Windows in esecuzione su un qualsiasi hypervisor in grado di supportare S3 e S4. BZ#809797
Supporto SR-IOV per NIC

Red Hat Enterprise Linux 6.3 introduce il supporto SR-IOV per i controllori dell'interfaccia di rete. Questa funzione permette ad un NIC presente su un host KVM di essere condiviso dai guest KVM. Per maggiori informazioni su SR-IOV, consultare il Capitolo 13. SR-IOV nella Guida di Installazione del guest ed alla Configurazione dell'host di virtualizzazione. Per maggiori informazioni su SR-IOV sul driver be2net, consultare Capitolo 2, Driver del dispositivo.

Ridimensionamento TSC in KVM per AMD-V

Red Hat Enterprise Linux 6.3 aggiunge il supporto per lo scaling Time Stamp Counter (TSC) di KVM per AMD Virtualization (AMD-V). Questa funzione è in grado di emulare una freuenza TSC data su un guest KVM. BZ#634293

Supporto per perf-kvm

È stato aggiunto il supporto per perf-kvm il quale è in grado di fornire la possibilità di monitorare le prestazioni del guest da un host. Per maggiori informazioni consultare le pagine man di perf-kvm. BZ#632768

7.2. SPICE

Supporto per il ridirezionemanto USB 2.0

Spice estende il supporto per l'emulazione dell'adattatore KVM USB 2.0 e permette di avere un supporto per il ridirezionamento USB remoto il quale permette alle macchine remote in esecuzione sui server di utilizzare dispositivi USB collegati in modo remoto. BZ#758104

7.3. libvirt

Controllo stato del link up/down

libvirt è ora in grado di controllare lo stato (up o down) di un link delle interfacce di rete del guest virtuale. Ciò permette agli utenti di eseguire prove e simulazioni come ad esempio collegare o scollegare il cavo di rete da una interfaccia. Questa funzione permette altresì di isolare i guest in presenza di problematiche. BZ#643373

Aggiunto il supporto per gli ultimissimi processori Intel e AMD

Con Red Hat Enterprise Linux 6.3, libvirt è stato aggiornato per il supporto degli ultimissimi processori Intel Core i3, i5, i7 ed altri processori Intel, e per i processori 15h microarchitecture AMD. Ora libvirt è in grado di utilizzare le nuove funzioni incluse con i suddetti processori. BZ#767364, BZ#761005

Capitolo 8. Clustering e High Availability

Miglioramenti UI amministrativi

Luci, l'UI amministrativa basata sul web per la configurazione dei cluster, è stata aggiornata in modo da includere quanto di seguito riportato:

  • Durante la rimozione di un servizio clusterizzato verrà visualizzata una casella di dialogo per la conferma. BZ#744048
  • La UI include una icona di riavvio migliorata. BZ#740835
  • Il pulsante Aggiungi una risorsa figlio è stato semplificato. BZ#704978
  • È stata aggiunta una opzione per abilitare il debugging dalla UI. BZ#690621
Scadenza automatica di sessioni autenticate luci inattive

Con Red Hat Enterprise Linux 6.3, le sessioni autenticate di luci scadono automaticamente dopo 15 minuti di inattività. Questo periodo può essere configurato nel file /etc/sysconfig/luci cambiando il parametro who.auth_tkt_timeout. BZ#733753

Nuovo pacchetto libqb

Il pacchetto libqb rende disponibile una libreria con lo scopo primario di fornire funzioni riutilizzabili del server client ad elevate prestazioni, come ad esempio registrazioni ad elevate prestazioni, tracciamento, comunicazioni tra processi e processi di verifica "polling". Questo pacchetto è stato introdotto come dipendenza per il pacchetto pacemaker, ed è considerato una Anteprima di teconlogia in Red Hat Enterprise Linux 6.3. BZ#782240

Pacemaker utilizza ora un login libqb

A causa della nuova dipendenza libqb, pacemaker utilizza ora la propria funzionalità di login per un livello di verbosità minore, conservando l'abilità di eseguire il debug e di supporto di pacemaker. BZ#782255

Utilizzo di CPG API per il blocco inter-nodo

Rgmanager include ora una funzione che permette l'uso del Closed Process Group (CPG) API di Corosync per il blocco inter-nodo. Questa funzione viene abiliatata automaticamente quando la funzione Redundant Ring Protocol (RRP) di Corosync è abilitata. La funzione RRP di Corosync è considerata completamente supportata. Tuttavia se usata con il resto di High-Availability Add-Ons, essa viene considerata una Anteprima di tecnologia.

Capitolo 9. Storage

Supporto LVM per le thinly-provisioned snapshot (non-clusterizzate)

È ora disponibile una nuova implementazione di LVM copy-on-write (cow) snapshot con Red Hat Enterprise Linux 6.3 come Anteprima di tecnologia. Il vantaggio principale rispetto alle implementazioni precedenti di snapshot, è quello di permettere ad un numero elevato di dispositivi virtuali di essere archiviati sullo stesso volume dati. Questa implementazione fornisce anche un supporto per la profondità arbitraria di snapshot ricorsive (snapshots di snapshots di snapshots …).

Questa funzione può essere usata su un singolo sistema. Non è disponibile per un accesso a sistemi multipli in ambienti cluster.
Per maggiori informazioni consultare la documentazione relativa all'opzione -s/--snapshot nella pagina man di lvcreate. BZ#773482
Supporto LVM per thinly-provisioned LV (non-clusterizzati)

È ora possibile eseguire il thin provisioning dei Volumi logici (LV) per la gestione di un pool di storage di spazio disponibile da assegnare ad un numero arbitrario di dispositivi in caso di necessità da parte delle applicazioni. Ciò permette di creare dispositivi associabili ad un pool "thinly provisioned" per una assegnazione ritardata quando una applicazione esegue l'effettiva scrittura sul pool. Il pool thinly-provisioned può essere esteso dinamicamente se necessario per una assegnazione efficiente dello spazio di storage. Con Red Hat Enterprise Linux 6.3 questa funzione è stata introdotta come Anteprima di tecnologia. Per utilizzare questa funzione è necessario aver installato il pacchetto device-mapper-persistent-data. Per maggiori informazioni consultare la pagina man di lvcreate. BZ#773507

Aggregazione dinamica dei metadati LVM tramite lvmetad

Numerosi comandi LVM necessitano di una visuale accurata dei metadati LVM archiviati sui dispositivi a disco presenti sul sistema. Con il design LVM corrente se le suddette informazioni non sono disponibili, LVM dovrà eseguire una scansione di tutti i dispositivi a disco fisici presenti nel sistema. Ciò richiederà una quantità significativa di operazioni I/O nei sistemi con un numero molto elevato di dischi.

Lo scopo del demone lvmetad è quello di eliminare la necessità di questa scansione aggregando dinamicamente le informazioni dei metadati ogni qualvolta lo stato di un dispositivo cambia. Questi eventi vengono segnalati a lvmetad tramite regole udev. Se lvmetad non è in esecuzione, LVM esegue una normale scansione.
Questa funzione viene eseguita come Anteprima di tecnologia ed è disabilitata per impostazione predefinita in Red Hat Enterprise Linux 6.3. Per abilitarla consultare il parametro use_lvmetad nel file /etc/lvm/lvm.conf, ed abilitare il demone lvmetad attraverso la configurazione di lvm2-lvmetad. BZ#464877
Modalità target di Fiber Channel over Ethernet (FCoE) completamente supportata

Red Hat Enterprise Linux 6.3 include il supporto per la modalità target Fiber Channel over Ethernet (FCoE). Questa funzione è configurabile attraverso targetcli, fornito dal pacchetto fcoe-target-utils. FCoE è stato ideato per l'uso con una rete di supporto per il Data Center Bridging (DCB). Ulteriori informazioni sono disponibili nelle pagine man di dcbtool(8) e targetcli(8) (resi disponibili rispettivamente dai pacchetti lldpad e fcoe-target-utils). BZ#750277

LVM RAID completamente supportato

Il supporto RAID esteso in LVM è ora completamente supportato con Red Hat Enterprise Linux 6.3. LVM è ora in grado di creare i volumi logici RAID 4/5/6 e supportare il mirroring dei suddetti volumi. I moduli MD (software RAID) forniscono il supporto backend per queste nuove funzioni. BZ#593119

Attivazione dei volumi in modalità sola-lettura

Un nuovo parametro del file di configurazione di LVM, activation/read_only_volume_list, rende possibile l'attivazione di volumi particolari in modalità sola-lettura senza tenere in considerazione i permessi presenti sui volumi interessati. Questo parametro sovrascrive l'opzione --permission rw archiviata nei metadati. BZ#769293

Capitolo 10. Aggiornamenti generali

Utilità per la Raccolta software

Red Hat Enterprise Linux 6.3 include un pacchetto scl-utils il quale fornisce una utilità per il runtime e packaging macro per il packaging della Raccolta software. Queste raccolte software permettono all'utente di installare simultaneamente versioni multiple degli stessi pacchetti RPM sul sistema. Utilizzando l'utilità scl gli utenti saranno in grado di abilitare versioni specifiche di RPM installati nella directory /opt. Per maggiori informazioni sulle Raccolte software consultare la Guida alle Raccolte software. BZ#713147

Plug-in MySQL InnoDB

Red Hat Enterprise Linux 6.3 fornisce il MySQL InnoDB storage engine come plug-in per architetture AMD64 e Intel 64. Il plugin offre funzioni aggiuntive ed una migliore prestazione rispetto a InnoDB storage engine interno. BZ#740224

OpenJDK 7

Red Hat Enterprise Linux 6.3 introduce OpenJDK 7 come Anteprima di tecnologia, come alternativa a OpenJDK 6 completamente supportato. BZ#803726

Nuovi pacchetti Java 7

I pacchetti java-1.7.0-oracle e java-1.7.0-ibm sono ora disponibili con Red Hat Enterprise Linux 6.3. BZ#693783, 693783

Impostazione del nome del dominio NIS tramite initscripts

Il pacchetto initscripts è stato aggiornato e permette ora agli utenti di impostare il nome del dominio NIS. Tale operazione viene eseguita configurando il parametro NISDOMAIN nel file /etc/sysconfig/network, o altri file di configurazione rilevanti. BZ#704919

Supporto ACL per logrotate

In precedenza quando alcuni gruppi erano in grado di accedere ai log tramite ACL, i suddetti ACL venivano rimossi alla rotazione dei log. Con Red Hat Enterprise Linux 6.3, l'utilità logrotate supporta ACL, ed i log ruotati sono in grado di conservare le impostazioni ACL. BZ#683622

Il pacchetto wacomcpl deprecato

Il pacchetto wacomcpl è stato deprecato e rimosso dal set di pacchetti. Il pacchetto wacomcpl forniva una configurazione grafica delle impostazioni per il tablet Wacom. Questa funzionalità è ora integrata nel GNOME Control Center. BZ#769466

Pacchetto NumPy aggiornato

Il pacchetto NumPy creato per manipolare array multi-dimensionali molto grandi di record arbitrari è stato aggiornato alla versione 1.4.1. Questa versione aggiornata include le seguenti modifiche:

  • Durante operazioni su array 0-d, numpy.max ed altre funzioni accettano solo i seguenti parametri: axis=0, axis=-1, e axis=None. Valori di Axis al di fuori di quanto sopra riportato indicheranno la presenza di un bug, nei confronti del quale NumPy genererà un errore.
  • Non è più possibile specificare il parametro axis > MAX_DIMS; NumPy ora genera un errore e non si comporta più in modo simile se il parametro axis=None è stato specificato. BZ#692959
Rsyslog aggiornato alla versione 5

Il pacchetto rsyslog è stato aggiornato alla versione 5. Questo aggiornamento introduce diversi miglioramenti e correzioni. Di seguito sono riportate le modifiche più importanti:

  • La direttiva $HUPisRestart è stata rimossa e non è più supportata. Per questo motivo la processazione HUP di tipo Riavvia non è più disponibile. Ora alla ricezione del segnale SIGHUP, gli output (in molti casi i file di log) vengono riaperti solo per supportare la rotazione del log.
  • Il formato dei file di spool (per esempio, le code asistite dal disco) è stato modificato. Per usare il nuovo formato svuotare i file di spool arrestando rsyslogd. Successivamente procedere con l'aggiornamento di Rsyslog e riavviare rsyslogd. Una volta terminato l'aggiornamento il nuovo formato verrà automaticamente implementato.
  • Quando il demone rsyslogd veniva eseguito in modalità debug (usando l'opzione -d), esso veniva eseguito in primo piano. Tale comportamento è stato corretto ed il demone ora viene eseguito nel background come previsto.
Per maggiori informazioni sulle modifiche introdotte con questa versione di Rsyslog consultare http://www.rsyslog.com/doc/v5compatibility.html.

Appendice A. Cronologia di revisione

Diario delle Revisioni
Revisione 3-12.4002013-10-31Rüdiger Landmann
Rebuild with publican 4.0.0
Revisione 3-122012-07-18Anthony Towns
Rebuild for Publican 3.0
Revisione 1-0Wed Jun 20 2012Martin Prpič
Versione delle Note di rilascio della Red Hat Enterprise Linux 6.3
Revisione 0-0Tue Apr 24 2012Martin Prpič
Versione delle Note di rilascio della Versione Beta di Red Hat Enterprise Linux 6.3

Nota Legale

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